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La frequenza degli incubi correla con i tratti di personalità

ott 03, 2023

Gli incubi notturni sono esperienze sgradevoli che possono influire negativamente sulla qualità del sonno e sulla salute mentale di un individuo. Nonostante gli sforzi degli studiosi, le cause specifiche degli incubi non sono ancora del tutto chiare. Tuttavia, le ipotesi neuroscientifiche suggeriscono un coinvolgimento delle attività cerebrali durante la fase REM del sonno, l'effetto di stress e traumi emotivi, l'interferenza di sostanze o farmaci, così come i disturbi del sonno.

Incubi e tratti di personaltà

Che cosa sono gli incubi?

Gli incubi sono sogni vividi e intensi che possono essere minacciosi, sconvolgenti o bizzarri. Si verificano più frequentemente durante la fase del sonno REM (Rapid Eye Movement), che è una fase in cui il cervello è particolarmente attivo. Durante questi sogni, il soggetto può essere svegliato da uno stato di angoscia estrema, causando disturbi del sonno e uno stato di agitazione intenso. Gli incubi notturni si verificano durante la fase REM del sonno, che solitamente avviene circa 90 minuti dopo l'addormentamento iniziale. Durante questa fase, l'attività cerebrale aumenta e si verificano movimenti oculari rapidi. È interessante notare che gli incubi tendono ad essere più comuni nelle prime ore del mattino, quando la fase REM si intensifica. Un altro fenomeno inquientante che coinvole il sonno è il pavor nocturnus, anche conosciuto come terrore notturno. Il pavor nocturnus è una perturbazione del sonno che si manifesta solitamente durante la fase non-REM del sonno profondo. Durante un episodio di pavor nocturnus, il bambino può svegliarsi improvvisamente in uno stato di agitazione intensa, esprimendo paura, terrore o disorientamento. Questo disturbo è più comune nei bambini tra i 3 e gli 8 anni.

Differenze tra pavor nocturnus e incubi

Come abbiamo già sottolineato esistono delle profonde differenze tra gli incubi e il pavor nocturnus. Il terrore notturno è un fenomeno più frequente durante l'infanzia anche se può comparire, in modo più raro, anche nell'età adulta. Vediamo come si caratterizza tipicamente il pavor nocturnus:

  • Fase del sonno. Il pavor nocturnus si verifica durante la fase non-REM del sonno profondo, mentre gli incubi si manifestano principalmente durante la fase REM del sonno, in cui i sogni sono più vividi e intensi.
  • Consapevolezza. Durante un episodio di pavor nocturnus, il bambino può sembrare sveglio, ma in realtà è ancora immerso nel sonno profondo. Non ricorda l'episodio al risveglio. Gli incubi, d'altra parte, si verificano durante il sonno REM e la persona può ricordare i dettagli spaventosi del sogno al risveglio.
  • Reazioni fisiche. Durante un episodio di pavor nocturnus, il bambino può presentare sintomi come urla, sudorazione profusa, respirazione affannata e battito cardiaco accelerato. Gli occhi possono essere aperti con le pupille dilatate o chiuse serrate. Gli incubi possono anche causare reazioni fisiche, ma solitamente sono meno intense rispetto al pavor nocturnus.
  • Durata e frequenza. I episodi di pavor nocturnus tendono a durare solo pochi minuti e possono verificarsi sporadicamente durante la notte. Gli incubi, invece, possono durare più a lungo e ripetersi più volte durante una notte o in periodi prolungati.
Perché facciamo degli incubi?

Le cause specifiche degli incubi non sono ancora completamente comprese, ma diversi fattori possono contribuire alla loro comparsa. Alcuni dei fattori noti includono:

  • Stress, eventi traumatici e disturbi psicologici. L'esposizione a situazioni stressanti o traumatiche durante il giorno può influire sulla qualità del sonno e favorire la comparsa di incubi notturni.
  • Alimentazione e farmaci. Alcuni alimenti, come quelli contenenti caffeina o cibi piccanti, possono influire sul sonno e aumentare la probabilità di incubi. Inoltre, alcuni farmaci e sostanze psicoattive possono alterare i processi del sonno e favorire gli incubi.
  • Disturbi del sonno. Alcuni disturbi del sonno, come l'apnea del sonno o il disturbo da stress post-traumatico, sono stati associati a un aumento della frequenza degli incubi.

Gli studiosi hanno formulato diverse ipotesi a livello neuroscientifico per cercare di spiegare la comparsa degli incubi. Una delle ipotesi più conosciute è quella chiamata "attivazione e sintesi", sviluppata da Allan Hobson e Robert McCarley nel 1977. Secondo questa teoria, i sogni, inclusi gli incubi, sono il risultato di impulsi nervosi casuali generati dal tronco encefalico. Durante la fase REM del sonno, il sistema limbico, responsabile delle emozioni, è particolarmente attivo, mentre la corteccia prefrontale, coinvolta nel pensiero razionale, è meno attiva. Ciò potrebbe spiegare la natura spaventosa ed irrazionale degli incubi. Altre teorie suggeriscono che gli incubi possano essere collegati a esperienze personali, traumi o ansie inconsce. Ad esempio durante la pandemia si è registrato un aumento di sogni angoscianti collegati con il COVID-19. Il modo in cui il cervello elabora e processa queste emozioni durante il sonno potrebbe influire sulla manifestazione dei sogni e degli incubi. Ad esempio, le memorie traumatiche potrebbero essere rievocate in modo distorto o esagerato durante i sogni, portando alla comparsa di scenari spaventosi. Alcune evidenze suggeriscono anche una possibile connessione tra gli incubi e l'attività dell'amigdala, una regione del cervello coinvolta nelle risposte emotive e nella paura. Sembra che l'iperattività dell'amigdala durante la fase REM possa contribuire alla generazione di sogni spaventosi. Inoltre, alcune ricerche hanno indicato che le persone con disturbi del sonno, come l'insonnia o l'apnea del sonno, possono essere più suscettibili agli incubi. Questo potrebbe essere dovuto a un'alterazione dei meccanismi di regolazione del sonno e del riposo, che influenzano anche l'attività onirica. L'interpretazione dei sogni rappresenta un aspetto importante in un percorso di psicoterapia dato che possono fornire indicazioni preziose di molti fenomeni psicologici profondi.

Gli incubi sono correlati alla personalità?

Le persone che sono più aperte verso le nuove esperienze tendono ad avere più incubi rispetto agli altri. È quanto emerge da una recente ricerca realizzata in Norvegia e che ha analizzato un campione di studenti universitari. I soggetti sono stati sottoposti a un test di personalità (Big Five) e sono stati invitati a registrare la frequenza ed il contenuto dei loro sogni. Dall’analisi dei dati si è scoperto che coloro che presentano un quadro nevrotico, tendono ad agitarsi con maggiore facilità e coloro che sono precisi ed organizzati soffrono di incubi molto intensi ma rari. Mentre le persone che sono più aperte verso le nuove esperienze, sono curiose e sono alla ricerca di novità tendono ad avere incubi molto più frequenti. Mentre le persone estroverse e socievoli tendono ad avere pochi incubi. L’obiettivo di questa ricerca era quello di esplorare la correlazione tra la personalità e gli incubi analizzando in particolare il disagio sperimentato nel sogno e la loro frequenza.

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Membro della Division 30 Society of Psychological Hypnosis

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

Bibliografia

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