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Sognare durante la pandemia e il lockdown

mag 20, 2021

Come è cambiata la narrazione onirica in questi mesi difficili?

Sognare durante la pandemia incubi
La pandemia ha prodotto una serie di ricadute psicologiche importanti  arrivando al punto da influenzare anche il contenuto dei sogni di molte persone. Un aspetto questo prevedibile dato che già alcune ricerche in passato avevano evidenziato un collegamento tra un evento catastrofico “collettivo” e la produzione onirica. Ad esempio questo fenomeno è stato osservato dopo il terremoto di San Francisco del 1989 e ovviamente dopo l'attacco terroristico dell'11 settembre 2001 (Bulkeley e Kahan, 2008). Esistono però delle differenze sostanziali tra questi eventi drammatici e la pandemia di COVID-19.

La diffusione del virus SARS-CoV2 ha coinvolto tutto il mondo e non solo una località specifica generando così un livello più profondo di inquietudine e di angoscia collettiva. Inoltre si tratta di un virus e quindi di una minaccia invisibile potenzialmente presente in ogni luogo (anche nelle nostre case). Le contromisure che sono state adottate dai vari governi hanno comportato delle ricadute concrete e pesanti nella vita di tutti modificando quelle che erano le ruotine e le certezze quotidiane di ciascuno di noi. Uno studio pubblicato sulla rivista “Dreaming” ha evidenziato come negli ultimi mesi nella narrazione onirica di molte persone hanno iniziato ad esserci dei pensieri negativi e delle emozioni angoscianti collegate al virus SARS-CoV2. L'incubo di ammalarsi, di trovarsi in un luogo contaminato senza mascherina o protezioni, la paura di perdere il lavoro, il timore di non ritornare alla normalità, l'angoscia per parenti e figli sono solo alcuni dei contenuti onirici osservati in questo periodo difficile.

Il campione di questa ricerca era composto da oltre 3000 adulti residenti negli Stati Uniti coinvolti nella ricerca attraverso un questionario online. Un primo dato interessante è emerso dall’analisi dei dati riguarda gli individui che sono stati colpiti direttamente dalla pandemia (ad esempio chi si era ammalato o aveva perso il lavoro). Essi presentavano un ricordo più vivido dei loro sogni e il contenuto era, come è lecito attendersi, tendenzialmente negativo. Le donne e le persone con un più alto grado di istruzione dimostravano di avere maggiori effetti sull’attività onirica. 

Questi risultati possono essere preziosi in quanto consentono di individuare, attraverso i sogni, le persone che possono presentare un maggiore rischio di problemi psicologici derivati dalla pandemia di COVID-19. La crisi globale generata dalla diffusione del virus SARS-CoV2 ha inciso pesantemente anche sulla qualità del sonno ha coinvolto in primis il personale medico generando un aumento dell’insonnia e degli incubi per poi ricadere sulla popolazione generale. In Cina quasi il 40% di un campione rappresentativo ha evidenziato sogni correlati con il COVID-19. Secondo uno studio condotto da Gupta Madhulika (2020) i pazienti con un PTSD hanno presentato un aggravarsi del quadro psicologico a causa della pandemia. 

Raccontare i propri sogni fa bene alla mente.
Poter condividere i propri sogni legati alla pandemia ha anche un valore terapeutico dato che consente di esprimere le emozioni, i sentimenti, i ricordi e le preoccupazioni che possono essere espressi più facilmente attraverso la descrizione delle immagini oniriche (Cartwright, 2011; Hartmann, 2011; Hill & Knox, 2010; Pesant & Zadra, 2004). Nel descrivere un sogno angosciante o un vero e proprio incubo il paziente genera una versione narrativa ed esterna a sé dell’esperienza che consente di rielaborare più facilmente ciò che sta vivendo nel quotidiano (Hill et al., 2001). Questo strumento potrebbe essere applicato anche online e tradotto in un intervento breve per fornire un supporto adeguato alle persone che presentano della difficoltà psicologiche derivate dalla pandemia. Tale supporto avrebbe dei costi contenuti per le istituzioni e permetterebbe di agire in modo strategico per prevenire eventuali problemi psicologici severi.

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based
Membro dell'American Psychological Association

Riferimenti
  • Cartwright Rosalind The Twenty-four Hour Mind: The Role of Sleep and Dreaming in Our Emotional Lives. 2010. Oxford University Press. p. 208list: 
  • Gupta MA. Spontaneous reporting of onset of disturbing dreams and nightmares related to early life traumatic experiences during the COVID-19 pandemic by patients with posttraumatic stress disorder in remission. J Clin Sleep Med. 2020;16(8):1419–1420.
  • Kelly Bulkeley, Tracey L. Kahan, The impact of September 11 on dreaming, Consciousness and Cognition, Volume 17, Issue 4,
  • 2008, Pages 1248-1256,
  • Mellman, T.A., David, D., Bustamante, V. et al. Dreams in the Acute Aftermath of Trauma and Their Relationship to PTSD. J Trauma Stress 14, 241–247 (2001).
  • Pesant, N., & Zadra, A. (2004). Working with dreams in therapy: What do we know and what should we do? Clinical Psychology Review, 24(5), 489–512.
  • Schredl, M. (2012). Review of The nature and functions of dreaming [Review of the book The nature and functions of dreaming, by E. Hartmann]. Dreaming, 22(2), 150–155.
  • Schredl, M., & Bulkeley, K. (2020). Dreaming and the COVID-19 pandemic: A survey in a U.S. sample. Dreaming, 30(3), 189–198.
  • Wang, C., Horby, P. W., Hayden, F. G., & Gao, G. F. (2020). A novel coronavirus outbreak of global health concern. Lancet, 395, 470–473. 
  • Wang, H., Xia, Q., Xiong, Z., Li, Z., Xiang, W., Yuan, Y.,Li, Z. (2020). The psychological distress and coping styles in the early stages of the 2019 coronavirus disease (COVID-19) epidemic in thegeneral mainland Chinese population
  • Wood, J. M., Bootzin, R. R., Rosenhan, D., Nolen-Hoeksema, S., & Jourden, F. (1992). Effects of the 1989 San Francisco earthquake on frequency and content of nightmares. Journal of Abnormal Psychology, 101(2), 219–224.

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