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VIP che hanno paura di volare e che non incontrerai in aeroporto

ago 14, 2023

La vita dei VIP può sembrare affascinante e invidiabile sotto molti aspetti, ma dietro le luci della ribalta si nascondono paure e fragilità che spesso sfuggono alla nostra attenzione. Una delle paure più comuni tra i VIP, sia italiani che stranieri, è la paura di volare. Tuttavia, è importante capire che questa non è una questione di coraggio o di mancanza di volontà ma di una fobia specifica.

VIP che hanno paura di volare

La Paura di Volare è una Fobia Specifica.

La paura di volare, chiamata anche aerofobia o aviofobia, è una fobia specifica caratterizzata da un timore irrazionale e persistente legato al volo in aereo. Contrariamente alla percezione comune, questa paura non è una questione di mancanza di coraggio o di scarsa determinazione. Piuttosto, è una reazione basata su una percezione distorta del pericolo che può scatenare reazioni fisiche e psicologiche di varia entità. l meccanismo di fuga è innato negli esseri umani ed ha una funzione evolutiva importante. È stato sviluppato per proteggerci dai pericoli reali e consiste nella rapida attivazione del Sistema Nervoso Simpatico, che aumenta i livelli di adrenalina nel corpo, preparandoci per la fuga o la lotta. Questa risposta di fuga è fondamentale per la nostra sopravvivenza e ci permette di reagire immediatamente di fronte a situazioni pericolose. Salire su un aeroplano per una persona che soffre di questo problema psicologico è un po’ come entrare in una fossa piena di leoni affamati e pronti ad attaccare. Il cervello nelle sue funzioni più primordiali non è in grado di distinguere tra un pericolo reale e uno immaginato. Esso si limita ad agire per garantire le funzioni di sopravvivenza. Per certi aspetti le persone che soffrono di una fobia specifica reagiscono in modo troppo efficiente a determinate situazioni. Infatti nel caso delle fobie specifiche, il meccanismo di fuga sembra essere iperattivo e si attiva in modo inappropriato in risposta a oggetti o situazioni che non costituiscono una minaccia reale. Ad esempio, una persona con fobia degli animali potrebbe provare una paura estrema e una forte spinta a fuggire di fronte a un innocuo gatto domestico. Questa reazione esagerata può essere attribuita all'iperattivazione del meccanismo di fuga.

Sono tanti i vip che soffrono della paura di volare o di altri disturbi psicologici

La paura di volare, come molte altre paure ed ansie, sono esperienze comuni che possono colpire chiunque, indipendentemente dallo status sociale o dalla celebrità. Recentemente, alcuni personaggi famosi hanno scelto di condividere apertamente le loro sfide con l'aviofobia, contribuendo così a normalizzare i problemi psicologici e a ridurre lo stigma sociale ad essi associato. Questa condivisione pubblica è un passo importante verso una maggiore comprensione e accettazione della fobie del volo e di altre condizioni psicologiche. Ad esempio Alex Britti ha da anni questa fobia del volo, così come Luca Laurenti (in seguito agli eventi dell'11 settembre del 2001), Fiorello e Barbara d'Urso solo per fare qualche esempio. Il fatto che diversi personaggi famosi italiani e stranieri parlino dei loro problemi psicologici è un fatto importante per diverse ragioni tra cui ricordiamo:

  • Promuovere la normalità dei problemi psicologici. Quando le persone famose, come i VIP, rivelano le proprie fobie di volo, offrono un'opportunità unica per il pubblico di riflettere sul fatto che i problemi psicologici sono parte integrante dell'esperienza umana. Queste condivisioni mettono in evidenza il fatto che le paure e le ansie non distinguono tra persone comuni e celebrità, dimostrando che anche coloro che sembrano avere tutto sotto controllo possono affrontare sfide e preoccupazioni simili alle nostre.
  • Ridurre lo stigma sociale. La condivisione delle fobie di volo da parte dei VIP ha un impatto significativo nel ridurre lo stigma sociale associato ai problemi psicologici. Spesso, le persone con fobie o altre condizioni mentali possono sentirsi isolate e giudicate dalla società. Tuttavia, quando i personaggi famosi parlano apertamente delle loro esperienze personali, si rompe il tabù e si apre la porta ad una conversazione più aperta e compassionevole sulla salute mentale.
  • La normalizzazione attraverso l'identificazione. La condivisione delle esperienze personali dei VIP crea un senso di identificazione tra coloro che soffrono di fobie di volo e il pubblico. Sapere che anche le persone di successo e famose possono affrontare le stesse paure rafforza il concetto che la paura di volare è una risposta umana comune, anziché un segno di debolezza o insicurezza. Questa identificazione aiuta a ridurre lo stigma sociale associato alle fobie di volo, incoraggiando le persone a cercare supporto e trattamenti appropriati senza timori o vergogna.
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Il comportamento di evitamento peggiora la fobia dell’aereo.

Il meccanismo di evitamento è una strategia comportamentale che consiste nel cercare di evitare attivamente situazioni, persone o oggetti che provocano ansia, paura o stress. Questo meccanismo si basa sulla convinzione inconscia che evitando ciò che causa disagio, si può sfuggire alla sensazione spiacevole associata ad esso. Il meccanismo di evitamento svolge un ruolo significativo nel mantenimento delle fobie. Le fobie sono caratterizzate da una paura irrazionale e intensa verso specifici oggetti o situazioni. Quando una persona affetta da una fobia è esposta a ciò che teme, l'ansia aumenta drasticamente e il meccanismo di evitamento viene attivato per cercare di evitare l'esperienza negativa. Inizialmente, l'evitamento può fornire un senso temporaneo di sollievo, poiché la persona si allontana dall'oggetto o dalla situazione temuta, evitando così l'ansia associata. Tuttavia, nel lungo termine, l'evitamento può contribuire al mantenimento e al rafforzamento della fobia stessa.

Ci sono diverse ragioni per cui il meccanismo di evitamento può mantenere le fobie:

  • Rinforzo negativo. L'evitamento viene rinforzato negativamente quando la persona evita con successo ciò che teme e sperimenta un calo dell'ansia o del disagio. Questo rinforza l'associazione tra l'evitamento e il sollievo dall'ansia, rendendo più probabile che la persona utilizzi ulteriormente l'evitamento come strategia per affrontare le situazioni temute.
  • Generalizzazione della paura. L'evitamento può portare alla generalizzazione della paura, cioè estendere la paura a oggetti o situazioni simili a quelli temuti inizialmente. Ad esempio, una persona con una fobia dei cani potrebbe iniziare ad evitare anche i parchi, poiché potrebbero essere presenti cani. Ciò accade perché l'evitamento non consente alla persona di sperimentare esperienze positive o neutre legate agli oggetti o alle situazioni temute, rinforzando così la paura generalizzata.
  • Costante rafforzamento della paura. L'evitamento impedisce alla persona di sperimentare la realtà oggettiva delle situazioni temute. Di conseguenza, la persona può sviluppare credenze errate e sempre più irrazionali sulla pericolosità degli oggetti o delle situazioni evitate. Queste credenze possono alimentare ulteriormente la paura e rendere ancora più difficile superare la fobia.

Un esempio pratico di meccanismo di evitamento in una fobia potrebbe essere una persona con una fobia dei ragni (aracnofobia) che evita attivamente di uscire di casa durante la stagione in cui è più probabile incontrare ragni, rinunciare a un picnic o ad andare a trovare degli amici che vivono in campagna. Questa persona potrebbe evitare anche di guardare foto o video di ragni, leggere articoli su di essi o persino pensare a loro. L'evitamento permette a questa persona di evitare l'ansia e il disagio associati alla presenza dei ragni, ma allo stesso tempo rafforza la fobia mantenendola. Inoltre, il meccanismo di evitamento può portare a una progressiva riduzione della soglia di tolleranza della paura. Ciò significa che, nel tempo, la persona potrebbe sviluppare una maggiore sensibilità e reattività verso le situazioni temute, poiché non ha avuto l'opportunità di sviluppare strategie di coping efficaci per affrontarle.

È importante sottolineare che il meccanismo di evitamento può anche avere conseguenze negative sul benessere generale di una persona. L'evitamento costante può limitare le opportunità di vita, isolare socialmente la persona e impedirle di perseguire i propri interessi o realizzare i propri obiettivi. Questo può portare a sentimenti di tristezza, frustrazione e bassa autostima, aggravando ulteriormente la qualità della vita della persona.

Supera la paura di volare con il percorso dello studio RPS Strategy

La paura di volare è una delle fobie specifiche più comuni e può avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone che ne sono affette. Tuttavia, grazie agli sviluppi tecnologici e alle recenti scoperte nel campo della psicologia, nuovi approcci terapeutici stanno emergendo per aiutare le persone a superare questa paura. Uno di questi approcci innovativi è il percorso sviluppato dallo studio RPS Strategy, che combina l'uso della Realtà Virtuale (VRT Virtual Reality Therapy) con la terapia e l'ipnosi per affrontare la paura di volare in modo efficace ed evidence-based.


La Realtà Virtuale come strumento terapeutico

La Realtà Virtuale è una tecnologia che consente alle persone di vivere esperienze simulate in un ambiente controllato. Nella VRT, viene utilizzata per esporre gradualmente i pazienti alla situazione temuta, in questo caso, il volo, al fine di ridurre l'ansia e modificare le risposte fobiche. La VRT offre un ambiente sicuro e controllato in cui le persone possono sperimentare voli virtuali realistici, consentendo loro di affrontare la loro paura in modo progressivo e guidato. Lo studio RPS Strategy ha messo a punto un percorso specifico che utilizza la Realtà Virtuale come parte integrante del trattamento per la paura di volare. Durante le sessioni di terapia, i pazienti vengono sottoposti a voli virtuali simulati in un ambiente controllato, permettendo loro di familiarizzare gradualmente con le situazioni che solitamente provocano ansia e paura. Questa esposizione graduale consente alle persone di imparare a gestire l'ansia e ad adattarsi emotivamente alle sensazioni associate al volo e alla paura degli aerei.


L'importanza della terapia e dell'ipnosi come supporto alla VRT

Nel percorso offerto da RPS Strategy, la Realtà Virtuale viene integrata con la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e l'ipnosi. La CBT aiuta i pazienti a identificare e modificare i pensieri negativi e le credenze limitanti associati alla paura di volare. L'obiettivo è sostituire i pensieri irrazionali con pensieri più realistici e funzionali, riducendo così l'ansia e promuovendo il cambiamento comportamentale. L'ipnosi, invece, viene utilizzata come strumento per rilassare la mente consapevole e permettere l'accesso alle risorse interne ed emotive della persona. L'ipnosi può aiutare a modificare le reazioni automatiche di paura e ansia, facilitando una maggiore tranquillità durante il volo. Questo approccio combinato di Realtà Virtuale, terapia e ipnosi crea un ambiente terapeutico completo e personalizzato per affrontare la paura di volare.

La fase successiva al percorso con la Virtual Reality Therapy (VRT):

Una volta completato il percorso con la VRT Virtual Reality Therapy, le persone possono continuare il loro viaggio verso la liberazione dalla paura di volare attraverso una fase ulteriore offerta dallo studio RPS Strategy©. Questa fase aggiuntiva si concentra sulla conoscenza teorica delle dinamiche di volo, sull'esperienza di un simulatore di volo, sulla visita di un hangar per prendere confidenza con gli aeromobili e, infine, sulla possibilità di effettuare un volo reale.

  • Lezione teorica sulle dinamiche di volo. Per superare la paura di volare, è fondamentale comprendere le dinamiche che si verificano durante un volo. Durante la lezione teorica, gli esperti dello studio RPS Strategy© forniscono informazioni dettagliate sul funzionamento dei velivoli, i principi di aerodinamica e i protocolli di sicurezza. Questa conoscenza aiuta a ridurre l'ansia associata all'ignoto e fornisce una base solida per affrontare la paura di volare.
  • Esperienza con il simulatore di volo. Per sperimentare un ambiente controllato e sicuro, le persone hanno l'opportunità di utilizzare un simulatore di volo realistico. Grazie alla tecnologia avanzata, possono immergersi completamente in un'esperienza virtuale che simula un volo reale. Questo permette loro di familiarizzare con le sensazioni del volo e di acquisire gradualmente fiducia nelle proprie capacità di far fronte alla situazione.
  • Visita esplorativa di un hangar. Una visita ad un hangar, dove vengono custoditi gli aeromobili, offre un'opportunità unica per prendere confidenza con l'ambiente aeroportuale. Durante la visita guidata, le persone possono vedere da vicino gli aeromobili, imparare come vengono manutenuti e comprendere meglio le procedure di sicurezza. Questo aiuta a demistificare il mondo dell'aviazione e a creare un senso di familiarità e sicurezza.
  • Volo reale (opzionale). Infine, per coloro che si sentono pronti a fare un passo avanti nella loro sfida verso la conquista della paura di volare, lo studio RPS Strategy© offre la possibilità di effettuare un volo reale. Questa esperienza è completamente facoltativa e viene gestita in modo personalizzato e supportato dal punto di vista psicologico. Gli esperti dello studio sono presenti per fornire supporto emotivo e sostegno durante tutto il volo, assicurandosi che l'individuo si senta al sicuro e confortevole durante tutto il viaggio.


Il percorso per superare la paura di volare RPS Strategy© prevende:

  • Supporto psicologico costante. Uno degli aspetti chiave dell'approccio di RPS Strategy© è il supporto psicologico fornito durante tutto il percorso per superare l'aviofobia. Gli esperti dello studio lavorano a stretto contatto con i partecipanti, offrendo un ambiente accogliente e rassicurante in cui possono esprimere le loro paure e preoccupazioni. Questo supporto emotivo aiuta a creare un legame di fiducia tra gli esperti e i partecipanti, consentendo loro di affrontare la paura di volare in modo efficace.
  • Progressione graduale. L'approccio di RPS Strategy© si basa su una progressione graduale, in cui ogni fase successiva è progettata per costruire sulle esperienze positive precedenti. Inizia con la VRT, che permette alle persone di simulare un volo attraverso l'utilizzo della realtà virtuale. Questo offre un ambiente controllato e sicuro in cui possono gradualmente abituarsi alle sensazioni associate al volo. Successivamente, le lezioni teoriche, l'esperienza con il simulatore di volo e la visita all'hangar forniscono un'ulteriore esposizione all'ambiente aeroportuale e ai velivoli reali.
  • Personalizzazione dell'esperienza. Ogni individuo ha esperienze e paure uniche riguardo alla paura di volare, ed è per questo che lo studio RPS Strategy© adotta un approccio personalizzato per ogni partecipante. Gli esperti lavorano con le persone per comprendere le loro paure specifiche e adattare il percorso di trattamento di conseguenza. Questo aiuta a garantire che l'esperienza sia su misura e mirata alle esigenze individuali, migliorando così l'efficacia del trattamento.


Conclusioni
L'approccio progressivo e psicologico di RPS Strategy© ha dimostrato di essere un metodo efficace per
superare la paura di volare. Integrando la VRT con lezioni teoriche, esperienze in simulatore di volo, visite all'hangar e voli reali opzionali, lo studio offre un percorso completo che aiuta le persone a familiarizzare con l'ambiente aeroportuale e ad acquisire fiducia nel volo. Il supporto psicologico durante tutto il percorso svolge un ruolo cruciale nel sostenere i partecipanti e nell'affrontare le loro paure in modo efficace. Quindi, se desiderate superare la vostra aviofobia, considerate l'approccio progressivo e confortevole di RPS Strategy© come una soluzione potenziale per voi.

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Membro della Division 30 Society of Psychological Hypnosis

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

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