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La scienza aiuta a superare le fobie grazie alla realtà virtuale

mag 01, 2023

Se hai mai sofferto di una fobia, sai quanto può essere debilitante e limitante questo disturbo psicologico nella vita quotidiana. Oggi la scienza offre un approccio evidence based basato sulla realtà virtuale che consente di superare queste paure irrazionali ed emotivamente disturbanti senza ricorrere agli psicofarmaci.

Scienza ti aiuta a superare le paure e le fobie con la realtà virtuale

Che cos'è una fobia e come può essere affrontata?

Una fobia specifica è una paura intensa ed irragionevole che può essere provocata da un oggetto, un evento o una situazione. Ad esempio chi soffre di acrofobia (la paura dell’altezza) eviterà i balconi, i ponti, le giostre, gli ascensori panoramici, i monumenti o i grattacieli. Esistono diverse fobie specifiche come l'agorafobia (la paura degli spazi aperti), la claustrofobia (la paura degli spazi chiusi), l'emofobia (la paura del sangue), eritrofobia (la paura di arrossire) e la glossofobia (la paura di parlare in pubblico). Le persone che soffrono di una fobia specifica tendono a cercare di evitare le situazioni temute rafforzando così inconsapevolmente la paura stessa.

Le fobie sono tra i problemi psicologici più diffusi al mondo

Le fobie specifiche rappresentano uno dei disturbi psicologici più comuni ma raramente le persone cercano direttamente un trattamento professionale per questo problema. Il senso di vergogna porta questi individui a nascondere la fobia per anni ed a ricorrere a pseudo-terapie, all’omeopatia o ad altri trattamenti alternativi inefficaci che non fanno altro che cristallizzare e peggiorare la situazione. Infatti, è importante ricordare che una fobia tende solo a peggiorare con il tempo. Il quadro clinico di una fobia specifica è molto più severo di altri disturbi dato che questa compromette in modo diretto la vita personale e professionale interferendo in modo significativo con le attività sociali, la produttività sul lavoro e il benessere generale. Inoltre, chi soffre di una fobia presenta un profilo di personalità complesso e rigido, utilizza delle strategie di coping inefficaci e possiede delle convinzioni del tutto distorte sul suo problema psicologico. Per questa ragione è necessaria una valutazione approfondita per poter personalizzare l’intervento psicoterapeutico.

Quali sono le cause di una fobia specifica?

Da un punto di vista nosografico la diagnosi di una fobia specifica può essere effettuata utilizzando le indicazioni fornite dal DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), il quale prevede alcuni criteri per stabilire la presenza del disturbo come ad esempio: la paura deve essere intensa, persistente e sproporzionata rispetto al reale grado di pericolo dell'oggetto/situazione; inoltre, deve comportare un significativo disagio nella vita quotidiana della persona. Le persone che soffrono di una fobia specifica organizzano la propria vita attorno all'evitamento della situazione temuta: ad esempio chi ha paura degli insetti potrebbe evitare di uscire in giardino, partecipare a dei picnic o fare sport all'aria aperta. Le cause della fobia specifica sono diverse e possono dipendere da fattori genetici, ambientali o psicologici. Ad esempio, spesso le persone che hanno subito traumi legati all'oggetto/situazione temuta sviluppano questa forma di ansia. Altre possibili cause riguardano l'apprendimento sociale (cioè imparare ad evitare qualcosa dopo aver visto gli altri attuare questo comportamento), l'ansia eccessiva e una distorta forma di protezione da parte dei genitori durante l'infanzia. In ogni caso, è importante riconoscere i sintomi della fobia specifica e rivolgersi ad uno specialista per ricevere una diagnosi corretta e il giusto supporto psicologico.

Fobia e paura sono la stessa cosa?

Molte persone utilizzano i termini "fobia" e "paura" in modo intercambiabile, ma in realtà ci sono delle differenze: la paura è una reazione naturale del corpo di fronte a un pericolo o a una minaccia reale, mentre la fobia è una paura irrazionale e persistente verso qualcosa che non rappresenta un pericolo concreto. Nel caso delle fobie si possono manifestare anche dei sintomi fisici importanti come sudorazione profusa, la tachicardia o la nausea anche solo immaginando di trovarsi nella situazione temuta.

Come la scienza ci aiuta nell'affrontare le fobie?

Grazie alla VRT (Virtual Reality Therapy) l’innovativa terapia basata sulla Realtà Virtuale è oggi possibile superare una fobia specifica in modo naturale e attraverso una metodologia che consente di prendere confidenza, in modo graduale, con la paura. La psicoterapia cognitivo-comportamentale è comunemente utilizzata per il trattamento di questi disturbi, ma la realtà virtuale (VR) ha mostrato di essere una tecnologia promettente ed ancora più efficace per il superamento delle fobie specifiche. La Virtual Reality Therapy (VRT) è una forma di terapia che utilizza la Virtual Reality (Realtà Virtuale) per esporre i pazienti alla loro paura in un ambiente sicuro e controllato. Gli studi scientifici hanno dimostrato che la VRT è un'opzione efficace per il trattamento delle fobie specifiche. I pazienti che hanno completato un percorso terapeutico basato sulla VRT hanno mostrato una significativa riduzione dell'ansia e dei comportamenti evitanti in situazioni di esposizione reale. Questi effetti sono stati osservati anche a lungo termine. Inoltre, la VRT ha dimostrato di essere una terapia comoda, confortevole e semplice per i pazienti, che hanno valutato positivamente l'esperienza di cura. La VRT offre un ambiente sicuro e controllato per l'esposizione graduale alla paura, aiutando i pazienti a superare la fobia in modo efficace e duraturo. La VRT rappresenta un'alternativa efficace alla psicoterapia tradizionale ed è particolarmente indicata per i pazienti che hanno difficoltà ad affrontare l'esposizione diretta alla loro paura. In generale l'approccio evidence based per superare le fobie prevede l'utilizzo di tecniche di rilassamento, dell’ipnosi, dell’esposizione graduale e un lavoro sulla componente cognitiva ed emozionale. Queste tecniche sono supportate da evidenze scientifiche e sono quindi oggettivamente efficaci nel trattamento di questo disturbo psicologico.

 In sintesi vediamo alcuni punti importanti da ricordare:

Le fobie specifiche possono essere trattate e superate grazie alla psicoterapia.

La VRT (Virtual Reality Therapy) è un trattamento basato sull’evidenza che utilizza la realtà virtuale all’interno di specifici percorsi di trattamento e con un riferimento alla ricerca scientifica.

L’ipnosi basata sull’evidenza può essere utilizzata in modo efficace nel trattamento di una fobia.

D’altro canto, l’ipnosi regressiva non serve a superare una fobia specifica e può anche essere pericolosa dato che genera dei falsi ricordi.

L’omeopatia non è solo del tutto inutile ma può anche essere pericolosa dato che ritarda la possibilità di ricevere una corretta diagnosi e il giusto trattamento.

Ricordare il trauma o il presunto evento che ha dato origine alla fobia non produce magicamente un effetto terapeutico.

La terapia deve guardare al futuro ed aiutare la persona a strutturare delle strategie di coping efficaci.

Le fobie specifiche possono essere trattate e superate senza utilizzare degli psicofarmaci.

Il coraggio e la determinazione non sono collegati alla fobia dato che questo disturbo si struttura su basi psicologiche completamente diverse da quello che le persone normalmente credono.

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

Bibliografia

  • Burhans, L. B., Smith-Bell, C. A., & Schreurs, B. G. (2015). Effects of extinction treatments on the reduction of conditioned responding and conditioned hyperarousal in a rabbit model of posttraumatic stress disorder (PTSD). Behavioral Neuroscience, 129(5), 611–620
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  • Rothbaum, B. O., Hodges, L., Anderson, P. L., Price, L., & Smith, S. (2002). Twelve-month follow-up of virtual reality and standard exposure therapies for the fear of flying. Journal of Consulting and Clinical Psychology, 70(2), 428–432.

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