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La paura dei cani: che cos'è la cinefobia?

nov 07, 2021

La paura dei cani, nota come cinofobia, è una fobia specifica che può causare notevole disagio e limitazioni nella vita quotidiana delle persone che ne soffrono. Tuttavia, grazie ai progressi nella ricerca e alla disponibilità di terapie efficaci molte persone possono affrontare e superare questa paura. È importante cercare il supporto di professionisti della salute mentale qualificati per aiutare a gestire e superare questa fobia, in modo da vivere una vita più serena e gratificante. La paura dei cani si supera grazie alla psicoterapia, all'ipnosi e alla VRT (Virtual Reality Therapy) ovvero il metodo più innovativo oggi disponibile per affrontare e superare le fobie specifiche.

Come superare la paura dei cani

La paura dei cani: che cos'è la cinofobia?

La fobia dei cani viene detta cinofobia, un’espressione che deriva dall’unione di due termini di origine greca ovvero “chiùon” (cane) e “phobos” (paura). La cinofobia è una fobia specifica piuttosto diffusa e rappresenta una paura irrazionale, eccessiva e persistente che una persona sperimenta quando si trova nelle vicinanze di questo animale. Nei casi più severi anche la sola visione di una foto che raffigura un cane o il pensiero di recarsi da un amico che ne possiede uno possono provocare una forte reazione psicologica (come ad esempio un’ansia anticipatoria, un senso di angoscia e dei comportamenti di evitamento). La fobia dei cani può produrre un grosso impatto nella vita di un individuo, limitando il contatto con gli amici e i parenti che ne possiedono uno e rendendo difficile il muoversi in piena libertà sia in città che in campagna. Infatti i cani sono molto diffusi ovunque e questo fa sì che facilmente se ne possa incontrare uno in qualsiasi momento anche solo passeggiando. Come per ogni fobia specifica è importante sospendere ogni giudizio dato che la reazione psicologica non è sotto il controllo cosciente né si tratta di una questione di coraggio. Il senso di vergogna, aumentato anche dalla consapevolezza che da sempre il cane è considerato il “miglior amico dell’uomo” e l’animale più fedele, fa in modo da portare queste persone a cercare in tutti i modi di celare il problema, un atteggiamento che produce un effetto paradosso rinforzando ulteriormente la reazione fobica e diminuendo l’autostima.  È fondamentale sottolineare che la paura dei cani non dovrebbe essere ignorata o minimizzata. Per coloro che soffrono di cinofobia, questa paura può avere un impatto significativo sulla loro qualità di vita e sulle loro relazioni sociali. L'accesso a professionisti della salute mentale specializzati nella gestione delle fobie specifiche può essere un passo importante per affrontare e superare questa paura.

Perché ho paura dei cani? Le origini della zoofobia.

Quasi tutte le fobie verso gli animali sono generate da un’esperienza negativa vissuta con un cane durante l’infanzia e non supportata adeguatamente dagli adulti. Sia i bambini che i cani sono curiosi per natura e il rischio di subire un’aggressione anche da un cucciolo che sta semplicemente giocando è molto elevata. Ma anche l’avvicinarsi a un cane da guardia protetto da una recinzione che improvvisamente si mette a ringhiare e ad abbaiare può produrre un impatto severo dal punto di vista psicologico. Inoltre, un cane, per via del suo comportamento a volte imprevedibile, può generare un forte impatto emotivo in un bambino anche in assenza di un vero e proprio attacco. In alcuni casi la fobia può svilupparsi in modo indiretto, attraverso l’ascolto di una storia di un’aggressione, la visione di un film o osservando il comportamento dei genitori di fronte a un cane. La fervida immaginazione infantile unita a una difficile o errata interpretazione del comportamento dell’animale può dare luogo a una cinofobia. 

Come aiutare un bambino a superare la paura dei cani?

Un bambino può sviluppare facilmente una fobia attraverso una serie di cause che comprendono sia la dimensione relazionale con le figure di riferimento siano essi i genitori che altri adulti che esperienze traumatiche. Ci sono quindi diverse ragioni che possono spiegare l'emergere di una paura irrazionale come ad esempio:

  • Esperienze negative con i cani: se un bambino ha subito un tentativo di aggressione, è stato morso o si è solo spaventato da una reazione improvvisa dell'animale potrebbe sviluppare la cinofobia.
  • Le influenze culturali e familiari: il bambino potrebbe aver sviluppato la paura dei cani anche solo osservando le reazioni preoccupate o spaventate di altre persone, come i genitori o gli amici. Inoltre anche un racconto che descriva una situazione pericolosa o spaventosa può innescare l'emergere di una preoccupazione che con il tempo può cristallizarsi in una fobia.
  • Mancanza di esposizione ai cani: il bambino potrebbe avere paura dei cani se non ha avuto molte opportunità di interagire con loro in modo sicuro e controllato grazie al supporto di una figura adulta.
  • Problemi di sviluppo o disturbi d'ansia: in alcuni casi, la paura dei cani potrebbe essere legata a problemi di sviluppo o a disturbi d'ansia già presenti.

È importante ricordare che ogni bambino è unico e che le cause della paura dei cani possono variare da persona a persona. Se il tuo bambino ha paura dei cani e vuoi aiutarlo a superarla evita il "fai da te", di ricorrere a terapie alternative o all'omeopatia dato che rischi solo di perdere del tempo prezioso e di far peggiorare la condizione psicologica di tuo figlio.

La fobia dei cani: i sintomi.

Come in tutte le fobie specifiche anche nel caso di una zoofobia è possibile ritrovare alcuni sintomi tipici sia a livello fisiologico che psicologico. In alcuni casi ci possono essere delle differenze individuali che riguardano, ad esempio, le dimensioni e la razza dell’animale o le reazioni generalizzate che possono comparire anche solo guardando un film o un programma televisivo. I sintomi più comuni che emergono in una persona che soffre di cinofobia sono:

  • Tremori.
  • Accelerazione del battito cardiaco.
  • Brividi e il fenomeno della “pelle d’oca”.
  • Sudore freddo ma anche le vampate improvvise di calore.
  • Nausea e in alcuni casi il vomito.
  • Mal di testa.
  • Contrazione muscolare.
  • Senso di confusione che può portare anche a svenire.
  • Secchezza delle fauci.
  • Un senso di pericolo costante.
  • Nei bambini può comparire anche un pianto inarrestabile.

Emergono poi dei comportamenti specifici come:

  • Il cercare una via di fuga e/o di nascondersi
  • L’evitare di far visita ad amici e parenti se questi possiedono un cane.
  • L’ansia anticipatoria.
  • L’angoscia nel fare una semplice passeggiata.
  • Delle reazioni emotive anche solo sentendo un cane abbaiare.

È comprensibile come un comportamento di fuga possa essere rischioso in quanto un cane potrebbe reagire con uno schema di attacco di fronte a una reazione fobica. Proprio per questa ragione è fondamentale superare e vincere questa fobia. Inoltre i cani sono uno degli animali domestici più diffusi ed evitare un contatto con loro risulta praticamente impossibile. 

Chi soffre della cinofobia si troverà a dover limitare i contatti con i proprietari dei cani, fino al punto da ridurre la cerchia di riferimento a livello sociale evitando le passeggiate all’aria aperta e vivendo in uno stato di costante agitazione e stress. La vita quotidiana in questo modo viene pesantemente segnata da questa fobia specifica dato che proprio i comportamenti di evitamento produrranno un incremento della paura per i cani. Nei casi più gravi le persone che soffrono di questa fobia potrebbero passare sempre più tempo rinchiusi in casa rinunciando così a condurre un’esistenza normale.

Come si supera la fobia per i cani?

La buona notizia è che la cinofobia come le altre fobie si può trattare con efficacia grazie all’intervento combinato della psicoterapia, dell’ipnosi e con la realtà virtuale. La cinofobia risponde bene al trattamento in psicoterapia e non è necessario utilizzare degli psicofarmaci per superare questo problema psicologico. La desensibilizzazione sistematica e lo sviluppo di strategie di coping efficaci in genere sono in grado di risolvere brillantemente questa fobia. E’ importante evitare il “fai da te” e l’uso di trattamenti alternativi o omeopatici dato che in questo caso si rischia solo di perdere del tempo prezioso, soldi e di cristallizzare ulteriormente il problema. Oggi grazie alla ricerca scientifica in psicologia abbiamo a disposizione degli strumenti efficaci che possono produrre un primo cambiamento nell’arco di poche sedute (in genere 10 o 12 sessioni) grazie alla Virtual Reality Therapy.

Comprendere il comportamento dei cani ed evitare i processi di antropomorfizzazione

Come abbiamo visto in precedenza la cinofobia, ovvero la paura dei cani, è una fobia comune che colpisce un numero significativo di individui. Per superare questa paura e interagire in modo pacifico con i cani, è anche fondamentale comprendere il loro comportamento, evitare l'antropomorfizzazione e adottare comportamenti corretti. I cani domestici (Canis lupus familiaris), hanno un insieme complesso di comportamenti influenzati dalla loro storia evolutiva e struttura sociale. Comprendere i loro istinti naturali, il linguaggio del corpo e i segnali di comunicazione è fondamentale per interpretare correttamente il loro comportamento.

Perché è importante evitare di antropomorfizzare un cane (ovvero considerare i suoi comportamenti simili a quelli di un essere umano)?

L'antropomorfizzazione si riferisce all'attribuzione di caratteristiche, emozioni e motivazioni umane agli animali. Sebbene possa sembrare innocuo, applicare delle prospettive umane ai cani può portare a interpretazioni errate, incomprensioni e reazioni inappropriate. I cani hanno bisogni unici e modi diversi di percepire il mondo, che devono essere rispettati per favorire un sano legame umano-canino. Ma quali sono i rischi di considerare il comportamento canino simile o uguale a quello umano?

  • Rispetto delle differenze: l'antropomorfizzazione non considera la costituzione genetica dei cani, compromettendo il loro benessere complessivo. I cani si sono evoluti attraverso la selezione per specifiche caratteristiche fisiche e comportamentali.
  • Mancata comunicazione: antropomorfizzare i cani può portare a interpretazioni errate del loro comportamento, con conseguenti reazioni inappropriate che possono aggravare una situazione. Comprendere i loro comportamenti naturali e i segnali di comunicazione è vitale per un'interazione efficace.
  • Benessere Emotivo: i cani provano emozioni, ma queste differiscono dalle emozioni umane. Proiettare le emozioni umane sui cani può portare a una comprensione errata dei loro bisogni e causare stress o ansia non necessari.

Comprendere il comportamento animale ed evitare l'antropomorfizzazione sono aspetti cruciali quando si interagisce con i cani, specialmente per coloro che lottano con la cinofobia. Rispettando la loro costituzione genetica, comprendendo il loro comportamento e adottando strategie appropriate, gli individui possono sviluppare una relazione serena e positiva con i cani, superando alla fine la paura e promuovendo una convivenza armoniosa.

Interpretare correttamente il comportamento dei cani ed evitare fraintendimenti

Comprendere e interpretare correttamente il comportamento dei cani è fondamentale per stabilire una comunicazione efficace e una relazione armoniosa con questi affascinanti animali domestici. Tuttavia, spesso ci troviamo di fronte a situazioni in cui il loro linguaggio non è del tutto comprensibile per noi esseri umani, portando a fraintendimenti e potenziali conseguenze negative. I cani sono animali sociali che comunicano principalmente attraverso il linguaggio del corpo, i segnali olfattivi e i vocalizzi. Comprendere il loro comportamento è cruciale per rispondere adeguatamente alle loro esigenze, prevenire situazioni stressanti o pericolose e stabilire un legame sano con il nostro amico a quattro zampe. Vediamo in sintesi alcuni punti fondamentali:

  • Conoscere la comunicazione canina: i cani comunicano principalmente attraverso il linguaggio del corpo, utilizzando segnali visivi, sonori e soprattutto olfattivi. Gli odiri giocano un ruolo cruciale e consentono loro di comprendere sia il contesto che le interazioni con gli altri esseri. È importante educarsi sulla comunicazione canina per riconoscere i segnali che indicano emozioni come paura, aggressività, gioia o stress. Ad esempio, una coda eretta e rigida può indicare un atteggiamento di sfida o dominanza, mentre una coda bassa e tra le zampe può essere un segnale di sottomissione o insicurezza.
  • Osservazione dell'ambiente circostante: il comportamento dei cani può essere influenzato dall'ambiente circostante. Prima di trarre conclusioni sul loro comportamento, è importante considerare gli stimoli esterni che possono causare determinate reazioni. Ad esempio, un cane potrebbe abbaiare o mostrare segni di agitazione a causa di rumori forti o di una situazione nuova e sconosciuta. Assicurarsi di analizzare attentamente l'ambiente per comprendere meglio le motivazioni del comportamento canino.
  • Valutare la storia e l'esperienza passata del cane: anche l'esperienza e la storia di vita di un cane possono influenzare il suo comportamento attuale. Ad esempio, un cane che è stato oggetto di abusi o ha vissuto esperienze negative potrebbe manifestare paura o timidezza in determinate situazioni. Prendere in considerazione la storia del cane può fornire informazioni preziose per interpretare correttamente il suo comportamento e adattare le strategie di gestione e addestramento.
  • Riconoscere i segnali di stress: il riconoscimento dei segnali di stress nei cani è fondamentale per evitare fraintendimenti. Questi segnali possono includere sbadigli frequenti, leccarsi il muso o il naso, fare movimenti lenti o evitare lo sguardo diretto. Se un cane manifesta segni di stress, è importante ridurre le potenziali fonti di ansia e creare un ambiente rassicurante per alleviare la tensione. Prima di sferrare un potenziale attacco un cane invia una quantità enorme di segnali di stress o di tensione che vengono spesso mal interpreatati dagli esseri umani.
  • Consultare esperti e professionisti qualificati: se si incontrano difficoltà nell'interpretazione del comportamento del proprio cane, è sempre consigliabile consultare esperti e professionisti qualificati nel campo della comportamentistica canina. Un addestratore o un etologo canino può offrire un'analisi approfondita del comportamento del cane e fornire consigli personalizzati per affrontare eventuali problemi o fraintendimenti.

L'interpretazione accurata del comportamento dei cani è fondamentale per stabilire una relazione sana ed equilibrata con i nostri amici a quattro zampe. Conoscere la comunicazione canina, osservare l'ambiente circostante, valutare la storia del cane, riconoscere i segnali di stress e consultare esperti sono tutti passaggi fondamentali per evitare fraintendimenti.

Inoltre, è importante ricordare che ogni cane è un individuo unico e potrebbe reagire in modo diverso a determinate situazioni. Pertanto, è necessario adattare le nostre aspettative e le nostre strategie di gestione e addestramento in base alle specificità del nostro cane. Per interpretare correttamente il comportamento dei cani, è utile anche comprendere alcune caratteristiche innate della loro specie. I cani sono animali sociali e territoriali, e spesso agiscono in base alle dinamiche di branco. Ad esempio, possono marcare il territorio, proteggere la loro famiglia o mostrare segni di dominanza o sottomissione. Tuttavia, è importante sottolineare che l'aggressività non è una caratteristica intrinseca di tutti i cani. Spesso, l'aggressività può essere il risultato di mancanza di socializzazione, paura, stress o altri fattori ambientali. Pertanto, è essenziale fare una distinzione tra un comportamento aggressivo e un comportamento difensivo. Per evitare fraintendimenti, è consigliabile educare se stessi sulle diverse razze di cani e sulle loro caratteristiche specifiche. Ogni razza ha delle peculiarità comportamentali, ma è importante ricordare che ogni cane è un individuo e può variare anche all'interno della stessa razza. Infine, per interpretare correttamente il comportamento dei cani, è fondamentale sviluppare una buona comunicazione con loro. Osservare attentamente il linguaggio del corpo del cane, prestare attenzione ai segnali di stress e utilizzare un approccio positivo nell'addestramento possono contribuire a stabilire una connessione solida e di fiducia con il nostro amico a quattro zampe. In conclusione, interpretare correttamente il comportamento dei cani richiede pazienza, osservazione attenta e un'educazione continua. Evitare fraintendimenti ci permetterà di instaurare una relazione armoniosa con i nostri compagni canini, migliorando la qualità della loro vita e la nostra. sana ed equilibrata con i nostri amici a quattro zampe. Pertanto, è necessario adattare le nostre aspettative e le nostre strategie di gestione e addestramento in base alle specificità del nostro cane. Evitare fraintendimenti ci permetterà di instaurare una relazione armoniosa con i nostri compagni canini, migliorando la qualità della loro vita e la nostra.

Quali sono i segnali di stress tipici di un cane?

I cani sono animali sensibili e possono manifestare segnali di stress in diverse situazioni. Riconoscere e comprendere questi segnali è fondamentale per garantire il benessere del nostro amico a quattro zampe. In questo articolo, esploreremo i principali segnali di stress nei cani, che vanno dall'espressione del corpo alla vocalizzazione, e forniremo suggerimenti su come aiutarli ad affrontare situazioni stressanti.

Linguaggio del corpo: il corpo dei cani può comunicare molto attraverso il linguaggio del corpo. Ecco alcuni segnali fisici che indicano stress:

  • Postura rigida: un cane stressato può assumere una postura rigida, con il corpo teso e muscoli contratti.
  • Coda tra le gambe: la coda abbassata o tra le gambe può indicare paura o ansia.
  • Leccarsi le labbra: il cane potrebbe leccarsi le labbra frequentemente, anche senza motivo apparente.
  • Sbadigli: gli sbadigli incontrollabili, anche se non sono correlati alla stanchezza, possono essere un segnale di stress.
  • Orecchie abbassate: le orecchie abbassate o tese lateralmente possono indicare disagio o preoccupazione.

Vocalizzazioni:
I cani possono esprimere il loro stress anche attraverso le vocalizzazioni. Alcuni segnali includono:

  • Abbaiare in modo eccessivo: l'abbaio intenso e continuo può essere una manifestazione di stress.
  • Ringhiare: un cane stressato può mostrare segnali di minaccia o aggressività attraverso il ringhio o il grugnito.

Comportamenti ripetitivi:
I cani stressati possono manifestare comportamenti ripetitivi nel tentativo di alleviare l'ansia. Alcuni esempi includono:

  • Tremare incessantemente: il tremore del corpo senza motivo evidente può essere un segnale di stress.
  • Muoversi avanti e indietro: il cane può camminare avanti e indietro in modo compulsivo, cercando di sfogare la tensione.
  • Leccarsi o grattarsi in modo compulsivo: il cane può iniziare a leccarsi o grattarsi in modo eccessivo, causando irritazioni alla pelle.

Cambiamenti nel comportamento alimentare:
Lo stress può influenzare anche l'appetito dei cani. Potrebbero manifestare:

  • Diminuzione o perdita di appetito: un cane stressato potrebbe ridurre o smettere completamente di mangiare.
  • Aumento dell'appetito: in alcuni casi, lo stress può causare un aumento dell'appetito come meccanismo di compensazione.

Ipersensibilità e iperattività:
Un cane stressato può diventare ipersensibile agli stimoli esterni o iperattivo. Alcuni segnali includono:

  • Reazioni eccessive a rumori o movimenti improvvisi.
  • Difficoltà a rilassarsi o ad andare a dormire.
  • Essere costantemente in allerta o vigilanza eccessiva.

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

Riferimenti scientifici

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