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Comunicazione paraverbale: definizione ed esempi.

apr 05, 2021

Il tono della voce consente di modulare le proprie emozioni e di dare profondità al vostro discorso.

Comunicazione paraverbale

Che cos'è la comunicazione paraverbale?

Nella comunicazione interpersonale i segnali paraverbali riguardano le modalità con cui l’individuo comunica il proprio messaggio modulando una serie di variabili come ad esempio l’intonazione della voce (grave, acuta, stridula…), il ritmo (lento, veloce), il silenzio e le pause, il volume (voce alta o bassa). Il tono della voce consente di modulare le proprie emozioni e di dare profondità al discorso. Inoltre alternare il tono della voce, il ritmo e la velocità consentono inoltre di mantenere più elevato l’interesse del vostro interlocutore. La comunicazione paraverbale è una parte importante della comunicazione interpersonale perché aiuta a comprendere il significato più profondo delle parole. Prestare attenzione alla comunicazione paraverbale, può aiutarti a migliorare la tua capacità di relazionarti con gli altri. La comunicazione verbale, non verbale e paraverbale sono tre forme distinte di comunicazione che hanno un impatto sul modo in cui interagiamo con gli altri:

  • La comunicazione verbale è la forma più comune di comunicazione e prevede l'uso di parole per esprimere i nostri pensieri, sentimenti e idee.
  • La comunicazione non verbale è un tipo di comunicazione che non coinvolge le parole ma piuttosto il linguaggio del corpo e le espressioni facciali.
  • La comunicazione paraverbale è una forma di comunicazione che coinvolge il modo in cui trasmettiamo il nostro messaggio come tono, volume, tono, velocità e pause.

Vediamo un esempio di come può impattare la comunicazione paraverbale in ambito relazionale:

Giorgio e Sarah sono due colleghi che stanno pranzando insieme. Giorgio racconta la sua mattina di lavoro con un tono di voce lento, monotono e senza fare pause. Il contenuto è ricco di particolari che potrebbero anche essere interessanti e divertenti ma l'aspetto paraverbale rende l'interazione particolarmente noiosa e pesante. Sarah inizia a distrarsi, a pensare ad altro e ha guardare il suo smartphone non vedendo l'ora di tornare al lavoro. Normalmente le persone sono poco consapevoli del loro stile di comunicare, di interagire con gli altri e soprattutto dell'effetto che il proprio atteggiamento può produrre nelle relazioni sociali.

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Come i segnali paraverbali possono migliorare le tue abilità interpersonali

Nella musica le note possono essere suonate con diverse modulazioni, accenti e ritmi. La stessa cosa accade con la voce umana. Sviluppare una maggiore consapevolezza di come utilizzi la voce ti permetterà di migliorare l'efficacia della tua comunicazione. Ad esempio le persone estroverse sanno modulare la voce in modo da mantenere alta l'attenzione dell'interlocutore e mantegono una congruenza tra quanto affermano (contenuto) e le modalità espressive (relazione). Infatti lincongruenza tra questi aspetti e il contenuto del vostro messaggio possono far emergere incomprensioni tra i parlanti. Per comprendere meglio questo fenomeno può essere utile far riferimento alla matrice contenuto-relazione. Anche il silenzio assume un profondo significato. In quanto “assenza di parola”, costituisce un modo strategico di comunicare e il suo significato varia con le situazioni, con le relazioni e con la cultura di riferimento. In generale, il valore comunicativo del silenzio è da attribuire alla sua ambiguità può essere l’indizio di un ottimo rapporto e di una comunicazione intensa oppure il segnale di una pessima relazione e di una comunicazione deteriorata.

Il silenzio nella comunicazione interpersonale

Il silenzio è un elemento importante ma spesso trascurato della comunicazione interpersonale. Può essere utilizzato per aggiungere enfasi a un punto, creare una pausa nella conversazione e persino trasmettere messaggi che le parole non possono esprimere. Comprendendo il ruolo del silenzio nella comunicazione, possiamo diventare comunicatori più efficaci. Il silenzio influenza il ritmo delle conversazioni e aiuta a creare un senso di connessione tra due persone. Svolge anche un ruolo importante nella comunicazione paraverbale, che è il modo in cui comunichiamo attraverso il nostro tono di voce e il linguaggio del corpo. L'efficacia della nostra comunicazione dipende anche da come usiamo il silenzio - se è usato per enfatizzare un punto o fornire tempo per riflettere. Essendo consapevoli del silenzio nelle nostre conversazioni, possiamo diventare comunicatori più efficaci e comprendere meglio i sentimenti e le intenzioni reciproci. Vediamo insieme quali sono i valori comunicativi del silenzio:

  • Legami affettivi: può unire due persone in una profonda condivisione di affetti o separarli attraverso ostilità e odio.
  • Funzione di valutazione:può indicare consenso e approvazione o segnalare dissenso e disapprovazione.
  • Processo di rivelazione: può rendere manifesto qualcosa a qualcun altro o può essere una barriera opaca rispetto ad una data informazione.
  • Funzione di attivazione: può indicare una forte concentrazione mentale.

In generale, il silenzio è associato a situazioni sociali in cui la relazione fra i partecipanti è incerta, poco conosciuta, vaga o ambigua. Oppure a situazioni sociali in cui vi è una distribuzione nota e asimmetrica di potere sociale fra i partecipanti. Esistono delle differenze tra le culture? Prestando come sempre la massima attenzione ad evitare di cadere i pregiudizi e stereotipi è importante ricordare che possono esserci delle differenze anche sostanziali nell'interpretazione del silenzio nelle diverse culture.

Le differenze culturali nella comunicazione

La comunicazione interpersonale è parte integrante della nostra vita e può essere influenzata dalle differenze culturali. Culture diverse possono avere modi diversi di esprimere le emozioni, ad esempio attraverso il silenzio o le pause. Nelle culture dell'Asia orientale, un sorriso può essere usato per trasmettere una serie di emozioni (compreso l'imbarazzo), mentre nelle culture occidentali è solitamente usato per indicare felicità o divertimento.

Queste differenze culturali nella comunicazione interpersonale possono portare a malintesi se non prese in considerazione. È importante comprendere la psicologia alla base di queste differenze culturali al fine di comunicare efficacemente con persone di diversa estrazione. Comprendendo le sfumature delle diverse culture, possiamo colmare il divario tra di loro e comunicare in modo più efficace.

Nelle "culture occidentali" o più individualistiche:

  •   assitiamo a una successione rapida dei turni di parola tra le persone.
  •   i tempi di latenza delle pause sono assai ridotti (si prova disagio di fronte al silenzio)
  •   il silenzio viene percepito come una potenziale "minaccia"
  •   tende a mancare un approccio cooperativo nella conversazione e si tende a entrare in delle modalità competitive.

Nelle "culture orientali" o "collettivistiche":

  •   sono generalmente tollerate le lunghe pause di silenzio fra un intervento e l’altro
  •   il silenzio viene considerato in modo positivo (in quanto segnale di riflessione e ponderatezza)
  •   il silenzio è un indicatore di fiducia, di confidenza e di armonia tra gli interlocutori.

La comunicazione interpersonale è una parte importante di qualsiasi relazione, ma il modo in cui le persone comunicano può variare notevolmente a seconda della cultura. Ciò è particolarmente vero quando si tratta dell'uso del silenzio, delle pause e dei sorrisi. In Oriente, ad esempio, il silenzio e le pause sono spesso considerati rispettosi e un modo per mostrare considerazione per gli altri. In Occidente, invece, il silenzio può essere visto come un segno di disagio o mancanza di impegno. Allo stesso modo, i sorrisi possono avere significati diversi nelle diverse culture; in alcune culture possono essere visti come un segno di gentilezza o cordialità mentre in altre culture possono essere visti come insinceri o addirittura aggressivi. Comprendere queste differenze culturali nella comunicazione interpersonale può aiutarci a capirci meglio e costruire relazioni più stabili e significative.

Dott.Igor Graziato
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based
Membro dell'American Psychological Association
Membro della Division 30 Society of Psychological Hypnosis
Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

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