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Comunicazione: la matrice contenuto-relazione

set 12, 2023

La comunicazione è un aspetto fondamentale delle nostre vite e riveste un ruolo cruciale nella nostra interazione con gli altri. Paul Watzlawick, uno dei principali teorici della Scuola di Palo Alto, ha identificato cinque assiomi della comunicazione umana che forniscono una base solida per comprendere il processo comunicativo. In questo articolo, ci concentreremo sul secondo assioma proposto da Watzlawick, che riguarda la distinzione tra contenuto e relazione all'interno della comunicazione.

Comunicazione matrice contenuto relazione

Gli assiomi della comunicazione

La Scuola di Palo Alto è nota per il suo approccio innovativo alla psicoterapia breve e alla comunicazione umana. Tra le sue contribuzioni principali ci sono i cinque assiomi della comunicazione, formulati da Paul Watzlawick, Janet H. Beavin e Don D. Jackson. Questi assiomi offrono una prospettiva unica sulla natura e i processi della comunicazione umana. In particolare analizziamo nel dettaglio il secondo assioma della comunicazione che afferma che: "Ogni comunicazione ha un livello di contenuto e un livello di relazione". Questo assioma evidenzia che, oltre al messaggio esplicito che viene trasmesso (livello di contenuto, ovvero che cosa comunichiamo), la comunicazione contiene anche informazioni sulla relazione tra le persone coinvolte (livello di relazione ovvero come comunichiamo). Il modo in cui ci relazioniamo durante la comunicazione può influenzare la comprensione reciproca e la dinamica del rapporto. Ad esempio, il tono di voce, l'espressione facciale e il linguaggio del corpo possono trasmettere emozioni, atteggiamenti e aspetti relazionali che vanno al di là delle parole stesse. Capire che ogni aspetto del nostro essere comunica, che la relazione è un aspetto intrinseco della comunicazione e che la punteggiatura delle sequenze comunicative può variare, ci permette di sviluppare una maggiore sensibilità verso le dinamiche relazionali e di essere più consapevoli delle nostre azioni e delle loro conseguenze.

Quando il contenuto e la relazione sono ok nella comunicazione

Immaginiamo una coppia di amici, Luca e Marta, che decidono di organizzare una serata insieme al cinema. Durante la conversazione telefonica, Luca dice a Marta con entusiasmo: "Ciao Marta, ho visto che stanno proiettando un film che penso possa piacerci entrambi. Ti va di andare al cinema questa sera?". In questo caso, il contenuto del messaggio è l'invito a trascorrere la serata al cinema, mentre il livello di relazione è caratterizzato da un tono amichevole ed entusiasta. La comunicazione è chiara, aperta e positiva, poiché entrambi i partecipanti si sentono coinvolti e sono desiderosi di condividere un'esperienza piacevole insieme.

Quando il contenuto e la relazione non sono ok nella comunicazione

Immaginiamo invece una situazione in cui due colleghi, Marco e Giulia, hanno un rapporto teso e conflittuale. Durante una riunione di lavoro, Marco fa un commento sul lavoro svolto da Giulia con un tono sarcastico e critico: "Oh, sembra che tu abbia fatto un ottimo lavoro, come al solito". Il contenuto del messaggio è il commento sulla qualità del lavoro di Giulia, ma il livello di relazione è caratterizzato da un tono sarcastico e ostile. Questo tipo di comunicazione crea tensione e ostilità tra i due colleghi, rendendo difficile la collaborazione e il mantenimento di una relazione positiva. In entrambi gli esempi, il secondo assioma della comunicazione è evidente. Nel primo caso, la comunicazione avviene in modo chiaro e positivo, fornendo una base solida per una relazione equilibrata. Nel secondo caso, invece, la modalità di comunicazione ostile e sarcastica compromette la relazione tra le persone coinvolte, generando tensioni e problemi nella collaborazione. Questi esempi illustrano come il modo in cui comunichiamo può influenzare notevolmente la qualità delle nostre relazioni con gli altri.

La Matrice della Comunicazione

Per semplificare la comprensione di questi due aspetti (contenuto e relazione), propongo di utilizzare la matrice della comunicazione che divide l'asse orizzontale (ascisse) per la relazione e l'asse verticale (ordinate) per il contenuto.

In questo modo, possiamo visualizzare e organizzare le informazioni in modo chiaro e strutturato. L'utilizzo di una matrice per rappresentare il contenuto e la relazione della comunicazione offre diversi vantaggi. In primo luogo, semplifica la visualizzazione e l'organizzazione dei due aspetti in modo chiaro e sistematico. Ciò rende più facile comprendere come il contenuto e la relazione si intersecano e influenzano reciprocamente nella comunicazione.

In secondo luogo, la matrice facilita l'individuazione di eventuali discrepanze o incoerenze tra il contenuto e la relazione. Grazie alla Matrice della Comunicazione possiamo individuare quattro aree:

  • L'area della comunicazione: quando il conteuto e la relazione sono ok. In questo caso la comunicazione appare fluida, tranquilla e costruttiva.
  • L'area della cautela: quando gli interlocutori sono d'accordo sul contenuto ma gli aspetti relazionali sono ancora da migliorare. La sensazione che si sperimenta è in genere quella caratterizzata da un certo formalismo.
  • L'area del confronto: quando gli interlocutori non sono d'accordo sul contenuto ma la relazione è solida. In questo caso possono emergere delle divergenze anche forti e dei contrasti sul contenuto ma che tendono a favorire un obiettivo comune di negoziazione.
  • L'area del conflitto: in questa situazione le persone non sono d'accordo sul contenuto e il livello relazione è compromesso. In questo caso tendono ad emergere conflitti manifesti o lantenti (ad esempio attraverso il silenzio o l'assenza di feedback).
Comunicazione la matrice contenuto relazione

La Matrice della comunicazione offre il vantaggio di rappresentare a livello visivo i due livelli della comunicazione ovvero il contenuto (che cosa stiamo comunicando) e la dimensione relazionale (in che modo stiamo comunicando e che tipo di dinamica sta emergendo con l'interlocutore. L'obiettivo deve essere quello di raggiungere il quadrante verde in alto a destra ma prestando attenzione sia agli aspetti relazionali (generamente più difficili da comprendere) che alla dimensione del contenuto.

In che modo risolvere un conflitto?

Secondo il modello della comunicazione proposto dalla Scuola di Palo Alto, per superare un conflitto è necessario adottare alcune strategie:

  • Riconoscere che la comunicazione è inevitabile. Il primo assioma della comunicazione afferma che "non si può non comunicare". Pertanto, anche il silenzio o l'assenza di azione comunicano qualcosa. È importante essere consapevoli di ciò e cercare di comunicare in modo chiaro e aperto durante un conflitto.
  • Ascoltare attivamente. Una buona comunicazione richiede l'ascolto attivo delle opinioni, dei sentimenti e delle preoccupazioni dell'altra persona coinvolta nel conflitto. Prestare attenzione alle sue parole e al suo linguaggio non verbale può aiutare a comprendere meglio il suo punto di vista e a trovare soluzioni comuni.
  • Evitare i giudizi e le critiche. Durante un conflitto, è facile cadere nella trappola dei giudizi e delle critiche. Tuttavia, questi atteggiamenti possono acuire il conflitto anziché risolverlo. È importante cercare di comprendere le motivazioni e i bisogni dell'altra persona invece di criticarla.
  • Utilizzare una comunicazione assertiva. La comunicazione assertiva implica esprimere i propri sentimenti e bisogni in modo chiaro e diretto, senza offendere o aggressività. Questo stile di comunicazione favorisce la comprensione reciproca e aiuta a trovare soluzioni condivise.
  • Essere consapevoli delle regole del gioco comunicativo. Gli studi della Scuola di Palo Alto evidenziano l'importanza di riconoscere le regole del gioco comunicativo. Ogni persona ha le proprie modalità di comunicazione e spesso si agisce secondo schemi consolidati. Comprendere queste regole può aiutare a evitare equivoci e malintesi durante un conflitto.
  • Trovare terreni comuni. Durante un conflitto, è utile cercare aree di convergenza o interessi comuni. Identificare obiettivi condivisi può favorire la cooperazione e la ricerca di soluzioni che soddisfino entrambe le parti coinvolte.
  • Valutare il significato attribuito all'oggetto del conflitto. Spesso i conflitti nascono da interpretazioni diverse di una situazione o di un evento. Capire il significato che ciascuna parte attribuisce all'oggetto del conflitto può aiutare a trovare un terreno comune e a superare le divergenze.

In sintesi, superare un conflitto secondo il modello della comunicazione proposto dalla Scuola di Palo Alto richiede una comunicazione aperta, ascolto attivo, consapevolezza delle regole comunicative e la volontà di cercare soluzioni condivise.

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Membro della Division 30 Society of Psychological Hypnosis

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

Bibliografia

  • Bavelas, J. B. (1992). Research into the pragmatics of human communication. Journal of Strategic & Systemic Therapies, 11(2), 15–29.
  • Fanshel, D. (1979). Review of The language of change: Elements of therapeutic communication [Review of the book The language of change: Elements of therapeutic communication, by P. Watzlawick]. American Journal of Orthopsychiatry, 49(4), 719–721.
  • Watzlawick, P., et al. (1967) Some Tentative Axioms of Communication. In: Watzlawick, P., et al., Eds., Pragmatics of Human Communication; A Study of Interactional Patterns, Pathologies, and Paradoxes, W. W. Norton & Co, New York, 282.

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