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Comunicazione non verbale: la gestualità

apr 23, 2021

I gesti nella comunicazione non verbale rappresentano un aspetto fondamentale e complesso del nostro modo di comunicare. Essi sono una forma di espressione che va oltre le parole, consentendo di trasmettere e interpretare messaggi, emozioni e intenzioni attraverso i movimenti del corpo. In questo articolo scientifico, esploreremo in dettaglio la definizione dei gesti nella comunicazione non verbale, il loro significato e l'importanza che rivestono nella nostra interazione sociale.

La gestualità e la comunicazione non verbale

Prima di addentrarci nel tema principale, è essenziale avere una chiara comprensione di cosa si intende per comunicazione non verbale. Questo tipo di comunicazione riguarda tutti quei segnali che trasmettiamo e riceviamo senza l'uso di parole, come sguardi, espressioni facciali, posture corporee, gesti delle mani e dei bracci, movimenti degli occhi e altre forme di linguaggio del corpo. I gesti nella comunicazione non verbale possono essere intesi come movimenti del corpo che accompagnano o sostituiscono il linguaggio verbale. Sono un canale di comunicazione supplementare che può arricchire e ampliare la comprensione e l'interpretazione dei messaggi trasmessi.

Un gesto può assumere diverse forme e significati a seconda del contesto culturale, dell'individuo e della situazione specifica. Ad esempio, un cenno della testa può significare "sì" in una cultura, mentre in un'altra potrebbe indicare "no". È quindi fondamentale considerare il contesto e le norme culturali quando si interpretano i gesti nella comunicazione non verbale.

Qual è la differenza tra movimenti del corpo e gestualità?

I movimenti del corpo e la gestualità riguardano diverse parti del corpo. Per movimenti si intendono quelli prodotti dalle braccia e dalle mani, dalle gambe. Il termine gesto fa riferimento ad azioni prodotte in modo intenzionale  per comunicare informazioni. Esistono diverse tipologie di gesti Secondo Ekman e Friesen (1967) esistono cinque categorie specifiche si segnali non verbali:

 

  1. Gesti simbolici (emblemi): hanno la capacità di sostituire la comunicazione verbale (ad es. salutare con la mano, esprimere il desiderio di mangiare qualcosa o di prendere un caffè) e possono essere utilizzati quando si è impossibilitati nell’utilizzare il canale verbale (ad esempio durante un concerto) o per rafforzare lo scambio comunicativo.
  2. Gesti illustratori: sono tutti quei movimenti che accompagnano la comunicazione verbale illustrando ciò che si sta dicendo, non sostituiscono gli aspetti di contenuti ma consentono di rendere più piacevole e dinamica una conversazione.
  3. Gesti regolatori dell’interazione : consentono di sincronizzare l’ordine degli interventi di ogni parlante coinvolto nel processo di comunicazione.
  4. Gesti indicatori dello stato affettivo: sono segnali che manifestano gli stati di tensione psicologica attraverso movimenti tipici.
  5. Gesti adattatori: regolano la posizione del corpo rispetto ad un’altra persona, a un oggetto o a sé.

 

Alcuni semplici consigli

Ricordatevi che i gesti sono uno strumento importante per incrementare l’efficacia della comunicazione, ma bisogna prestare attenzione ad alcune regole basilari. Si tratta ovviamente di indicazioni di massima, dato che l’ espressione non verbale dell’essere umano raggiunge livelli di elevata complessità Il pugno trasmette forza ed enfasi al concetto che state esprimendo ma può anche essere interpretato come un gesto eccessivamente aggressivo e quindi evocare immagini negative nell’interlocutore o far scattare manovre di carattere difensivo.

L’indice puntato verso un interlocutore assume inevitabilmente una valenza accusatoria ed aggressiva.  I palmi delle mani: rivolti verso il basso possono rappresentare un tentativo di gestire l’interlocutore. Verso l’alto la ricerca di un sostegno. Volti all’interno includono il concetto che si sta esprimendo amplificandolo. Volti all’infuori possono comunicare il tentativo di “respingere” qualcosa.

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

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