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Prossemica: la distanza interpersonale.

apr 23, 2021

La prossemica studia l'impatto della distanza interpersonale nella comunicazione umana. Provate ad osservare il comportamento delle persone in una sala d'aspetto. Noterete che gli individui tendono a distribuirsi negli spazi seguendo un ordine preciso ed alcune regole inconsapevoli.

Prossemica: la distanza interpersonale

Che cos'è la prossemica? La distanza interpersonale

La prossemica è lo studio delle relazioni tra gli individui attraverso l'utilizzo delle distanze spaziali e del contatto fisico. La prossemica si occupa della comunicazione non verbale attraverso il movimento del corpo, il contatto visivo e la distanza fisica tra le persone. La prossemica è una parte importante della comunicazione umana e può aiutare a comprendere come le persone si relazionano l'una con l'altra attraverso l'uso dello spazio personale. Ad esempio, la distanza che manteniamo da un'altra persona può indicare il nostro grado di familiarità con loro o il nostro livello di comfort. Inoltre, il contatto visivo e il contatto fisico possono essere utilizzati per trasmettere emozioni e stati d'animo.

La prossemica è un campo di studi interdisciplinare che comprende elementi di sociologia, psicologia, antropologia e scienze della comunicazione. Studiare la prossemica può aiutare a comprendere come le persone comunicano non verbalmente e a migliorare le nostre capacità di comunicazione interpersonale.

Uno degli elementi fondamentali da “monitorare” nella comunicazione è la distanza interpersonale (detta prossemica). Secondo Edward Hall (1966) gli individui possiedono delle regole “prossemiche inespresse”. Questo insieme di regole ci permette di stabilire una distanza fisica appropriata nelle relazioni quotidiane. La distanza interpersonale che manteniamo con il nostro interlocutore può essere modificata in base al livello di relazione che abbiamo instaurato con questa persona. E’ comprensibile come questo aspetto sia particolarmente rilevante quando le persone sono costrette a condividere uno spazio limitato (per esempio in un ascensore). Provate ad osservare il comportamento delle persone in alcune situazioni: ad esempio in metropolitana o in una sala d'aspetto. Noterete che gli individui tendono a distribuirsi negli spazi seguendo un ordine preciso ed alcune regole inconsapevoli.

Le quattro distanze interpersonali:

  • L’area della distanza intima (da 0 a 50 cm) Quest’area è riservata alle persone più intime se un estraneo entra all’interno di questo spazio la tipica risposta è il sospetto o l’irritazione.
  • L’area della distanza personale (da 50 a 150 cm) Quest’area è aperta alle conoscenze più fidate ed agli amici.
  • L’area della distanza sociale (da 150 a 350 cm) Quest’area è legata alle relazioni interpersonali, ai rapporti di lavoro o agli incontri occasionali.
  • L’area della distanza pubblica (oltre i 350 cm ). E’ la distanza adatta per gli incontri formali (tipica ad esempio dei personaggi importanti).

Violare le regole della "prossemica" influenza l'efficacia della comunicazione interpersonale e può far emergere dei comportamenti di "evitamento", di fuga o aggressivi. Molte persone, in modo del tutto inconsapevole, tendono a mantenere una distanza "errata" con l'interlocutore generando così degli effetti negativi sull'intero processo di comunicazione.  Un interessante esperimento condotto da Sommer (1969) ha permesso di rilevare le reazioni ad una “intrusione” da parte di un estraneo nell’area riservata agli amici intimi. Il soggetto estraneo (ovviamente in accordo con lo sperimentatore) si sedeva su una panchina pubblica in un parco ad una distanza di soli 15 cm dalla persona seduta. Venne rilevato l’intervallo di tempo con cui la persona condivideva questo spazio con l’estraneo prima di alzarsi.

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Le regole prossemiche

Questi dati vennero comparanti con un gruppo di controllo. In altri esperimenti (Altman e Taylor 1973) si è dimostrato come sia fondamentale il rispetto e il riconoscere i confini (propri) e dell’altro nella strutturazione di relazioni profonde .Queste regole prossemiche possono essere cruciali quindi nel gestire in modo soddisfacente una relazione interpersonale. E’ possibile osservare il rispetto (o viceversa il mancato rispetto) di queste regole implicite in vari momenti della nostra giornata, come ad esempio in una sala d’aspetto, in una libreria mentre le persone sfogliano dei testi, durante un pranzo o quando si è seduti intorno ad una scrivania per lavoro. Esistono distanze prestabilite e che devono essere tenute in debita considerazione (ad es. durante una trattativa). Prestate attenzione ai segnali di rifiuto o di disponibilità ma mantenente sempre una corretta distanza. Se la distanza è eccessiva sarete percepiti come freddi e distaccanti se è eccessiva come invadenti. 

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

Bibliografia

  • Duncan, S., Jr. (1969). Nonverbal communication. Psychological Bulletin, 72(2), 118–137.
  • Edward Hall (1959) The Silent Language. (Garden City, N.Y.:Doubleday.
  • Edward Hall (1963) "A System for the Notation of Proxemic Behavior." American Anthropologist 65: 1003-1026.
  • Inderbitzin, M. P., Betella, A., Lanatá, A., Scilingo, E. P., Bernardet, U., & Verschure, P. F. M. J. (2013). The social perceptual salience effect. Journal of Experimental Psychology: Human Perception and Performance, 39(1), 62–74.


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