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Realtà virtuale e psicoterapia. La VRT Virtual Reality Therapy.

giu 19, 2023

Usare la realtà virtuale per l'intrattenimento e per il gaming è ormai un’esperienza abbastanza comune. Se hai mai indossato un visore di realtà virtuale, probabilmente hai ben presente quanto sia coinvolgente questo tipo di esperienza. Ma la realtà virtuale non è solo utilizzata per divertimento e per i videogiochi: è uno strumento efficace per il trattamento delle fobie specifiche e di altri disturbi psicologici.

Realtà virtuale la terapia più efficace per vincere le fobie

Che cos’è la realtà virtuale?

La realtà virtuale è una tecnologia che permette di creare un ambiente simulato al computer, dove l'utente può interagire e spostarsi come se fosse nella realtà. Questo ambiente viene creato attraverso software specializzati e visori di realtà virtuale. I visori sono dotati di schermi ad alta risoluzione e di sensori di movimento per cogliere ogni spostamento dell'utente. Grazie a questi dispositivi, il nostro cervello viene ingannato nel pensare che ci troviamo in un luogo diverso da quello reale. La realtà virtuale non si limita solo ai giochi o alle esperienze digitali: la sua applicazione è infatti molto più ampia. Ad esempio, può essere utilizzata per la formazione, nel campo medico per simulare operazioni chirurgiche complesse e in ambito psicologico come trattamento per diversi disturbi psicologici. La realtà virtuale può essere impiegata anche nel cinema: con questa tecnologia possiamo immergerci completamente nell'ambientazione del film senza essere limitati da uno schermo esterno.


La storia della realtà virtuale

La realtà virtuale ha origini lontane, e parte dalle ricerche svolte nel campo del cinema e dell'arte visiva.  Nel 1957 Morton Heilig creo il “Sensorama” che viene considerata come la prima macchina per la realtà virtuale. Questo strumento permetteva di osservare delle immagini stereoscopiche in movimento, era in grado di fornire delle stimolazioni sensoriali comprese delle sensazioni tattili, era dotata di un audio in alta qualità ed addirittura integrava un sistema per riprodurre diversi aromi. L’inventore produsse cinque brevi film per il Sensorama ma per i limiti tecnologici dell’epoca e per i costi il sistema ebbe una vita breve. Nel 1968 Ivan Sutherland, ricercatore presso l’Università dello Utah sviluppò il primo casco per la realtà virtuale, denominato "The Sword of Damocles" (la spada di Damocle), che utilizzava un sistema di visualizzazione a raggi catodici.  Si trattava di un sistema piuttosto pesante al punto che il dispositivo doveva essere collegato al soffitto attraverso un cavo. Questo visore doveva scontare tutti i limiti tecnologici dell’epoca ma si tratta sicuramente del primo vero sistema per la realtà virtuale.  Sarà necessario attendere fino agli anni '90 per assistere ad una vera e propria esplosione della tecnologia della Virtual Reality grazie all'avvento dei videogiochi. I primi esperimenti riguardavano giochi semplici come labirinti o simulazioni sportive. I visori dell’epoca, per quanto decisamente più evoluti, non erano esenti da diversi problemi e causavano spesso delle sensazioni sgradevoli ai videogiocatori (tipicamente nausea e senso di stordimento). Negli ultimi decenni abbiamo visto la diffusione di dispositivi sempre più sofisticati per la fruizione della realtà virtuale: dai primordiali caschi con schermo monocromatico ai modernissimi visori dotati di sensori di movimento ed audio surround. Oggi la realtà virtuale è presente in moltissimi settori, dall'intrattenimento alla formazione medica, alla terapia psicologica (VRT Virtual Reality Therapy) fino al design industriale. Grazie alle potenzialità offerte dalla tecnologia digitale, questo ambito sta vivendo una fase molto interessante di sviluppo ed innovazione continua. In conclusione, possiamo dire che la storia della realtà virtuale ci ha portato verso scenari sempre più affascinanti ed immersivi, che aprono le porte a nuove forme d'interazione tra l’essere umano e la tecnologia. Inoltre la VR avrà ulteriori sviluppi grazie alla Realtà Aumentata e all’Intelligenza Artificiale.

Che cos’è la VRT Virtual Reality Therapy ovvero la Psicoterapia con la Realtà Virtuale?

La Virtual Reality Therapy (VRT) è una forma di psicoterapia che utilizza la tecnologia della realtà virtuale per aiutare i pazienti a superare i loro problemi. La VRT permette di immergere il paziente in un ambiente virtuale controllato, dove può sperimentare situazioni che altrimenti sarebbero troppo difficili o pericolose da provare nella vita reale. Questo tipo di terapia si è dimostrata efficace nel trattamento di diversi problemi psicologici, tra cui le fobie, i disturbi d'ansia ed i disturbi post-traumatici da stress. La VRT è stata sviluppata per aiutare le persone a superare le loro paure e a migliorare la loro qualità di vita.


La  VRT Virtual Reality Therapy è il metodo più innovativo ed efficace per superare le fobie specifiche

La Virtual Reality Therapy (VRT) è un metodo innovativo ed efficace di psicoterapia che utilizza l'immersione del paziente in un ambiente virtuale controllato per aiutare nel trattamento dei disturbi d'ansia, tra cui le fobie specifiche. Questa tecnologia consente ai pazienti di esporsi gradualmente e in modo controllato alle situazioni che causano ansia e paura, permettendo loro di gestire in modo efficace le emozioni e ridurre così la loro sensibilità agli stimoli ansiogeni (trigger). La VRT si basa sul modello cognitivo-comportamentale ed è una metodologia evidence based ovvero basata su solide basi scientifiche e sulla pratica clinica. Il paziente viene esposto a situazioni che causano ansia, ma in un ambiente sicuro e controllato, con il supporto dello psicoterapeuta. L'utilizzo della realtà virtuale in terapia ha dimostrato di essere particolarmente efficace nel trattamento delle fobie specifiche. Le fobie specifiche sono caratterizzate da una paura irrazionale e persistente verso un oggetto o una situazione specifica. Grazie alla VRT è possibile trattare con efficacia ad esempio:

  • la paura dell’altezza
  • la paura di volare
  • la paura dei ragni
  • la paura del buio
  • la claustrofobia
  • la paura dell’ascensore
  • la paura di guidare
  • la paura degli esami medici (come la TAC)
  • la paura degli aghi

e tanti altri disturbi psicologici.

Una fobia specifica può interferire significativamente con la vita quotidiana del paziente, limitando le sue attività e causando problemi di ansia e stress. Nella VRT per le fobie specifiche, il paziente viene esposto gradualmente e in modo controllato alla situazione che causa ansia, attraverso l'uso di un ambiente virtuale appositamente progettato. Ad esempio, se il paziente ha una fobia degli aerei, potrebbe essere esposto, in modo graduale, ad un volo virtuale. Il terapeuta può quindi guidare il paziente attraverso la simulazione del volo, aiutandolo a imparare nuove strategie per gestire le sue emozioni e ridurre la sua risposta di ansia. L'utilizzo della realtà virtuale consente al paziente di affrontare la sua paura in un ambiente sicuro e controllato, senza il rischio di danni fisici o psicologici. Inoltre, questo metodo di terapia è molto flessibile e può essere adattato alle esigenze specifiche del paziente. Ad esempio, il terapeuta può regolare il grado di difficoltà dell'ambientazione virtuale in base alla capacità del paziente di gestire le situazioni ansiogene. Numerosi studi hanno dimostrato l'efficacia della VRT che può quindi rappresentare un trattamento di prima scelta per le fobie specifiche. Altre ricerche hanno mostrato che i risultati della VRT sono duraturi nel tempo e che i pazienti trovano questa forma di terapia altamente soddisfacente. In conclusione, la Virtual Reality Therapy rappresenta un metodo innovativo ed efficace per il trattamento delle fobie specifiche.

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

Bibliografia

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