Blog Layout

Perché i NOVAX sono contrari ai vaccini?

apr 02, 2021

I "novax" non sono un fenomeno recente e affondano le loro radici nel passato. Infatti quando vennero introdotte le prima forme di vaccinazione nacquero alcuni gruppi di "antivaccinisti" che esprimevano la loro perplessità rispetto al metodo con varie motivazioni anche di carattere religioso.

NOVAX psicologia
La diffusione dei movimenti “novax”, avvenuta negli ultimi anni in tutto il mondo è stata favorita anche dai social network ed ha coinciso con un aumento della diffusione di alcune malattie infettive. Nel caso del morbillo, ad esempio, i paesi più colpiti sono stati la Romania e l’Italia, nazioni dove i cosiddetti movimenti “novax” (o antivaccinisti) hanno avuto un alto impatto nell’opinione pubblica anche tramite alcuni noti “testimonial”. I "novax" non sono un fenomeno recente e affondano le loro radici nel passato. Infatti quando vennero introdotte le prima forme di vaccinazione nacquero alcuni gruppi di "antivaccinisti" che esprimavano la loro perplessità rispetto al metodo con varie motivazioni anche di carattere religioso. In fondo alcune credenze religiose (ad esempio i Testimoni di Geoa) pongono dei veti severi sull'uso delle trasfusioni di sangue partendo da interpretazioni "rigide" delle scritture. La diffidenza verso i vaccini emerge già nel 1853 in Inghilterra quando venne introdotto l'obbligo vaccinale contro il vaiolo nei bambini. Davanti a questa legge ci furono diverse proteste e nacquero alcune associazioni di "antivaccinisti". Il governo modificò il dispositivo di legge e il tasso di vaccinazione crollò a circa la metà della popolazione con un inevitabile aumento dei casi di malattia e di morti.

Oggi molti programmi di prevenzione partono dal presupposto che coloro che sono contrari alle vaccinazioni siano semplicemente “poco informati”. Tale approccio si è dimostrato spesso controproducente e ha generato una polarizzazione nell’opinione pubblica. Gli individui che credono alle teorie del complotto  e sono più sensibili alle cosiddette “fake news” hanno anche maggiori probabilità di sviluppare un atteggiamento contrario alle vaccinazioni. È quanto emerge da uno studio che ha coinvolto un campione di oltre 5000 persone in 24 paesi. I risultati mostrano una serie di dati interessanti. Ad esempio chi coltiva un atteggiamento “antivax” presenta una serie di caratteristiche specifiche come il fatto di:
  • Provare una sorta di repulsione verso gli aghi e il sangue.
  • Interpretare l’obbligo vaccinale come una lesione nei confronti della propria libertà individuale.
  • Esprimere posizioni “individualiste”.
  • Credere nelle "teorie cospirazioniste".

L’analisi dei dati ha escluso l’influenza dei fattori demografici (come ad esempio l’età o il livello di istruzione). Lo sviluppo di un atteggiamento “novax” coinvolge una serie di processi cognitivi,emozionali e sociali tali da richiedere un intervento di più ampio respiro al fine di ridurre l’impatto che la diffusione di queste credenze ascientifiche potrebbe generare nell’intera società. La problematica relativa alle vaccinazioni e le ricadute spesso tragiche che si generano sui bambini e sulle persone immunodepresse evidenzia quanto sia importante un intervento multidisciplinare che veda una stretta collaborazione tra gli psicologi e imedici. Oggi diviene quanto mai urgente intervenire considerando la necessità di vaccinare le persone contro il virus SARS-CoV-2 responsabile del COVID-19.

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association


Fonte
"The psychological roots of anti-vaccination attitudes: A 24-nation investigation." - Hornsey, Matthew J.,Harris,Emily A.,Fielding, Kelly S.Health Psychology, Vol 37(4),Apr 2018.

Desideri maggiori informazioni?

Inviando una richiesta si dichiara di aver letto il disclaimer sulla privacy e si autorizza lo studio RPStrategy© ad elaborare una risposta.

Share by: