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Una memoria prodigiosa: vantaggi e limiti delle mnemotecniche

apr 02, 2023

Le tecniche di memorizzazione godono da sempre di una grossa popolarità. Ma funzionano davvero queste metodologie e quali sono i loro limiti?

mnemotecniche  come migliorare la memoria

Che cos’è una mnemotecnica?

Le mnemotecniche sono delle strategie mentali che aiutano ad incrementare la capacità della memoria e a superare alcuni dei suoi limiti. In genere è possibile migliorare la performance per ricordare delle cifre, dei nomi ed altre informazioni. Le tecniche di memorizzazione basano la loro efficacia sull’uso delle immagini mentali e delle emozioni, tutti aspetti che tendono a consolidare, in modo naturale, un ricordo. Fin dall’antichità i grandi oratori utilizzavano queste tecniche per ricordare un discorso senza l’ausilio di un supporto scritto. Ad esempio Cicerone utilizzava la “tecnica dei loci” (che deriva dal plurale del termine latino locus che significa luogo) una mnemotecnica che sfruttando una mappa mentale di un luogo fisico (ad esempio le stanze di un palazzo) gli consentiva di ricordare meglio le argomentazioni da sostenere durante un discorso. La tecnica dei loci è stata sottoposta ad alcune verifiche sperimentali che ne hanno confermato la sua bontà e la sua efficacia. Esistono una serie di strategie mentali che consentono di ricordare facilmente delle date, delle sequenze numeriche anche complesse, i nomi delle persone ed incrementare così la performance professionale. Il processo di memorizzazione dipende in gran parte dal sistema limbico e in particolare dall’amigdala (una piccola struttura cerebrale che consente di regolare le emozioni e i ricordi). Le tecniche di memorizzazione basano la loro efficacia sulla visualizzazione e sulla componente emozionale. Infatti per rendere più stabile un ricordo si ricorre a immagini paradossali ed ad alto contenuto emozionale. Per questa ragione risulta difficile studiare un argomento senza un coinvolgimento diretto. Ad esempio risulta difficile e faticoso imparare a memoria una poesia mentre è facile ricordare perfettamente e senza sforzo le parole di una canzone che adoriamo.

Come funziona la memoria?

La memoria umana è completamente diversa da quella di un computer, di uno smartphone o di un hard disk. Il sistema di memorizzazione del cervello è un processo complesso che consente di richiamare sia le esperienze passate che immagazzinare nuove informazioni. La memoria è costituita da due diverse tipologie:

  • la memoria a breve termine: che consente di ricordare per un tempo limitato una piccola quantità di informazioni;
  • la memoria a lungo termine: che consente di ricordare una grossa quantità di informazioni per un tempo anche illimitato.

Infatti, è importante evidenziare che un problema di memoria può essere generato dalla difficoltà di recuperare un’informazione e questo non significa aver realmente dimenticato qualcosa. Il classico errore di recupero è la sensazione di avere “sulla punta della lingua” un nome, un termine o un luogo.

La memoria e il magico numero sette

Il magico numero sette è un concetto coniato dallo psicologo di Harvard, George A. Miller, nel 1956. Nel suo articolo, "The Magical Number Seven, Plus or Minus Two: Some Limits on Our Capacity for Processing Information", egli ha sostenuto che la memoria a breve termine dell'essere umano medio è limitata alla memorizzazione di sette elementi. Questo concetto è diventato noto come il "Magico numero sette" e ha profonde implicazioni su come utilizziamo la nostra memoria. La memoria a breve termine ha quindi un limite misurabile di sette elementi (più o meno due) e questo significa che riusciamo a ricordare facilmente una sequenza composta da cinque a nove elementi. La media si attesta proprio sul “magico numero sette”. L’essere umano è in grado di superare questo limite grazie ai cosiddetti chunk (che significa letteralmente pezzo o blocco). I soggetti esperti tendono a riunire in “blocchi” (chunk) più informazioni riuscendo così a superare i limiti imposti dalla memoria breve termine. Ad esempio un giocatore di scacchi sarà in grado, solo con un colpo d’occhio, di ricordare come sono distribuiti i pezzi su una scacchiera mentre un neofita andrà incontro a moltissimi errori. Grazie all’apprendimento una persona è in grado di ottimizzare l’uso della memoria a breve termine ed è per questa ragione che l’impegno quotidiano in una qualsiasi attività permette di raggiungere dei risultati.

Il sistema numerico-consonantico: la tecnica della conversione fonetica

La conversione fonetica è una tecnica di memorizzazione che nasce per facilitare il ricordo di numeri grazie a un sistema che permette di trasformare le cifre in suoni per poi generare delle immagini mentali evocative. Questa intuizione si deve al matematico ed astronomo francese Pierre Hérigone che propose una prima versione di questo metodo nel libro Cursus Mathematici del 1634. Le date, ad esempio, sono difficili da ricordare soprattutto quando non hanno un riferimento specifico. Grazie a questa mnemotecnica è possibile ricordare lunghe sequenze di numeri, date storiche ed altre informazioni. L’effetto può sembrare addirittura miracoloso dato che un soggetto che ha appreso questo sistema è in grado di ottenere dei risultati che, visti dall’esterno, appaiono incredibili. La tecnica della conversione fonetica si basa quindi sul presupposto di convertire ogni numero in una consonante con un suono specifico. Per prima cosa è fondamentale imparare a memoria il seguente schema:

Numero Suono fonetico Lettere Esempio
1 dentale T, D tè, dea, ateo, due, atto
2 nasale N neo, anno, noe
3 mugolante M amo, mio, emme
4 vibrante R ara, re, oro, erre
5 liquido L,GL ali, lui, aglio, li
6 palatale C,G (dolce) ciao, oggi, ci, gi, agio
7 gutturale C,G (suono duro) occhio, eco, chi, qui, ago, gay, acca
8 labiodentale F,V ufo, uva, via, uffa, avvio
9 labiale P,B boa, ape, oppio, oboe
0 sibilante S, SC, Z sei, esse, zio, ozio, ascia, scia

Una volta che avrai appreso questo schema sarà molto semplice convertire un numero in un suono, generare una parola e poi visualizzare un’immagine evocativa. È importante rispettare alcune regole del sistema e in particolare:

  • le vocali (a,e,i,u,o) sono da considerare neutre e non vanno prese in considerazione;
  • le consonanti doppie rappresentano sempre un unico suono (quindi la parola tetto indica il numero 111).
Un esempio pratico di come usare sistema numerico-consonantico

Proviamo a fare un esempio per comprendere meglio il meccanismo su cui si basa questa mnemotecnica. Se dobbiamo memorizzare la data di nascita di Giacomo Leopardi ovvero il 29/6 /1798 possiamo procedere nel seguente modo:

  • 29 è composto dai suoi N e P o B e quindi possiamo trasformare il numero nella parola NeBbia. Ti ricordo che le vocali e le doppie non contano.
  • Il numero 6 richiama il suono dolce della C e della G e quindi potremmo produrre la parola Ciao.
  • 1798 è composto dai seguenti suoni: 1 (T,D) 7 (suono duro della C e della G), 9 (P o B) e 8 (F o V). Con un po’ di fantasia possiamo quindi generare la parola TaCco e PioVe.

Quindi con questa conversione abbiamo ottenuto delle immagini ovvero la nebbia, ciao (il gesto di una mano che saluta), un tacco e piove. Ora possiamo creare una sorta di film mentale in cui possiamo immaginare la nascita di Leopardi nella nebbia, lui che ci saluta (ciao come la mano), ci tira una scarpa con un tacco mentre improvvisamente siamo travolti da una forte pioggia. L’immaginazione deve essere esercitata per produrre una visualizzazione surreale, paradossale ma coinvolgente sul piano emozionale. La visualizzazione deve essere ripetuta più volte e deve coinvolgerci direttamente. In seguito quando vorremmo richiamare questa data sarà sufficiente convertire le immagini nei suoni fonetici e poi nei numeri. In genere questo sistema appare come macchinoso a coloro che non lo utilizzano ma posso garantirti che con un minimo allenamento è possibile ottenere dei risultati straordinari, ricordare un numero infinito di date storiche o di altre sequenze destando negli altri l’impressione di essere dotati di una memoria prodigiosa.

La tecnica della conversione fonetica: come utilizzarla al meglio?

L’ostacolo principale è derivato dall’apprendimento dei dieci suoni relativi ai numeri da 1 a 10. Questo può sembrare difficile o dispendioso ma in realtà una volta imparato a memoria potrà essere utilizzato facilmente. Un altro consiglio è quello di creare un archivio mentale di immagini da 1 a 99 per velocizzare il processo di conversione dei numeri in parole e per la creazione dei film mentali. Una proposta può essere la seguente:

  1. Te
  2. Noé
  3. Amo
  4. Re
  5. Leo
  6. Ciao
  7. Oca
  8. Uva
  9. Boa
  10. Tasse
  11. Tetto
  12. Donna
  13. Dama
  14. Toro
  15. Tela
  16. Doccia
  17. Tacco
  18. Tuffo
  19. Topo
  20. Naso
  21. Nodo
  22. Nonno
  23. Nume
  24. Nero
  25. Anello
  26. Noce
  27. Nuca
  28. Nave
  29. Nebbia
  30. Mazza
  31. Moto
  32. Mano
  33. Mamma
  34. Mare
  35. Mela
  36. Micio
  37. Mago
  38. Muffa
  39. Mappa
  40. Razzo
  41. Radio
  42. Rana
  43. Arma
  44. Orario
  45. Rally
  46. Roccia
  47. Riga
  48. Rovo
  49. Arpa
  50. Lassie
  51. Letto
  52. Lana
  53. Lima
  54. Lira
  55. Lola
  56. Lacci
  57. Legge
  58. Leva
  59. Lupo
  60. Gas
  61. Città
  62. Gin
  63. Gemma
  64. Cera
  65. Cella
  66. Cece
  67. Cicca
  68. Ciuffo
  69. Giubba
  70. Cassa
  71. Gatto
  72. Cane
  73. Gomma
  74. Cuore
  75. Gallo
  76. Chioccia
  77. Cuoco
  78. Gufo
  79. Coppa
  80. Vaso
  81. Vite
  82. Vino
  83. Fiume
  84. Faro
  85. Foglia
  86. Faccia
  87. Fico
  88. Fava
  89. Fiaba
  90. Pozzo
  91. Petto
  92. Piano (forte)
  93. Pomo
  94. Birra
  95. Biglia
  96. Bici
  97. Pacco
  98. Baffi
  99. Pipa
La tecnica della conversione fonetica: dove si può applicare?

Questa strategia è efficace per ricordare facilmente le date storiche, i numeri di telefono, una costante matematica come il Pi Greco o il numero di Eulero, formule, una sequenza di un mazzo di carte, una targa automobilistica, il pin del bancomat e un’infinita quantità di informazioni. Il vantaggio è che, una volta appresa, questa mnemotecnica ti consentirà di ottenere dei risultati incredibili. Inoltre, questa tecnica permette di migliorare la performance durante un esame universitario facilitando il recupero delle informazioni.

Come funziona il processo di memorizzazione?

Il processo di memorizzazione è diviso in due fasi principali: la codifica e il recupero. Durante la fase di codifica le nuove informazioni vengono apprese attraverso diverse tecniche (come ad esempio la ripetizione, l’associazione mentale e l’immaginazione). Come abbiamo visto è fondamentale prendere in considerazione i limiti della memoria a breve termine dato che questa consente di ricordare un numero prestabilito di informazioni. Il cervello è plastico e anche se esistono dei periodi finestra tipicamente durante l’età dello sviluppo è sempre possibile acquisire nuove conoscenze e sviluppare nuove competenze.

In sintesi:

  • Le mnemotecniche consentono di migliorare la performance e ricordare meglio.
  • Le mnemotecniche richiedono un periodo di allenamento e di addestramento per poter ottenere dei risultati tangibili.
  • La memoria umana presenta dei limiti e non è assimilabile a quella di un computer.
  • Per rinforzare il ricordo è meglio uno sforzo costante e regolare ogni giorno piuttosto che concentrarsi in delle “maratone” all’ultimo momento prima di un esame.
  • L’ansia interferisce negativamente sulle capacità cognitive, di ragionamento e sul ricordo.
  • La dimensione emotiva favorisce il ricordo. Per questa ragione ripetere delle informazioni senza essere coinvolti produce uno scarso impatto sui processi di memorizzazione.

Dott.Igor Graziato
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

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