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McDonald's presi d'assalto: perché si è creato il caos?

dic 03, 2023

Una promozione speciale lanciata da McDonald's ha attirato un gran numero di clienti nei loro ristoranti in Italia. Il 30 novembre, i clienti potevano acquistare il Crispy McBacon ad un prezzo scontato di soli 3 Euro. I giovani e gli adolescenti hanno particolarmente apprezzato l'offerta, creando lunghe code e affollamento nei punti vendita in diverse città italiane, come documentato su diversi social media. Ma come mai avvengono questi fenomei sociali?

McDonald's presi d'assalto perché si è creato il caos

MCDonald's presi letteralmente d'assalto in tutta Italia

Centinaia di giovani si sono letteralmente lanciati nei McDonald's di tutta Italia. Il motivo? Un'offerta allettante che includeva un Crispy McBacon menù a soli 3 euro. Ieri, giovedì 30 novembre, molti si sono trovati a dover fare la fila per accedere ai punti vendita della famosa catena di fast food. Basta fare una rapida ricerca online per rimanere sbalorditi dalla quantità di video e foto che documentano quanto sia accaduto in tutta Italia. Persino i McDrive non sono stati risparmiati; si possono vedere lunghe code di auto con clienti impazienti di approfittare delle offerte. Su vari social media, ci sono tanti commenti sulla situazione: "Qui alle 18 c'è un sacco di gente, file chilometriche soprattutto al McDrive", scrive un utente; "Siamo arrivati al punto in cui dobbiamo aspettare 2 ore per un panino?", commenta qualcun altro. Non sono mancate gli inevitabili commenti negativi spesso superficiali come accade sempre durante queste situazioni (ad esempio nel passato recente si sono criticate nello stesso modo le code all'IKEA e il successo delle scarpe della LIDL.

Come mai si sono create le code da McDonald's?

Può sembrare strano ma il fenomeno che si è creato nei McDonald's è molto più complesso di quanto certe opinioni diffuse sui social tendono a sostenere. Il giudizio, il consumismo o altre spiegazioni non sono sufficienti per comprendere a fondo queste dinamiche psicologiche e sociali. La coda al McDonald's rappresenta quindi un fenomeno complesso che può essere analizzato da diverse prospettive psicologiche come ad esempio:. il conformismo sociale, il principio di scarsità e altre bias ed euristiche mentali. Per questa ragione, è importante evitare giudizi di valore sulla scelta delle persone, poiché si tratta di un problema che richiede un approccio approfondito. Comprendere i fattori che influenzano il comportamento umano nelle code può fornire informazioni utili per migliorare l'esperienza del cliente e per guidare le strategie di marketing delle aziende.

Il Principio di Scarsità

Un fattore psicologico da considerare è il principio di scarsità. Questo principio suggerisce che le persone tendono ad attribuire maggior valore a ciò che è raro o difficile da ottenere. Nel caso della coda al McDonald's, l'idea di dover aspettare in fila può creare un senso di scarsità, facendo sì che le persone percepiscano un semplice panino come più desiderabile e apprezzato. Inoltre, la psicologia della scarsità può innescare una paura di perdere l'opportunità di gustare il cibo del McDonald's se non si uniscono alla coda, influenzando ulteriormente il comportamento delle persone. In fondo è lo stesso fenomeno che si osserva durante il lancio di un nuovo Iphone dove i consumatori attendono con trepidazione ogni anno il lancio di un nuovo modello di smartphone.

Il Conformismo Sociale

Uno dei fattori chiave che può spiegare la coda al McDonald's è il conformismo sociale. Il conformismo è l'adesione alle norme e alle aspettative sociali, spesso guidate dal desiderio di appartenenza e di evitare il rifiuto sociale. Quando le persone vedono una lunga coda fuori da un ristorante, possono sentirsi spinte a unirsi alla fila per evitare di sembrare diverse o di perdere l'opportunità di provare qualcosa di popolare. Questo fenomeno può essere amplificato dalla presenza di altre persone che si uniscono alla coda, creando un effetto di domino che alimenta ulteriormente il conformismo.

Bias ed euristiche mentali

Oltre al conformismo sociale e al principio di scarsità, ci sono altri bias ed euristiche che possono spiegare la coda al McDonald's. Ad esempio, l'euristica dell'ancoraggio e dell'accomodamento potrebbe giocare un ruolo importante. Questa euristica suggerisce che una persona tende ad ancorare le proprie valutazioni o decisioni su un punto di riferimento già stabilito. Nel caso della coda al McDonald's, il fatto di vedere molte persone in fila può funzionare come un ancoraggio visivo, spingendo le persone a conformarsi all'azione degli altri e a unirsi alla coda. Altre bias cognitive come l'effetto di disponibilità (la tendenza a giudicare la probabilità di un evento in base alla facilità con cui viene richiamato in memoria) e l'effetto di annullamento (la difficoltà di revocare o modificare una decisione) potrebbero anche influenzare il comportamento delle persone in coda al McDonald's. Ad esempio, se una persona ricorda facilmente l'esperienza positiva di un pasto precedente al McDonald's, potrebbe essere più propensa a unirsi alla coda. Gli esseri umani sono inclini a modelli di pensiero veloci e automatici, noti come euristiche, che semplificano il processo decisionale. Ad esempio, la heuristica della familiarità può influenzare il comportamento delle persone nella scelta di un luogo per mangiare. Il McDonald's è un marchio globale ampiamente conosciuto, il che lo rende familiare e sicuro per molte persone. Questa familiarità può portare alla decisione di unirsi al fenomeno di massa senza considerare alternative o valutare obiettivamente le proprie preferenze. Inoltre, la gratificazione immediata è un fattore significativo nella spiegazione della coda al McDonald's. La società moderna è caratterizzata dalla cultura dell'istantaneità, in cui le persone cercano soddisfazione immediata dei propri desideri. Il McDonald's offre pasti rapidi e convenienti, in linea con questa esigenza di gratificazione immediata. Le persone potrebbero quindi essere disposte a sopportare la coda pur di soddisfare immediatamente la propria fame o il proprio desiderio di cibo.

L'impatto dei social media e del marketing

I social media sono diventati una parte integrante della nostra vita quotidiana, offrendo una piattaforma per la comunicazione, la condivisione di contenuti e l'interazione sociale. Negli ultimi anni, si è osservato che i social possono giocare un ruolo significativo nel creare fenomeni come la coda da McDonald's o il lancio di nuovi iPhone, generando un forte desiderio di partecipare ad eventi unici a livello sociale. Uno dei fattori chiave che spingono all'hype attraverso i social network è rappresentato dagli influencer. Gli influencer sono individui che hanno acquisito una notevole popolarità online e che godono di una vasta base di seguaci. Queste figure influenti possono promuovere prodotti, eventi o esperienze attraverso le loro piattaforme, generando un grande interesse e desiderio di partecipazione. Ad esempio, quando un influencer pubblicizza un nuovo prodotto o evento, il suo seguito potrebbe sentirsi attratto e spinto a partecipare per seguire le sue orme. Inoltre, il marketing virale svolge un ruolo fondamentale nella creazione di hype sui social network. Attraverso la condivisione di contenuti virali, gli utenti possono diffondere rapidamente informazioni su un determinato evento o prodotto, alimentando l'interesse e la curiosità delle persone. Ad esempio, quando viene annunciato il lancio di un nuovo iPhone, le notizie su questa novità si diffondono rapidamente sui social network, creando un senso di urgenza e desiderio di partecipare all'evento di lancio. L'hype generato dai social network può influenzare significativamente il comportamento delle persone, spingendole a desiderare la partecipazione a eventi o esperienze uniche. Questo fenomeno è alimentato dal desiderio di appartenenza e dalla necessità di condividere esperienze sociali che siano di tendenza e popolari. Vedere i propri amici o influencer partecipare a un evento o possedere un prodotto desiderato può aumentare il desiderio di partecipazione sociale e di acquisizione dello stesso oggetto. Inoltre, l'hype creato dai social network può essere amplificato dall'effetto FOMO (Fear Of Missing Out), ovvero la paura di perdere qualcosa di importante o emozionante che gli altri stanno vivendo. Questo effetto può spingere le persone a partecipare a eventi o acquistare prodotti specifici per evitare di sentirsi esclusi o meno "cool" rispetto agli altri. I social network hanno dimostrato di avere un impatto significativo sulla creazione di hype e sul desiderio di partecipazione sociale. Tuttavia, è importante considerare gli effetti positivi e negativi di questo fenomeno. La partecipazione sociale motivata dal marketing può contribuire alla creazione di comunità e al rafforzamento dei legami sociali. Tuttavia, è fondamentale mantenere un equilibrio tra il desiderio di partecipare e la libertà di scelta individuale. Le persone dovrebbero essere consapevoli delle motivazioni che guidano il loro desiderio di partecipazione e cercare di prendere decisioni basate sui propri interessi personali, piuttosto che solo sulla pressione sociale o sul desiderio di conformarsi a una tendenza. Un altro aspetto importante da tenere in considerazione è l'impatto che uno stile alimentare (basato sugli UPF Ultra Processed Food) come questo può produrre a livello sia fisico che psicologico.

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Membro della Division 30 Society of Psychological Hypnosis

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

Bibliografia

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