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La paura dei germi: che cos'è la misofobia?

feb 03, 2022

La paura dei germi, dello sporco e di contagiarsi viene detta misofobia (o rupofobia) ed è un disturbo psicologico che rischia di accentuarsi per via della pandemia.

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La paura dello sporco: la misofobia e la rupofobia

La misofobia (dal greco mysos, sporco e phobos, paura), è la paura patologica dei germi, dei virus, dello sporco (in questo caso viene chiamata rupofobia) che si accompagna al timore di venir contaminati e di conseguenza di morire. La preoccupazione può riguardare anche le malattie, la sporcizia, i fluidi corporei e limitare così la libertà d’azione della persona e la sfera relazionale. Sarà difficile, se non impossibile, per chi soffre di questo disturbo accedere a un bagno pubblico o utilizzare un bancomat. È una paura che si presenta in chi soffre di un disturbo ossessivo-compulsivo, anche se come sempre è necessaria una diagnosi da parte di uno psicologo-psicoterapeuta per inquadrare nel dettaglio questa fobia specifica. In alcuni casi questo disturbo può assumere dei contorni più severi e gravi. La misofobia spinge le persone a lavarsi costantemente le mani, a pulire in modo maniacale l’abitazione e ad avere problemi nei contatti sociali. La misofobia è stata ben rappresentata nel film The Aviator diretto da Martin Scorsese dove Leonardo di Caprio interpretava Howard Hughes, il miliardario e magnate americano che finì per essere completamente sopraffatto da questo disturbo. Infatti la fobia di cui soffriva Howard Hughes divenne così grave da portarlo alla dipendenza dalla codeina, all’isolamento e alla solitudine più completa per la paura di contagiarsi. Oggi per fortuna abbiamo a disposizione una serie di trattamenti di psicoterapia che, in alcuni casi possono essere affiancati a dei trattamenti psicofarmacologici, che consentono di affrontare e superare questo tipo di disturbo.

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La paura dello sporco

Chi soffre di questo disturbo tende ad aumentare le precauzioni igieniche in modo del tutto esagerato soprattutto all’interno di un contesto pandemico. Questa paura rischia di isolare la persona, di renderla schiava della pulizia e indurla a condurre una vita impossibile. Uno dei tipici sintomi di questo problema psicologico è il lavarsi continuamente le mani o il pulire costantemente la casa. Infatti una compulsione è un comportamento che è divenuto automatico e che serve per gestire, in modo del tutto disfunzionale, l’ansia. La psicoterapia consente di comprendere le caratteristiche del disturbo, di apprendere delle nuove strategie per gestire la componente emozionale e permette di lavorare sulla riduzione delle compulsioni e delle ossessioni. Infatti oltre la dimensione relativa al sintomo è importante anche approfondire con attenzione le caratteristiche del disturbo e il significato psicologico che esso rappresenta per il paziente. 

La paura dello sporco è spesso associata al disturbo ossessivo-compulsivo (DOC). Le persone con disturbo ossessivo compulsivo possono avere pensieri intrusivi sull'essere contaminati e ciò può comportare un lavaggio eccessivo delle mani, comportamenti di evitamento o rituali come il controllo sulla pulizia degli oggetti.

L’impatto della pandemia sui pazienti che soffrono di misofobia

Le persone che soffrono di questo disturbo hanno visto peggiorare sensibilmente i sintomi per via della pandemia. Quella che poteva apparire come una preoccupazione irrazionale ha trovato improvvisamente supporto dalla diffusione del virus SARS-CoV2. Proprio per questa ragione un trattamento in psicoterapia risulta quanto mai necessario per aiutare il paziente a gestire le ossessioni e le compulsioni nel contesto pandemico. L’obiettivo della terapia è quello di sostenerlo a discriminare quelle che sono delle buone regole di prevenzione dalla misofobia. Questo è un lavoro che richiede una particolare attenzione e sensibilità verso il paziente ma che può garantirgli la possibilità di condurre un’esistenza soddisfacente malgrado l’emergenza sanitaria in corso. Inoltre la pandemia sta facendo emergere, nelle persone, una quantità di sintomi psicologici come l’ansia, la depressione e in alcuni casi anche una fobia specifica come la misofobia. Ecco perché è fondamentale la presa in carico precoce di questi problemi psicologici in modo da evitare la cronicizzazione del disturbo e permettere alla persona di evitare di cadere in un pericoloso circolo vizioso.

La paura dello sporco rischia di trasformarsi in un’ossessione.

Germi, batteri e virus rappresentano un pericolo per la vita umana e quindi siamo di fronte a una preoccupazione più che ragionevole. Ma chi soffre di misofobia ha sviluppato una paura talmente elevata da permetterle di interferire con le normali attività quotidiane. Un conto è utilizzare il gel sulle mani per contrastare la diffusione della pandemia altro è esagerare con dei rituali di pulizia che possono produrre degli effetti collaterali anche fisici. Infatti chi soffre di questo problema inizierà a sviluppare dei seri problemi sulla pelle e in particolare sulle mani. 

Quali sono i sintomi della misofobia e della paura dello sporco?

Per avere una diagnosi specifica di un disturbo di carattere emozionale è fondamentale rivolgersi a uno psicologo-psicoterapeuta ed evitare il “fai da te”. Dopo questa premessa vediamo brevemente i sintomi più ricorrenti in chi soffre di questo disturbo. Le persone che hanno sviluppato la misofobia presentano alcuni tratti comuni come ad esempio:

  • lavarsi costantemente le mani o utilizzare in modo eccessivo il gel al punto da rovinare l’epidermide;
  • pulire in modo esagerato la casa;
  • un pensiero ossessivo rivolto allo sporco e al pericolo della contaminazione;
  • evitare i luoghi percepiti come pericolosi (ad esempio un bagno pubblico);
  • la paura che i figli si possano contaminare riducendo loro i contatti sociali.

Questi sintomi con il tempo infieriscono in modo significativo con la qualità della vita, con le relazioni e con l’attività professionale.

Come si cura la paura dello sporco o la misofobia?

Come abbiamo già sottolineato in precedenza chi soffre di questa fobia specifica in genere ha sviluppato un Disturbo Ossessivo-Compulsivo. La psicoterapia, l’ipnosi basata sull’evidenza e in alcuni casi l’affiancamento di un trattamento psicofarmacologico consentono alla persona di riprendere in mano la propria esistenza. Inoltre le tecniche di esposizione insieme a quelle di rilassamento possono aiutare il paziente a prendere, in modo graduale, confidenza con le proprie paure.

The Aviator: il caso di Howard Hughes

Questo disturbo psicologico colpì gravemente il magnate americano Howard Hughes e destò molto scalpore come la sua decisione di non lasciare in eredità il suo patrimonio a qualcuno. Howard Hughes morì nel 1976 e lo psicologo Raymond D. Fowler (Professore presso l’Università dell’Alabama) fu chiamato da un legale proprio per condurre una valutazione psicologica della personalità del miliardario da eseguire ovviamente post-mortem. Questa valutazione permise di risparmiare milioni di Euro in inutili cause legali. Infatti molte erano già le persone che desideravano intraprendere una causa per mettere mani sul patrimonio di Howard Hughes. Per condurre questa valutazione psicologica il Prof. Raymond D. Fowler raccolse ogni informazione disponibile partendo dagli articoli di giornale, alle lettere della madre di Hughes fino ad arrivare ai suoi registri di pilota. Quello che emerse da questa analisi fu che il magnate americano in realtà fu un bambino che crebbe in modo isolato, senza amici e influenzato negativamente dalla preoccupazione della mamma per le malattie.  Un timore in realtà ben fondato dato che all’epoca era in corso un’epidemia di poliomielite e che in assenza di cure e di un vaccino rappresentava realmente una grave minaccia per la salute. Ma questa attenzione materna risultò eccessiva sul piano psicologico dato che il bambino venne sottoposto a costanti controlli sulla sua salute e la madre sviluppò con il tempo un’attenzione maniacale verso i virus e i germi. Questo è un elemento importante da prendere in considerazione sul piano psicologico dato che le modalità con cui un adulto affronta una situazione potenzialmente pericolosa comporta delle ricadute sul piano emozionale. Le strategie di coping e la capacità di gestire l’ansia modulano le risposte psicologiche di un bambino influenzandone così lo sviluppo. Durante l’adolescenza Hughes soffrì di una paralisi agli arti inferiori che secondo il Prof. Fowler ebbe un’origine psicologica.

I sintomi infatti scomparvero spontaneamente dopo pochi mesi. La paura di Hughes incominciò ad aumentare in modo costante e quindi egli cominciò a sviluppare i tipici sintomi ossessivo-compulsivi. L’aviatore arrivò al punto di scrivere un manuale personale su come aprire in totale sicurezza un contenitore di pesche sciroppate. Nel manuale c’erano le indicazioni precise su come rimuovere l’etichetta, pulire a fondo la lattina e versare il suo contenuto senza far toccare i bordi al cibo. Hughes impose al suo staff delle regole rigide obbligando le persone a lavarsi ripetutamente le mani. Gli ultimi anni della sua esistenza sono stati un lento deteriorarsi delle condizioni psicologiche; al punto che Hughes finì paradossalmente per trascurare la sua igiene personale in quanto era fermamente convinto che la contaminazione mortale sarebbe arrivata solo dall’esterno.


In sintesi

La misofobia (o rupofobia) è un disturbo che può essere oggi trattato in modo efficace grazie alla psicoterapia, e all’ipnosi evidence based. E’ però fondamentale intervenire immediatamente quando i primi sintomi iniziano a presentarsi dato che con il tempo essi tendono inevitabilmente a cronicizzarsi e a peggiorare con il tempo.

E’ fondamentale quindi rivolgersi a uno psicologo-psicoterapeuta per avere un inquadramento diagnostico preciso dato che è sempre importante approfondire i sintomi e il significato psicologico del disturbo con l’obiettivo di definire il miglior trattamento psicoterapeutico possibile e soprattutto progettare un percorso personalizzato in funzione delle risorse del paziente.

Dott.Igor Graziato Psicologo del lavoro. Ipnotista. Esperto di VRT Virtual Reality Therapy

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

Bibliografia

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