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Depressione: che cos'è e come si cura?

ott 28, 2022

Esistono diverse forme di depressione e la sua cura prevede, in genere, la psicoterapia in affiancamento ad un trattamento psicofarmacologico soprattutto per situazioni più complesse.

Depressione che cos'è e come si cura

Che cos'è la depressione?

La depressione è un disturbo psicologico che altera sia i pensieri che le emozioni. L’individuo alimenta tra sé e sé un dialogo interno negativo che incrementa i pensieri catastrofici verso il futuro e l'autovalutazione. La depressione è un'etichetta che viene usata spesso a sproposito dalle persone e che richiede invece un inquadramento diagnostico solo da parte di un professionista (psicologo, psicoterapeuta e/o psichiatra). È importante ricordare che è più corretto parlare di "depressioni" al plurale dato che esistono diverse forme di depressione il cui esordio, gravità e prognosi può avere delle variazioni sostanziali.

Quali sono i sintomi della depressione?

Questo disturbo colpisce le persone con modalità e forme differenti. Come già ricordato in precedenza esistono diverse tipologie di depressione. La sintomatologia può variare in modo significativo e anche il livello di gravità può essere diverso da soggetto a soggetto. Vediamo insieme i sintomi della depressione e lo facciamo invitandoti ad evitare però di effettuare un’autodiagnosi.

Ti ricordiamo di approfondire sempre con uno psicoterapeuta la tua condizione psicologica.

I sintomi più frequenti nella depressione possono essere:

  • l’umore basso in prevalenza al mattino magari affiancato da risvegli precoci;
  • la perdita di interesse verso le attività che prima destavano interesse (lo sport, un hobby);
  • una maggiore irritabilità (aspetto più frequente nei bambini e negli adolescenti e negli uomini);
  • un ciclo sonno-veglia irregolare (dormire troppo poco o troppo);
  • un cambiamento dell’appetito ovvero maggiore o minore fame;
  • la perdita di peso oppure l’aumento ponderale;
  • il fatto di stancarsi facilmente;
  • la presenza di sensi di colpa;
  • un senso di svalutazione;
  • sentire dei dolori aspecifici e non ascrivibili a una condizione medica;
  • il sentirsi vuoto e senza energie;
  • il non avere speranza per il futuro;
  • il nutrire pensieri catastrofici;
  • avere una bassa autostima;
  • una tensione emotiva e una certa agitazione;
  • l’indecisione cronica;
  • lamentare problemi di concentrazione;
  • problemi di memoria e confusione;
  • avere pensieri anticonservativi.

Esiste anche una forma depressiva stagionale chiamata SAD (Seasonal Affective Disorder) che emerge appunto durante i mesi invernali.

Come si supera la depressione?

Grazie alla ricerca scientifica oggi abbiamo a disposizione diverse opzioni di trattamento per le persone che soffrono di depressione. I trattamenti validati prevedono un percorso di psicoterapia, l’utilizzo di psicofarmaci o una combinazione dei due trattamenti. E’ importante, infatti, ricordare che esistono anche delle strategie che possono ridurre il quadro depressivo come la “Behavioral Activation” e che possono essere affiancati ai normali trattamenti. L’APA (American Psychological Association) ha analizzato le ricerche oggi disponibili sulla depressione per individuare delle linee guida di intervento in base all’età del soggetto. 

Un esempio di depressione

"Tutto è iniziato in modo graduale, ho perso interesse per il lavoro, per lo sport e per le relazioni. Ho iniziato a provare sempre meno emozioni e nulla sembrava più toccarmi da vicino. Non provavo più gioia all'idea di organizzare un viaggio, di andare a correre o di incontrare qualcuno. Arrivavano poi dei pensieri angoscianti e sentivo spesso salire l'ansia. Cercavo in tutti i modi di "sforzarmi" di essere felice e di apparire quello che ero sempre stato ma diventava tutto sempre più faticoso e difficile. Il sonno stava diventando un problema dormivo troppo o alle volte non riuscivo a riaddormentarmi per le preoccupazioni. Provavo anche degli stati di agitazione e di angoscia e i tentativi degli altri di aiutarmi non davano nessun effetto. Anzi mi sentivo sempre più inadeguato e in colpa verso di loro. Ero in un circolo vizioso senza via di uscita fino a quando non mi sono convinto di andare da uno psicoterapeuta e ho iniziato a comprendere e a lavorare seriamente sul mio disturbo psicologico."

Quali sono le cause della depressione?

Esistono fattori biochimici, genetici, psicologici, ambientali e particolari life event (come ad esempio i lutti, perdita del lavoro o di un ruolo, la fine di una relazione ma anche la morte di un animale domestico) che possono incrementare in modo sensibile il rischio che una persona possa sviluppare una forma depressiva. Al netto della sua eziopatogenesi è importante ricordare che la depressione può essere trattata in modo efficace sia attraverso la psicoterapia che grazie ai farmaci o, meglio, ricorrendo ad entrambe le soluzioni. Oggi abbiamo a disposizione dei protocolli di intervento efficaci e basati sull’approccio evidence based che possono aiutare la persona a ridurre o a risolvere completamente la depressione. 

Pensi di essere depresso? Affidati solo a dei professionisti qualificati ed esperti

Per effettuare una diagnosi corretta come sempre è importate rivolgersi a un professionista (psicologo, psicoterapeuta o psichiatra) dato che sono molte le variabili che possono influenzare l’umore. Quindi evita l’autodiagnosi e le terapie “fai da te” magari basate su prodotti omeopatici o sostanze come droghe. 


Prevalenza della Depressione

In generale la depressione è la seconda causa d’invalidità per malattia, subito dopo le patologie cardiovascolari. In alcuni casi si tratta di una condizione cronica che però può essere gestita. Gli adolescenti possono invece presentare una maggiore irritabilità. La depressione maggiore si attesta intorno al 10% della popolazione. Un depresso in genere presenta dei sintomi relativi alla stanchezza, la percezione di non avere energie, il lamentarsi di aspecifici dolori fisici, l’essere irritabile. È importante sapere, inoltre, che la percentuale di atti anticonservativi si aggira intorno al 15% dei casi. La depressione risulta più comune nelle donne che negli uomini. Un disturbo depressivo può avere un esordio in qualsiasi età, anche se la media si attesta intorno ai 25 anni. Nell’anziano la depressione va presa in seria considerazione dato che potrebbe trattarsi del prodromo dell’insorgere di una demenza

I disturbi depressivi includono:
  • l disturbo da disregolazione dell’umore dirompente
  • il disturbo depressivo maggiore (che può anche includere l’episodio depressivo maggiore)
  • Il disturbo depressivo persistente (distimia)
  • Il disturbo disforico premestruale
  • Il disturbo depressivo indotto da sostanze/farmaci
  • Il disturbo depressivo dovuto ad altre condizioni mediche
  • Il disturbo depressivo con altra specificazione
  • Il disturbo depressivo senza specificazione

La caratteristica generale e trasversale che accompagna tutti questi disturbi è la presenza dell’umore triste, vuoto irritabile accompagnato da modificazioni somatiche e cognitive che incidono in modo significativo sull’individuo. Dobbiamo parlare di depressioni al plurale dato che non esiste un’unica psicopatologia ma diverse sue varianti con caratteristiche, trattamenti, prognosi diverse l’una dall’altra. Per questa ragione è fondamentale, come sempre, un inquadramento diagnostico per meglio indirizzare la persona verso il trattamento migliore. 

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Membro della Division 30 Society of Psychological Hypnosis

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

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