Blog Layout

Come aumentare la produttività e migliorare il clima in azienda.

lug 01, 2021

 Diversi studi sottolineano che lasciare un certo grado di libertà ai dipendenti (ad esempio navigare in rete o ascoltare della musica durante l’attività lavorativa) potrebbe ridurre le perdite del ritmo di lavoro dovute al tempo trascorso in modo inattivo.

Come aumentare la produttività in azienda

Gran parte della ricerca in psicologia del lavoro si è concentrata sull’ analizzare l’impatto negativo che l’eccesso del carico di lavoro può produrre, a livello cognitivo ed emozionale, nelle persone. Esiste anche il fenomeno opposto, ovvero quando un dipendente rimane inattivo per molte tempo in azienda. Una recente ricerca pubblicata sul “Journal of Applied Psychology” che ha coinvolto un campione di oltre 2000 lavoratori di diverse organizzazioni ha evidenziato come il 78% degli intervistati si è trovato a dover affrontare un periodo di inattività sul luogo di lavoro. 


Le aziende, negli Stati Uniti, spendono circa 100 Miliardi di Dollari per pagare dei dipendenti che risultano inattivi per diverse ragioni. Tale dato evidenzia come i problemi organizzativi possano incidere sensibilmente sulla variabile economica, impattare sull’efficacia ed efficienza aziendale e ridurre la motivazione delle risorse. Un tempo improduttivo potrebbe essere gestito in modo diverso svolgendo un’attività non strettamente legata al lavoro ma che consentirebbero all’individuo di percepire come più gradevole il contesto organizzativo. L'essere umano non è una macchina né un computer è per raggiungere dei buoni livelli di performance ha bisogno di soddisfare una serie di esigenze psicologiche. L'approccio "iper-razionale" al lavoro oltre ad essere obsoleto produce un impatto negativo sia sul business che sull'efficienza dei processi aziendali.


Un dato particolarmente interessante, sul piano psicologico, riguarda le modalità con cui viene gestito il tempo. In un esperimento per verificare le conseguenze che tale aspetto genera nei processi organizzativi i ricercatori hanno chiesto a 100 soggetti di completare dei compiti semplici (come ad esempio digitare un testo al computer a fronte di una piccola retribuzione economica).  Quando è stato detto loro che non avrebbero potuto iniziare l’attività successiva fino a quando non fosse trascorso un determinato lasso di tempo tutti loro hanno iniziato a rallentare il lavoro pur di riempire lo spazio assegnato .


I lavoratori, quindi, rallentano il loro ritmo man mano che l’attività procede. Diversi studi sottolineano, in modo apparentemente contro-intuitivo, che lasciare un certo grado di discrezionalità e libertà (ad esempio navigare in rete o ascoltare della musica durante l’attività lavorativa) potrebbe ridurre le perdite del ritmo di lavoro dovute al tempo trascorso in modo inattivo.


Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association


Fonte

The Downside of Downtime: The Prevalence and Work Pacing Consequences of Idle Time at Work. Brodsky, Andrew,Amabile, Teresa M. Journal of Applied Psychology 2018.

Desideri maggiori informazioni?

Inviando una richiesta si dichiara di aver letto il disclaimer sulla privacy e si autorizza lo studio RPStrategy© ad elaborare una risposta.

Share by: