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Stress nei bambini e nei giovani: come riconoscerlo?

set 16, 2021

Lo stress accompagna tutta la nostra esistenza e può provocare un impatto severo sia sul fisico che sulla psiche se non viene gestito nel modo corretto. Proprio per questa ragione è importante riconoscere i segnali di stress nei bambini e negli adolescenti.

Come aiutare i bambini e gli adolescenti a gestire lo stress

Che cos'è lo stress?

Lo stress non ha una valenza negativa o positiva in senso assoluto, in alcuni casi un po’ di attivazione può motivare un bambino ad esercitarsi nell’imparare uno strumento musicale o a stimolare un adolescente a studiare in vista di un’interrogazione. Solo quando lo stress diventa cronico è necessario intervenire. Infatti in questo caso possono emergere dei seri problemi di salute come l’ipertensione, una minore efficienza del Sistema Immunitario e quindi una maggiore fragilità verso le malattie. Ma lo stress può anche contribuire all’insorgere dei disturbi cardiaci o a far aumentare di peso. Sul piano psicologico lo stress produce un incremento dell’ansia e della depressione e rischia quindi di generare un impatto importante sulla salute di un bambino o di un adolescente. Secondo alcune ricerche le problematiche emozionali stanno aumentando proprio nella fascia di età compresa tra i 6 e i 17 anni. Per questa ragione è fondamentale che i genitori e le istituzioni scolastiche prestino particolare attenzione ai segnali di disagio psicologico prima che questi diventino cronici. Vediamo ora insieme i principali fattori di stress tipici dell’età pediatrica che sono ovviamente diversi da quelli degli adulti.

Quali sono i fattori di stress nei bambini?

  • Il conflitto, i litigi e la tensione tra i genitori.
  • Il cambiare casa e/o trasferirsi in un’altra città.
  • L’arrivo di un fratello o di una sorella.
  • Il cambiare la scuola.
  • La difficoltà nel fare amicizie a scuola.
  • La difficoltà di andare d’accordo con i compagni di classe e le insegnanti.
  • La preoccupazione per il rendimento e per i voti.
  • Gli atti di bullismo.
Quali sono i fattori di stress negli adolescenti?

Con la crescita i fattori di stress non fanno che ampliarsi, vediamo in sintesi gli stressor più frequenti in questa fascia di età.

  • La scuola rimane anche in questo caso uno dei fattori di stress principale.
  • Le problematiche relazionali e affettive.
  • L’innamoramento.
  • La preoccupazione rispetto al futuro (ad es. i cambiamenti climatici, la pandemia…).
  • Le molestie sessuali.
  • Gli atti di bullismo.
  • I problemi relativi all’identità di genere.
  • Le dinamiche tra pari.
  • Le preoccupazioni relative alla sessualità.
  • L’uso di sostanze e la pressione del gruppo dei pari.
  • La gestione dei conflitti.

È importante ricordare che un adolescente vive una serie di problemi che potrebbero apparire banali per un adulto ma che sono affrontati dalle ragazze e dai ragazzi per la prima volta nella loro vita e che, proprio per questa ragione, possono avere un impatto enorme sul piano psicologico.

Come riconoscere i segnali di stress nei bambini e negli adolescenti?

I segnali di stress nei giovani possono emergere in molti modi diversi, vediamo in sintesi a quali segnali prestare attenzione:

  • La rabbia: i bambini non hanno sempre dei termini per descrivere le loro emozioni e le loro sensazioni per questa ragione possono esprimere lo stress attraverso la rabbia o mostrando una certa irritabilità.
  • Cambiamenti comportamentali: ad esempio un adolescente non vuole più uscire con gli amici o improvvisamente smette di studiare e di fare sport. Tutti questi cambiamenti improvvisi sono un segnale da prendere in seria considerazione.
  • Difficoltà nel dormire: dormire troppo o troppo poco o lamentarsi in continuazione della stanchezza è un altro segnale di stress.
  • Dimenticanze e procrastinazione: se un adolescente inizia a dimenticare degli obblighi o a procrastinare in modo eccessivo degli impegni questo è un altro aspetto da prendere in seria considerazione.
  • Cambiare stile alimentare: magiare troppo o troppo poco possono essere entrambi reazioni legate allo stress o all’insorgere di un qualche disturbo psicologico.
  • Ammalarsi: lo stress influenza negativamente il Sistema Immunitario e può anche assumere delle connotazioni fisiche. Ad esempio i bambini stressati tendono a usare questo canale per trasmettere il loro disagio psicologico. Tipici sono il mal di testa o il mal di stomaco con richieste frequenti di avere un supporto soprattutto a scuola o quando sono lontani dai genitori. 

Se i segnali di stress stanno aumentando e diventano sempre più frequenti diventa importante rivolgersi a uno psicologo-psicoterapeuta per fare il punto della situazione. Aspettare è sempre una pessima strategia.

Come gestire lo stress nei bambini e nei ragazzi?

Vediamo alcune strategie per diminuire l’impatto dello stress:

  • Il sonno è fondamentale. Dormire aiuta a mantenere il giusto equilibrio fisico e mentale. Il bisogno fisiologico di sonno nei bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni si attesta intorno alle 9/12 ore per notte. Gli adolescenti hanno bisogno di circa 8/10 ore per notte e tendono naturalmente a dormire di più degli adulti. È importante limitare l’utilizzo degli smartphone e dei tablet durante la notte.
  • L’attività fisica. Il movimento è uno dei migliori antistress che abbiamo a disposizione. Un’ora di attività fisica al giorno è sicuramente utile per i bambini e per gli adolescenti.
  • Comunicazione. Affrontare e parlare delle situazioni stressanti con un adulto può aiutare sia i bambini che gli adolescenti a guardare i problemi da una prospettiva diversa. È importante ascoltare, non interrompere e non dare nulla per scontato. Quindi evita di svalutare i problemi psicologici ma concentrati nel fornire un supporto concreto e un ascolto empatico.
  • Gestire il tempo. Esattamente come gli adulti anche i bambini e gli adolescenti hanno bisogno di tempo per divertirsi e svagarsi. Sia che si tratti di un tempo “destrutturato” (ad esempio giocare o divagare con la mente) che di uno spazio dedicato allo studio, allo sport o alla musica. Esistono delle differenze individuali che è importante saper cogliere i diversi bisogni dei tuoi figli. Ad esempio per un bambino può essere più importante passare molte ore all’aperto in modo libero e per un altro dedicare del tempo a un gioco.
  • Presta attenzione alla dimensione relazionale. Osserva con attenzione la qualità delle interazioni che tuo figlio ha con gli altri e se emergono delle paure o preoccupazioni persistenti interviene subito per rassicurarlo.
  • Stare all’aperto. Il contatto con la natura è uno dei migliori antistress che abbiamo a disposizione. Secondo molte ricerche le persone che vivono fuori città o con uno spazio verde a disposizione hanno meno probabilità di soffrire di depressione, ansia e stress.
  • Tenere un diario. Scrivere i pensieri e le emozioni aiuta a ridurre lo stress psicologico e migliora il benessere generale dell’individuo (sia che si tratti di un bambino, di un adolescente, di un adulto o di un anziano).
  • Tecniche di rilassamento. Imparare a rilassarsi attraverso la gestione del respiro o altre tecniche aiuta la mente a ridurre l’impatto dello stress.
Gli adulti sono un modello per i bambini e per gli adolescenti.

I genitori e più in generale gli adulti (come ad es. gli insegnanti o gli educatori) svolgono un ruolo importante dato che rappresentano un modello per i bambini e per gli adolescenti. In che modo gli adulti possono offrire un punto di riferimento equilibrato e assertivo? Vediamo qualche esempio:

  • Coerenza. È fondamentale per lanciare un messaggio “positivo”. Se si insiste con un atteggiamento sano è importante che sia per primo l’adulto a seguire determinate regole.
  • Strategie di coping. I genitori possono confrontarsi con i figli per aiutarli a definire delle strategie di coping efficaci, fornendo loro degli esempi e focalizzando l’attenzione sulla possibilità di risolvere i problemi quando e se questi si presentano.
  • Problem solving. Lascia che siano anche i tuoi figli a trovare delle soluzioni. Non è il caso di intervenire in ogni piccolo problema, non ti sostituire completamente a loro (ovviamente in base all’età di sviluppo del bambino). Questo atteggiamento consentirà loro di acquisire una maggiore sicurezza sulle proprie capacità.
  • Consapevolezza verso le nuove tecnologie. E’ fondamentale che i genitori siano consapevoli di come funziona il web e la tecnologia digitale in generale. I videogiochi o gli smartphone non sono il problema ma è importante che siano utilizzati con consapevolezza.
  • Il pensiero negativo. “Sono un imbranato in italiano”, “Odio i miei capelli”, “Non riesco a legare con i miei compagni di classe”. Bambini e adolescenti possono cadere facilmente vittime del “pensiero negativo”. Non limitarti ad essere in disaccordo o non cercare di offrire facili soluzioni. Aiuta i tuoi figli ad elaborare un dialogo interno positivo e combatti le generalizzazioni e i pregiudizi verso altre culture e verso gli anziani. Queste convinzioni una volta strutturate rischiano di produrre un impatto negativo sia sulla società che sulle capacità di tuo figlio.

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte



Riferimenti scientifici



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