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Sognare a occhi aperti è un fenomeno simile al sonno

nov 26, 2021

Vi è mai capitato di rimanere incantati a fissare il vuoto mentre la vostra mente si perde in mille immagini? Per quale ragione il cervello entra in questa fase?

Sognare a occhi aperti

È un’esperienza comune quella di trovarsi a vagare con la mente soprattutto quando stiamo eseguendo dei compiti noiosi, siamo stanchi o abbiamo un fisiologico calo di attenzione. Sognare ad occhi aperti è un’attività celebrale normale che si caratterizza per la presenza di un flusso di pensieri che non ha alcuna correlazione con la realtà che la persona sta vivendo in quel particolare momento. Quando una persona rimane incantata nei suoi pensieri spesso viene interrotta bruscamente dall’esterno ma questa modalità rappresenta un disturbo vero e proprio nei confronti dell’attività mentale. Infatti il cervello quando sta “sognando a occhi aperti” si trova in uno stato molto simile al sonno.

Questo è quanto emerge da una ricerca pubblicata su Nature Communications. I ricercatori hanno invitato delle persone che avevano riposato perfettamente durante la notte a eseguire dei compiti particolarmente noiosi che richiedevano, per essere completati, un’attenzione prolungata. Durante l’esecuzione di questi lavori i partecipanti all’esperimento sono stati interrotti in modo casuale e invitati a segnalare il loro stato mentale in base a tre opzioni:

1)    Focalizzati sul compito

2)    Intenti a pensare a qualcosa di diverso rispetto al compito

3)    Privi di un pensiero particolare.

Inoltre sono stati valutati alcuni parametri fisiologici come la dimensione della pupilla e l’attività celebrale che è stata misurata grazie all’ elettroencefalografia (EEG). Il dato interessante è che quando i soggetti riportavano di star divagando con la mente le loro prestazioni calavano, la pupilla si riduceva e nell’attività celebrale comparivano le onde lente (quelle che si osservano comunemente nelle fasi iniziali del sonno). A questo punto è probabile che quando siamo disattenti il nostro cervello entri in uno stato simile a quello del sonno.

L’impatto sulla sicurezza

Sognare a occhi aperti è un fenomeno fisiologico molto simile al sonno che può comportare, come è comprensibile, delle ricadute importanti nella vita quotidiana (ad esempio quando guidiamo un veicolo o stiamo effettuando delle azioni di routine). Anche se una persona ha dormito bene l’esecuzione di compiti noiosi e ripetitivi all’interno di un contesto “stabile” può generare un alto livello di disattenzione. Questa modalità fisiologica del funzionamento celebrale potrebbe essere alla base di molti errori che avvengono sia a livello organizzativo (generando ad esempio incidenti sul lavoro) sia nel quotidiano quando un genitore dimentica il figlio in auto. Nella lettura ingenua del funzionamento mentale si crede che l’essere umano sia in grado di gestire in modo razionale qualsiasi comportamento e spesso questa visione, priva di fondamento scientifico, rischia di riverberare quando si progettano software o processi industriali.

Per questa ragione è importante valutare con attenzione il rapporto tra l’essere umano e la tecnologia in particolare per quanto concerne la sicurezza. L’attenzione può, infatti, rivolgersi sia verso l’esterno quando percepiamo un pericolo oppure siamo focalizzati a risolvere un compito complesso, ma anche verso l’interno in modo del tutto inconsapevole. L’attenzione è per sua natura instabile ed è difficile mantenerla per un periodo prolungato.

Il calo di attenzione

Sognare a occhi aperti può provocare sia una mancanza di reattività che reazioni lente verso gli stimoli esterni. Inoltre può produrre delle risposte impulsive e irrazionali, esattamente come accade quando la persona si trova in uno stato di sonno. Per questa ragione è bene prestare attenzione nel “svegliare” qualcuno che si trova immerso nei propri pensieri. Un altro problema riguarda l’assenza di consapevolezza, le persone non si rendono conto di entrare in questo stato e di conseguenza possono andare incontro ad errori apparentemente “irrazionali”. Durante la fase ipnagogica (ovvero quando una persona sta per addormentarsi) compaiono una serie di immagini e sensazioni molto simili a quelle che avvengono nel sogno ad occhi aperti. Inoltre è evidente che il dormire poco e male può amplificare l’emergere di questi cali di attenzione.

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Esperto in VRT (Virtuale Reality Therapy)

Membro dell'American Psychological Association

Riferimenti scientifici

  • Andrillon, T., Burns, A., Mackay, T. et al. Predicting lapses of attention with sleep-like slow waves. Nat Commun 12, 3657 (2021).
  • Robertson, I. H., Manly, T., Andrade, J., Baddeley, B. T. & Yiend, J. ‘Oops!’: performance correlates of everyday attentional failures in traumatic brain injured and normal subjects. Neuropsychologia 35, 747–758 (1997).
  • Van den Driessche, C. et al. Attentional lapses in attention-deficit/hyperactivity disorder: blank rather than wandering thoughts. Psychol. Sci. 28, 1375–1386 (2017).

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