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La paura del palcoscenico: come si supera?

mag 06, 2021

Gli artisti devono affrontare un’ampia gamma di contesti “stressanti” e la loro attività lavorativa richiede un approccio specializzato, soprattutto sul piano psicologico, in grado di fornire gli strumenti per affrontare serenamente le singole situazioni a cui vanno incontro.

La paura del palcoscenico

La paura del palcoscenico un problema che affligge i cantanti, gli attori e i musicisti

Quando si affronta il tema della performance normalmente le persone pensano subito agli sportivi o ai manager, ma esiste in realtà anche un’altra categoria di professionisti a cui viene richiesto di realizzare prestazioni di altissimo livello: i cantanti, i musicisti e gli attori. In generale gli artisti devono affrontare un’ampia gamma di contesti “stressanti” e la loro attività lavorativa richiede un approccio specializzato, soprattutto sul piano psicologico, in grado di fornire gli strumenti per affrontare serenamente le singole situazioni a cui vanno incontro. L’arte non è sinonimo solo di creatività e di libertà ma anche di tanto esercizio, fatica e costanza soprattutto se si intende raggiungere determinati livelli. Inoltre oggi l’ esposizione mediatica, le pressioni da parte dei fans, le richieste “commerciali”, le questioni contrattuali a cui un artista è sottoposto possono far emergere una vasta quantità di difficoltà sul piano psicologico  (ad. es. ansia, depressione e stress che possono portare anche verso la dipendenza da sostanze). Quindi se vi è la necessità di mantenere un alto e costante livello di prestazione diventa utile rivolgersi ad uno psicologo debitamente formato.

La paura di esibirsi in pubblico

Gli artisti vanno incontro spesso a problemi di autostima, di fiducia nelle proprie capacità ed anche alla cosiddetta “paura da palcoscenico” che può portare la persona a gestire questo problema attraverso l’uso di sostanze o di alcool. Come è comprensibile questo comportamento disadattivo può far emergere dei pericolosi circoli viziosi. Gli psicologi Hays e Brown (2004) hanno identificato alcuni specifici fattori di stress che possono coinvolgere cantanti, attori e musicisti e nel particolare:

  • La durata (spesso imprevedibile) della carriera di un artista.
  • L’emergere di comportamenti disadattivi per gestire lo stress e l’ansia da prestazione (ad es. alcol, droghe).
  • vulnerabilità della carriera.
  • Il calo della creatività.
  • Gli infortuni e gli imprevisti (ad es. problemi alla voce, ai tendini ecc).
  • La gestione dell’isolamento sociale per via degli orari (ad es. tour, interviste).
  • La difficoltà di costruire una rete sociale “genuina” che possa andare al di làd ell’effetto alone generato dal proprio ruolo.
  • La sovraesposizione mediatica, oggi ulteriormente amplificata per via dei social network.
  • Le questioni finanziarie.
  • La competizione costante.

Inoltre un artista può sperimentare una perdita della motivazione e della creatività o anche può correre il rischio di perdersi nell’iper-perfezionismo. Possono inoltre emergere dei disturbi alimentari, del sonno e delle vere e proprie crisi di identità. Non è un mondo dorato come spesso i fans tendono a credere. Infatti l’elenco degli artisti che vanno incontro a problemi seri di depressione, dipendenza ed in alcuni casi ad una morte prematura è incredibilmente lunga.

Come gestire l'ansia da palcoscenico?

Per questa ragione negli Stati Uniti diversi psicologi sono stati chiamati per fornire servizi di coaching e di consulenza proprio per aiutare gli artisti a poter dare il meglio in termini di prestazione mantenendo anche un equilibrio ed un’armonia tra le proprie risorse cognitive ed emozionali. Se nell’area dello sport la presenza degli psicologi sta diventando abbastanza comune nell’area del mondo dello spettacolo la presenza è ancora piuttosto limitata.

Inoltre i due ambiti, per quanto possano avere alcuni punti di contatto, si differenziano anche in modo piuttosto netto. La psicologia dello sport ha fornito una base fondamentale, sia teorica che pratica, per la “psicologia delle prestazioni” (Performance Psychology Coaching) sviluppando una serie di best pratice che possono essere utilizzate anche nello show business.Nell’immaginario comune la figura dell’artista è legata in modo stereotipato a comportamenti “eccessivi” e quindi per certi versi queste derive vengono non solo tollerate ma anche incentivate dallo show business. La psicologia può supportare un artista nella sua carriera. I servizi di consulenza psicologica e di coaching devono essere effettuati da professionisti adeguatamente preparati e con una conoscenza del contesto in cui si muove un artista. Oggi iniziamo ad avere a disposizione una letteratura scientifica relativa alla dimensione della performance e dei validi strumenti per gestire i principali fattori di stress. 

L'ipnosi per superare l'ansia da palcoscenico

Anche l’ipnosi (basata sull’evidenza scientifica) può rappresentare un valido strumento per gestire in modo efficace alcune difficoltà psicologiche. Ogni settore ha poi le sue caratteristiche e problematicità specifiche che vanno tenute in seria considerazione. Inoltre bisogna ricordare che esiste un mondo di professionisti che lavora al fianco di un artista e che può andare incontro a difficoltà emozionali simili. Per quanto possa sembrare strano anche l’arte è un lavoro fatto di aspetti positivi e negativi ben lontano da quel “mondo idealizzato” che spesso i media tendono a dipingere.

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

 Riferimenti
Sport and Performance Psychology: A Look Ahead  Kirsten Peterson, Charles Brown, Sean McCann, and Shane M. Murphy The Oxford Handbook of Sport and Performance Psychology. Edited by Shane M. Murphy Print Publication Date: Aug 2012Subject: Psychology, Health PsychologyOnline Publication Date: Nov 2012 DOI: 10.1093/oxfordhb/9780199731763.013.0040

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