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L’impatto psicologico della pandemia sugli studenti universitari.

ago 31, 2021

Uno studio pubblicato dalla National Academy of Sciences ha evidenziato un aumento della depressione negli studenti universitari, tale incremento è stato così significativo da produrre quasi un raddoppio dei casi rispetto a prima della pandemia (2019). 

L'impatto psicologico della pandemia sugli studenti universitari

La pandemia ha prodotto un impatto negativo sugli studenti

Come è ormai noto la pandemia ha prodotto in generale un impatto severo sulla dimensione psicologica di ciascuno di noi; generando una serie di ricadute importanti che sono destinate purtroppo a durare negli anni. Inoltre, il cosiddetto “long COVID” può determinare il manifestarsi di una serie di altri problemi seri sia sul piano psicologico che su quello neurologico. Questa lunga emergenza sanitaria ha prodotto un cambiamento epocale nello stile di vita e sulle ruotine consolidate a cui eravamo tutti abituati. Uno studio pubblicato dalla National Academy of Sciences ha evidenziato un aumento della depressione negli studenti universitari, tale incremento è stato così significativo da produrre quasi un raddoppio dei casi rispetto a prima della pandemia (2019).

I ricercatori hanno analizzato diverse coorti separate di studenti universitari (il campione era composto da oltre 600 persone) durante tre semestri: primavera 2019, autunno 2019 e primavera 2020. Gli studenti coinvolti nella ricerca oltre a compilare dei questionari sul loro stato psicologico indossavano anche un tracker in grado di monitorare i loro spostamenti. Confrontando i dati emersi si è evidenziato quanto segue:

  • Dalla primavera del 2019 al marzo 2020 i passi giornalieri medi sono diminuiti da 10000 a 4600
  • L’attività fisica è scesa da 4,4 ore a 2,9 ore al giorno
  • Il sonno è aumentato di circa 30 minuti a notte
  • Il tempo dedicato alla socializzazione è sceso da 90 minuti a 30 minuti al giorno
  • Il tempo trascorso davanti a uno schermo è raddoppiato passando a ben 5 ore al giorno.
La pandemia ha aumentato la depressione negli studenti

Il dato più inquietante è che verso aprile 2020 il rischio di incorrere in una depressione significativa sul piano clinico è arrivato al 61%. Come sappiamo bene noi psicologi la depressione può aumentare quando una persona inizia a ridurre l’attività fisica e le interazioni sociali dando via a un pericoloso circolo vizioso. Per questo motivo sarebbe opportuno riprendere in qualche modo l’attività fisica e iniziare a lavorare su se stessi grazie all’aiuto di uno psicologo-psicoterapeuta. Per fare un esempio la Behavioural Activation (BA) è una terapia comportamentale efficace per affrontare la depressione che prevede proprio l’attivazione e il movimento da parte del paziente. Purtroppo, riprendere le proprie abitudini non produce un effetto immediato e lo stato di umore deflesso rischia di persistere se non viene debitamente trattato dal punto di vista psicoterapeutico.

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

Fonte

Osea Giuntella,   Kelly Hyde,   Silvia Saccardo, and Sally Sadoff. Lifestyle and mental health disruptions during COVID-19. PNAS March 2, 2021 118 (9).

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