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Come aiutare gli anziani ad usare smartphone, tablet e le nuove tecnologie

ago 25, 2021

Negli Stati Uniti gli psicologi stanno aiutando gli ingegneri a progettare e ad adattare la tecnologia alle persone anziane. 

Anziani, robot, smartphone nuove tecnologie
Negli ultimi cento anni grazie alla ricerca scientifica, alla medicina e alle migliori condizioni generali la speranza di vita delle persone è aumentata in modo significativo. Con l’aumento della popolazione anziana anche i produttori dei device digitali stanno incominciando a trovare delle soluzioni utili per questa fascia di età. Purtroppo troppo spesso tali innovazioni sono progettate per soggetti più giovani e avvezzi all’uso di questi strumenti. Infatti oltre alla disparità  di competenze tecnologiche c’è anche un altro aspetto da prendere in considerazione ovvero le diverse esigenze di una persona anziana rispetto a un giovane. Non si tratta quindi solo di un problema di apprendere come utilizzare uno smartphone o un tablet ma di qualcosa di molto più complesso. 

Gli psicologi, grazie al loro patrimonio di conoscenze e competenze sulla mente, stanno venendo in aiuto proprio ai produttori dei più evoluti dispositivi tecnologici. Secondo Il Prof. Wendy A. Rogers che gestisce il programma CHART (Collaborations in Health, Aging, Research, and Technology) presso l’Università dell’Illinois l’obiettivo della tecnologia è quello di supportare le relazioni e il rapporto tra le persone e non di distruggerlo. La pandemia di COVID-19 ha inoltre evidenziato quanto gli smartphone, i tablet e la rete siano preziosi per poter mantenere delle relazioni tra i familiari e gli amici. In fondo proprio questa emergenza sanitaria ha aiutato molte persone a superare gli stereotipi e i pregiudizi verso le nuove tecnologie.

La domotica può essere preziosa per gli anziani.
Il costo delle nuove tecnologie continua a scendere e questo consente di avere a disposizione praticamente in ogni casa degli strumenti digitali che fino a ieri sembravano pura fantascienza. Poter gestire con dei comandi vocali le luci o altri dispositivi “smart” come frigoriferi e interagire con gli assistenti digitali (come Google Home o Alexia) può rappresentare un valido aiuto soprattutto per le persone anziane. Inoltre la telemedicina e anche la telepsicologia consentono di ottenere comodamente a casa propria dei servizi sanitari ad alto valore aggiunto. Anche la robotica sta compiendo passi da gigante ed è probabile che nel giro di pochi anni avremo a disposizione dei supporti tecnologici per la vita di tutti i giorni. Ad esempio lo StretchTM è un automa realizzato dalla società Hello Robot che è in grado di raccogliere degli oggetti da terra evitando così una delle principali cause di caduta accidentale negli anziani. 

Il ruolo chiave degli psicologi nell’orientare la progettazione delle nuove tecnologie.
Gli
psicologi si occupano da tempo di studiare come le persone interagiscono con i dispositivi digitali e quindi loro possono fornire delle indicazioni pratiche e operative agli ingegneri aiutandoli a progettare degli strumenti più vicini all’esigenze e alla mente umana. Proprio lo sviluppo della robotica richiede un’attenzione particolare. Degli essere antropomorfi sempre più simili all’essere umano possono anche incutere una certa preoccupazione o generare comportamenti di avversione. E’ quindi indispensabile riuscire a progettare degli automi in grado di stimolare una relazione positiva con l’essere umano. I dispositivi che consentono di utilizzare la voce rappresentano un grande sostegno proprio per gli anziani che così possono utilizzare la rete e altri dispositivi digitali in modo semplice ed intuitivo. Anche se è ancora molta la strada da percorrere per rendere più fluidi i processi di interazione e di comunicazione. 


Gli sviluppi futuri della tecnologia.
La tecnologia sta avanzando con una velocità esponenziale fornendo una quantità di opportunità che devono ancora essere approfondite e analizzate. È probabile che a breve la
guida sarà automatizzata e questo produrrà una serie di impatti sia positivi proprio per gli anziani (che potranno così mantenere una certa indipendenza negli spostamenti) che negativi, ovvero l’inevitabile perdita di posti di lavoro tradizionali. A questo punto avremo ancora bisogno di autisti, impiegati, trasportatori e camerieri nel futuro? Difficile a dirsi soprattutto in questo momento ma è lecito credere che pian piano diverse attività diventeranno obsolete. L’intelligenza artificiale sta facendo passi da gigante ed è anche pensabile che in un futuro non troppo lontano ci troveremo sempre di più ad interagire con call center digitali, robot e altre nuove tecnologie. La capacità dell’essere umano di stabilire dei confini e di utilizzare al meglio questi artefatti tecnologici sarà un fattore essenziale per evitare un futuro dispotico. Le leggi della robotica ideate dal Isacc Asimov stanno diventando sempre di più un riferimento prezioso e senza una cornice “umanistica” la tecnologia rischia di divenire straniante, alienante e inquietante. 


Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association


Riferimenti scientifici

  • Czaja Sara J., Boot Walter R., Charness Neil, Rogers Wendy A. (2019). Designing for Older Adults Principles and Creative Human Factors Approaches, Third Edition.  ISBN 9781138053663 Published February 5, 2019 by CRC Press 
  • Lehoux P., Grimard D., When robots care: Public deliberations on how technology and humans may support independent living for older adults,. Social Science & Medicine,. Volume 211,2018, Pages 330-337, ISSN 0277-9536, https://doi.org/10.1016/j.socscimed.2018.06.038.
  • Richard Pak (2018). Aging, Technology and Health 1st Edition. Editors: Richard Pak Anne Mclaughlin. Paperback ISBN: 9780128112724. eBook ISBN: 9780128112731. Imprint: Academic Press Published Date: 15th March 2018.

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