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La fobia del dentista: come si supera l'odontofobia?

feb 19, 2023

L’odontofobia è una paura irrazionale ma molto diffusa che impatta in modo severo sulla dimensione psicologica e fisica di una persona. Può essere affrontata e risolta grazie alla psicoterapia, all’ipnosi e all’uso della Realtà Virtuale.

La paura del dentista come si cura l'odontofobia

Cos'è la fobia del dentista?

La paura di andare dal dentista è una preoccupazione piuttosto diffusa, si tratta di un disturbo psicologico che rientra nelle fobie specifiche. Questo problema psicologico viene chiamato odontofobia e genera dei problemi sia di carattere psicologico che fisico. Ovviamente non è mai divertente recarsi dal dentista ma per una persona che soffre di questa fobia l’ansia, la paura e l’angoscia possono arrivare a un livello tale da evitare una visita odontoiatrica. Ne consegue che il paziente evita di effettuare dei controlli e cerca di ritardare il più possibile una visita dal dentista anche quando soffre di un dolore specifico. Come per tutte le fobie specifiche anche l’odontofobia non è legata ad una questione di coraggio, di volontà o di razionalità ma si tratta di un problema che coinvolge i meccanismi inconsci e profondi del paziente. Per questa ragione tutti i tentativi di auto-terapia messi in atto dal paziente non fanno che incrementare la risposta fobica, l’ansia, l’angoscia e la paura compromettendo sempre di più la qualità della vita. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riconosciuto l’odontobofia come una problematica di interesse clinico.

Quanto è diffusa la fobia del dentista?

L’odontofobia è piuttosto diffusa si stima, infatti, che circa il 35% della popolazione tema le cure dentistiche mentre circa il 10% ha sviluppato una vera e propria fobia. Tantissime persone, infatti, vivono questo tipo di esperienza in modo angosciante e in alcuni casi cercano in tutti i modi di non sottoporsi a dei trattamenti in uno studio dentistico.

Di che cosa ha paura una persona che soffre di odontofobia?

Esiste una grande variabilità di preoccupazioni che possono emergere in un paziente che soffre della fobia del dentista, in particolare ricordiamo queste:

  • La paura dell’anestesia: in alcuni casi le persone temono che il farmaco possa non agire, non funzionare o produrre degli effetti collaterali permanenti.
  • La paura degli aghi: in altri casi può emergere una fobia legata all’iniezione e al dolore provato. In questo caso siamo di fronte a un disturbo psicologico chiamato belonefobia.
  • La paura del sangue: alcune persone hanno paura del sangue e soffrono di emofobia, quindi, possono svenire alla vista del sangue, andare incontro ad un attacco di panico e mettere in atto dei comportamenti irrazionali.
  • La paura di soffocare: le persone possono anche temere di non riuscire a respirare, di soffocare durante le cure dentali o di ingerire qualche sostanza nociva.
  • La paura di vomitare: in alcuni casi il trattamento dal dentista può stimolare il meccanismo involontario del vomito oppure produrre una sgradevole sensazione di nausea. Le persone che soffrono di emetofobia possono temere prevalentemente questo problema piuttosto che avere una vera e propria paura del dentista.
  • Il rumore: in alcuni casi il senso di disagio è collegato al rumore del trapano e degli strumenti odontoiatrici utilizzati dal dentista o dall'igienista dentale.
  • Il dolore: inevitabilmente un qualsiasi intervento dal dentista può procurare una piccola quantità di dolore. Le persone che sono più sensibili al dolore possono temere maggiormente questo di tipo di trattamento. In questo caso è dimostrato come l’uso dell’ipnosi possa ridurre sia la percezione del dolore che la paura ad esso correlata.
  • La paura del dentista: già solo vedere il dentista o entrare in uno studio medico può far scatenare delle reazioni ansiose. Tutte le sensazioni psicologiche negative vengono proiettate sul dentista e spesso sono il frutto di esperienze negative risalenti anche ad un lontano passato.
  • Gli odori: le persone possono associare facilmente l’odore tipico di uno studio dentistico con la paura, l’ansia e l’angoscia del trattamento.

Inoltre è importante ricordare che una fobia specifica è il prodotto di un sistema inconscio di sopravvivenza che porta l’essere umano ad associare rapidamente una sensazione negativa con un comportamento di evitamento. Il nostro cervello è praticamente lo stesso da migliaia e migliaia di anni e la parte più primitiva di esso è programmata per proteggerci dai pericoli. Infatti, la paura è un prezioso alleato che ci permette di evitare dei rischi ma in alcuni casi, a causa di una serie di fattori che approfondiremo in seguito, questo meccanismo si disregola producendo l’insorgere del disturbo psicologico. È altresì importante sapere che il paziente che soffre di questo problema può approfondire le cause del suo disturbo andando da uno psicologo-psicoterapeuta al fine di individuare meglio le caratteristiche della fobia attraverso una diagnosi ed impostare così un percorso di terapia adeguato.

Quali sono le cause della fobia del dentista?

Come in tutti i disturbi psicologici anche nel caso dell’odontofobia è possibile individuare alcuni fattori che sono alla base dell’eziopatogenesi della fobia specifica e in particolare:

Fattori genetici: esiste una familiarità legata ai disturbi d’ansia a livello genetico e questi si possono attivare in alcune condizioni specifiche. Infatti il  rischio di sviluppare una fobia specifica aumenta sensibilmente se un genitore o un familiare soffre di questo problema.

  • Un’esperienza negativa: l’aver vissuto una situazione “traumatica” dal dentista è più che sufficiente per spiegare lo sviluppo di una fobia specifica. In genere queste posso emergere in età infantile o per via di un dolore improvviso causato da una complicazione o da un imprevisto. Inoltre è importante ricordare che nel caso in cui si trattasse di un trauma infantile i genitori e le figure adulte giocano un ruolo fondamentale nel contenere una problematica psicologica.
  • La sensazione di impotenza: l’esperienza di rimanere sdraiati, con la bocca aperta e di non poter comunicare direttamente è sgradevole e in alcuni casi può generare la sensazione di perdere il controllo.
  • L’aver assistito a un film o a un racconto angosciante: in alcuni casi la visione di un film o aver ascoltato qualcuno che ha vissuto un’esperienza drammatica può innescare una fobia specifica soprattutto quando la persona sta attraversando un momento di fragilità psicologica o durante la fase di sviluppo.

Quali sono i fattori che possono scatenare una reazione fobica?

È importante mettere a fuoco i fattori che possono stimolare una reazione fobica nel paziente. In psicologia questi stimoli vengono definiti trigger e nel caso dell’odontofobia possiamo individuare alcune cause tipiche scatenanti tra cui:

  • Il rendere l’appuntamento dal dentista.
  • Il recarsi dal dentista.
  • L’entrare nello studio medico.
  • Il rimanere in sala d’attesa.
  • Il percepire i rumori del trapano o di altri strumenti.
  • L’odore di disinfettante.
  • Il vedere un dentista, la receptionist o un’igienista dentale.
  • Il pensare alla visita da fare dal dentista.
  • L’osservare una scena di un film, una pubblicità o anche solo il racconto di qualcuno che deve andare dal dentista.
Quali sono i sintomi della fobia del dentista?

Come per tutte le fobie specifiche anche in questo caso possiamo individuare sia dei sintomi psicologici che fisici ovvero:

  • Le vertigini, il senso di stordimento o addirittura di dissociazione.
  • I brividi.
  • La sudorazione eccessiva (iperidrosi).
  • La tachicardia.
  • La nausea.
  • Dei tremori.
  • La dispnea ovvero la mancanza di respiro.
  • Il mal di stomaco.

A questi sintomi di carattere fisico si associano tutta una serie di altri pensieri, emozioni e comportamenti come ad esempio:

  • Il piangere e disperarsi al solo pensiero di una visita dal dentista o nel momento stesso in cui ci si sta recando presso lo studio medico.
  • La paura anticipatoria.
  • L’over-thinking ovvero il pensare in modo rimuginativo all’appuntamento.
  • L’insonnia prima dell’appuntamento.
  • Il fare degli incubi angoscianti.
  • Lo sperimentare un forte livello d’ansia e d’angoscia prima di una visita.
  • L’emergere di un attacco di panico.
  • Il mettere in atto i classici comportamenti di evitamento, come ad esempio il rinviare più volte l’appuntamento.
  • L’evitare di andare dal dentista anche in presenza di un dolore o di un fastidio.
  • L’emergere di un senso di inadeguatezza, d’inferiorità e di vergogna che può indurre, con il tempo, l’individuo a cadere in uno stato depressivo.
Quali sono le conseguenze della fobia del dentista?

Come tutte le fobie specifiche anche l’odontofobia può generare una serie di problematiche importanti ma in questo caso le ricadute per la salute fisica possono essere particolarmente severe. In particolare si osserva un inevitabile aumento delle carie, delle malattie paradontali (che coinvolgono le gengive), delle infezioni anche gravi, dell’insorgere di problemi cardiaci e anche la presenza di un maggiore rischio per le infezioni respiratorie.

Come viene diagnosticata la fobia del dentista?

Per prima cosa è fondamentale evitare il “fai da te” e l’autodiagnosi dato che il rischio è quello di commettere degli errori grossolani e peggiorare così la situazione generale. Inoltre sono da evitare i prodotti omeopatici o altri trattamenti alternativi, in quanto non solo completamente inutili ma anche pericolosi, perché rischiano di far perdere del tempo prezioso. È importante ricordare che le fobie specifiche con il tempo non fanno che peggiorare sempre di più; ecco perché per ottenere una diagnosi precisa è fondamentale rivolgersi a uno psicologo-psicoterapeuta in grado di aiutarti a inquadrare le caratteristiche del disturbo e soprattutto a consigliarti il percorso di cura più adeguato.

Come posso capire se mio figlio soffre della fobia del dentista?

Le fobie specifiche tendono a insorgere in età infantile, ma spesso sia i genitori che gli adulti sottovalutano la portata di questo problema. L’illusione, infatti, è che il disturbo possa migliorare con il tempo cosa che accade assai raramente e solo in alcuni casi. Ad esempio, la paura del buio può ridursi con la crescita ma spesso le fobie specifiche non fanno che peggiorare rendendo la vita sempre più difficile e complicata. Inoltre un bambino può sperimentare una paura così elevata da rendere complicata la sua vita al pari di un qualsiasi altro disturbo di carattere fisico. Quindi tutti i consigli e le rassicurazioni che vengono date in questo caso rischiano di peggiorare il quadro psicologico. Sarebbe come cercare di curare la febbre alta con dei consigli o con delle parole. Infatti una fobia specifica non è legata ad una questione di volontà, di coraggio o di intelligenza dal momento che il meccanismo alla base è molto più profondo.

La fobia del dentista, quindi, può sconvolgere la vita di tuo figlio, rendere la sua esistenza complessa e far emergere una serie di altri problemi psicologici. Dunque è importante intervenire in tempo con gli strumenti adeguati in modo da evitare che sviluppi delle fobie che possono influenzare negativamente non solo l’adolescenza, ma persino la vita da adulto. Infatti tuo figlio poi potrebbe avere una grossa difficoltà nel verbalizzare con te il suo disagio psicologico e tenersi tutto dentro. Se noti che il bambino o la bambina appaiono silenziosi, preoccupati o si intravedono dei  sintomi tipici della odontofobia, è importante che tu ti rivolga immediatamente ad uno psicologo-psicoterapeuta.

Come si supera la fobia del dentista?

Oggi abbiamo a disposizione una serie di protocolli di intervento validati sul piano scientifico che consentono di superare la paura del dentista e anche le altre fobie specifiche. Il trattamento è in genere di breve durata (10 sessioni) e utilizza la psicoterapia, l’ipnosi e in alcuni casi la VRT (Virtual Reality Therapy) ovvero la terapia con la realtà virtuale. Questa metodologia è una delle più avanzate al mondo sia per il trattamento dell’ansia che per le fobie specifiche. Infatti grazie alle tecniche di esposizione è possibile abituare in modo progressivo il paziente al contesto di uno studio medico aiutandolo ad elaborare una risposta sia cognitiva che emozionale più equilibrata. Il trattamento deve essere effettuato da uno psicologo-psicoterapeuta debitamente formato e non prevede l’uso di psicofarmaci. Le modificazioni cerebrali che avvengono grazie alla psicoterapia e che si basano sulla plasticità del cervello garantiscono un risultato probabilistico osservabile e concreto. Infatti grazie alla psicoterapia le persone possono superare le fobie specifiche, ridurre i sintomi ed apprendere come gestire in modo più efficace l’ansia e lo stress.

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Membro della Division 30 Society of Psychological Hypnosis

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

Bibliografia

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