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Come parlare della guerra ai bambini e agli adolescenti?

set 23, 2022

Dopo la pandemia il mondo è attraversato da un conflitto che apre scenari inquietanti e angoscianti per tutti. Come affrontare il delicato tema della guerra con i bambini?

Come parlare della guerra ai bambini consigli per i genitori

I bambini e la guerra vista attraverso la televisione e il web

Questi ultimi anni sono stati dominati da notizie riguardanti la pandemia e tutti noi abbiamo modificato profondamente il nostro stile di vita. Adesso la guerra in Ucraina apre nuovi scenari inquietanti e ansiogeni soprattutto per i bambini e per gli adolescenti. Grazie alla televisione, ai social e al web si può facilmente accedere ad un mare magnum di informazioni ma soprattutto sono le immagini reali e drammatiche che riguardano l’invasione dell’Ucraina a colpire profondamente. La rappresentazione mediatica in questi casi insiste sulla dimensione emozionale spesso senza fornire i dovuti approfondimenti che potrebbero aiutare a comprendere meglio le dimensioni del fenomeno. Vengono così mostrate delle scene di bombardamenti, le condizioni della popolazione che cerca di proteggersi all’interno delle metropolitane, la fuga disordinata dei profughi in cui i bambini vengono separati dai genitori, il problema dell’approvvigionamento del cibo e le condizioni precarie dei civili.  Inoltre si paventano delle conseguenze dirette anche sullo nostro stile di vita aprendo ulteriori scenari inquientati. Anche per gli adulti è difficile gestire questa copertura mediatica incessante soprattutto dopo due anni totalmente dedicati alla pandemia con i bollettini giornalieri dei decessi e dei contagi. A livello psicologico la preoccupazione per un’escalation del conflitto e di una guerra nucleare possono incidere profondamente aumentando in ciascuno il senso di precarietà della vita e di insicurezza.

Perché la gente fa la guerra? Come rispondere a un bambino?

È difficile evitare che i bambini siano esposti a queste informazioni dato che un evento di questa portata è praticamente impossibile da contenere. I bambini osservano le reazioni degli adulti e possono trarre delle conclusioni affrettate e trovarsi così soli ad affrontare l’angoscia e l’ansia che un conflitto può generare. Anche un notiziario lasciato sullo sfondo, il confronto con i compagni di classe e l’uso dei social rendono fondamentale gestire in modo attivo la questione della guerra. Spesso i genitori credono che i loro figli non siano a conoscenza di quanto stia accadendo nel mondo salvo poi doversi ricredere quando gli vengono rivolte delle domande dirette. Vediamo insieme delle linee guida per orientare gli adulti nel gestire questo tipo di comunicazione:

  • Cerca di essere onesto e trasparente ma adatta il tuo linguaggio all’età e alla fase di sviluppo di tuo figlio.
  • Utilizza delle storie, dei racconti o un cartone animato.
  • Gli adolescenti potrebbero comparare le immagini di guerra a un videogioco. Aiutali a comprendere meglio la realtà dei fatti e a sperimentare una maggiore empatia verso le vittime di una guerra.
  • Approfondisci il tema ma seleziona quali informazioni condividere con tuo figlio. Questo aiuta ad evitare il diffondersi di preoccupazioni eccessive e a ridurre l’impatto ansiogeno della disinformazione.
  • Ricorda inoltre che i bambini e i ragazzi si confrontano costantemente tra di loro.
  • Mantieni un comportamento calmo e rassicurante.
  • Gestisci le tue emozioni mentre osservi le notizie o discuti con un altro adulto.
  • Presta attenzione al tono della tua voce soprattutto quando il tema ha dei contenuti emotivi profondi.
  • Consenti a tuo figlio di esprimere liberamente le emozioni e i suoi sentimenti.
  • Convalida le sue emozioni. Ad esempio “E’ normale sentirsi spaventati, arrabbiati o tristi”.
  • Rassicura i tuoi figli che si trovano al sicuro.
  • Limita l’esposizione ripetuta a delle immagini o a delle notizie angoscianti.
  • Evidenzia le azioni positive, come gli interventi umanitari e le azioni rivolte a promuovere la pace.
  • Limita l'uso dei social

    I bambini piccoli devono essere assolutamente protetti dalle notizie angoscianti. Limita l’uso della televisione e degli altri media. 

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    I bambini hanno bisogno di sentirsi protetti dagli adulti. L’obiettivo deve essere quello di farlo sentire al sicuro.

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    i bambini possono far fatica a comprendere dei concetti astratti sono sensibili alla risposta emotiva dei genitori.

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La consapevolezza

  • Presta attenzione sia alle tue reazioni che ai cambiamenti comportamentali di tuo figlio. Anche se i bambini possono far fatica a comprendere dei concetti astratti sono sensibili alla risposta emotiva dei genitori.
  • Osserva se emergono dei segnali d’ansia o di paura. Questi cambiamenti sono osservabili durante il sonno, il gioco e il mangiare.
  • I bambini ti osservano costantemente e modellano il loro stile di gestione dell’ansia in base alle tue strategie di coping.
  • Spiega come gestisci le tue emozioni e condividi delle strategie di coping efficaci. Ad esempio potresti dire a tuo figlio “Sono triste e arrabbiato per quello che sta accadendo. Quando mi sento così mi piace fare una corsa, ascoltare della musica e giocare insieme a te”
  • Prenditi cura del tuo benessere fisico e psicologico. Continua a mantenere le tue abitudini, cura l’alimentazione, il sonno e concediti delle attività rilassanti e divertenti.

 

Aiuta i tuoi figli a sentirsi al sicuro

  • I bambini hanno bisogno di sentirsi protetti dagli adulti. L’obiettivo deve essere quello di farlo sentire al sicuro.
  • Rassicura tuo figlio che farai tutto il possibile per tenerlo sempre protetto e ricordagli che è amato e che è al centro della tua attenzione.
  • Sottolinea gli aspetti positivi come ad esempio l’impegno dei volontari e le persone che stanno aiutando la popolazione civile.
  • Informa tuo figlio che potrà parlare con te in qualsiasi momento e ogni volta che ne sentirà il bisogno.
  • Coinvolgilo in attività positive e rilassanti.

Indicazioni in base all’età:

I bambini piccoli devono essere assolutamente protetti dalle notizie angoscianti. Limita l’uso della televisione e degli altri media. Evita di discutere con gli altri adulti del tema della guerra in loro presenza. Se hanno visto per sbaglio delle immagini angoscianti rassicuralo facendolo sentire protetto dalla tua presenza.


Bambini dai 3 ai 6 anni

Limita l’esposizione alle notizie relative al conflitto e in particolare evita la visione di immagini angoscianti. Anche se credi che tuo figlio non stia prestando attenzione egli può cogliere facilmente il tuo stato emotivo e comunque ascoltarti anche quando sta giocando. Infatti se un adulto ha una forte reazione emotiva di fronte a una notizia questo comportamento sarà facilmente intercettato da un bambino.


Dai 6 ai 12 anni

Cerca di fornire delle informazioni semplici e comprensibili. Evita di scendere nei dettagli e lascia che siano loro a farti delle domande e a condurre la conversazione. Se vedi che è troppo silenzioso o noti dei cambiamenti nei comportamenti prova a chiedere come si sente e che cosa sta provando. Aiuta tuo figlio ad osservare gli avvenimenti dalla giusta prospettiva.


Adolescenti

Cerca di approfondire il tema con tuo figlio, lasciagli l’opportunità di esprimere liberamente le sue opinioni e confrontati con lui. Fai sempre riferimento a delle fonti attendibili e aiutalo a formarsi un’idea su quanto sta accadendo. 

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia
Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based
Membro dell'American Psychological Association
Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

Riferimenti

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