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Perché è così difficile smettere di fumare?

lug 11, 2023

Smettere di fumare è uno dei cambiamenti più significativi che una persona può fare per migliorare la propria salute. Tuttavia, è noto che smettere di fumare è una sfida complessa. Questo articolo esplorerà le ragioni per cui è difficile smettere di fumare, mettendo in luce i fattori fisici, psicologici e sociali che contribuiscono a questa dipendenza.

Perché è difficile smettere di fumare

Perché la nicotina crea dipendenza?

La principale ragione per cui è così difficile smettere di fumare è la dipendenza da nicotina. La nicotina è un alcaloide di origine vegetale che si trova in grande concentrazione nelle foglie di tabacco (Nicotiana tabacum). Il suo nome deriva dall’ambasciatore francese Jean Nicot che nella metà del 1500 introdusse in Europa la pianta mentre il termine tabacco ha come riferimento la tipica pipa utilizzata dagli indiani del Nord America. Quando una persona si accende una sigaretta la nicotina entra rapidamente nel circolo sanguineo raggiungendo così il cervello in pochi secondi, superando la barriera ematoencefalica e legandosi a degli specifici recettori della nicotina. Immediatamente avvengono una serie di reazioni biochimiche che provocano il rilascio della dopamina, un neurotrasmettitore che produce delle intense sensazioni di benessere e di piacere. L’effetto gratificate prodotto dalla nicotina genera una dipendenza sia fisica che psicologica al punto da rendere difficile se non impossibile smettere di fumare da soli. La concentrazione di nicotina presente nel tabacco varia in base alle diverse tecniche di coltivazione e questo permette di produrre le diverse tipologie di sigarette (più o meno leggere). In realtà le sigarette “leggere” sono più che altro una trovata di marketing dato che il fumatore tende ad aspirare in modo più profondo i prodotti “light” per ottenere sempre la stessa quantità di nicotina.


La sigaretta genera un meccanismo di ricompensa e di rinforzo

La nicotina stimola il sistema di ricompensa del cervello, creando un rinforzo positivo. Ogni volta che una persona fuma, riceve una gratificazione immediata sotto forma di sensazioni piacevoli. Questo rinforzo positivo rende più difficile resistere all'impulso di fumare, poiché il cervello associa il fumo a una ricompensa. Ma esistono diversi fattori che stimolano la dipendenza nel fumatore e il particolare:

  • Sensazione di stress e ansia: il fumo di sigaretta può anche essere utilizzato come meccanismo di coping per affrontare lo stress e l'ansia. Molte persone fumano per ridurre temporaneamente i momenti di tensione. Tuttavia, questa "soluzione" è solo temporanea e crea un circolo vizioso in cui il fumo diventa la risposta automatica per affrontare le situazioni stressanti. Quando una persona cerca di smettere di fumare, il livello di stress e ansia può aumentare, rendendo ancora più difficile resistere alla tentazione di ricorrere al fumo.
  • Abitudini e fattori sociali: oltre alla dipendenza fisica, molte persone sviluppano delle abitudini legate al fumo che rendono difficile smettere. Ad esempio, alcune persone sono abituate a fumare subito dopo i pasti, dopo il caffè o durante le pause sul lavoro. Queste abitudini si sono radicate nel comportamento quotidiano e richiedono sforzi consapevoli per essere superate. Inoltre, il contesto sociale e gli stimoli ambientali possono influenzare la dipendenza dal fumo. Ad esempio, se una persona è circondata da amici o familiari che fumano, sarà più difficile resistere alla tentazione di fumare.
  • Effetti di astinenza: quando una persona smette di fumare, può sperimentare sintomi di astinenza che possono rendere difficile mantenere l'abbandono. Gli effetti di astinenza includono irritabilità, ansia, insonnia e altri problemi emozionali.
Quali tipologie di fumatori esistono?

Esistono diverse tipologie di fumatori, ognuna con le proprie motivazioni e sfide associate al processo di cessazione. Alcune delle tipologie comuni includono:

  • Fumatore sociale: Questa tipologia di fumatore è solita fumare solo in determinate situazioni sociali, come durante una serata tra amici o in eventi sociali. Per loro, potrebbe essere utile focalizzarsi sulle strategie di gestione dello stress sociale e sull'elaborazione di alternative al fumo in queste situazioni.
  • Fumatore dipendente: Questa tipologia di fumatore ha una forte dipendenza dalla nicotina e fuma da molti anni. Tendenzialmente non è mai riuscito a smettere e fuma anche quando ha dei problemi di salute. È fondamentale supportare questa tipologia di fumatore con terapie comportamentali e farmacologiche per affrontare la dipendenza fisica e psicologica.
  • Fumatore emotivo: Questa tipologia di fumatore utilizza il fumo come mezzo per gestire lo stress, l'ansia o altre emozioni negative. Strategie di gestione dello stress e tecniche di coping alternative sono essenziali per supportare questa tipologia di fumatore.
  • Fumatore abitudinario: Questa tipologia di fumatore ha forti abitudini legate al fumo, come fumare dopo i pasti o durante le pause lavorative.
Il ruolo della psicoterapia e dell'ipnosi nel trattamento per smettere di fumare: una prospettiva scientifica

Il tabagismo è una delle principali cause di malattie e morte prematura in tutto il mondo. Smettere di fumare può sembrare una sfida insormontabile per molti individui dipendenti dal fumo, ma grazie ai progressi nella ricerca e nelle terapie, esistono diverse strategie efficaci che possono aiutare a raggiungere l'obiettivo di smettere di fumare.

  • La psicoterapia cognitivo-comportamentale. La CBT è un approccio terapeutico ben consolidato per trattare una vasta gamma di disturbi mentali e comportamentali, compresa la dipendenza da fumo. Questo approccio si basa sull'idea che i pensieri, le emozioni e i comportamenti sono interconnessi e che possono influenzarsi reciprocamente. Nella CBT per il trattamento del fumo, l'obiettivo è quello di identificare e modificare i pensieri e i comportamenti legati al consumo di tabacco. Una componente chiave della CBT per smettere di fumare è l'identificazione delle credenze errate o distorte associate al fumo. Ad esempio, molti fumatori possono credere che fumare aiuti a gestire lo stress o a socializzare meglio. Tuttavia, la CBT mira a sfidare queste credenze e a sostituirle con pensieri più realistici e adattivi. Ciò può essere fatto attraverso tecniche come l'auto-monitoraggio del consumo di tabacco, l'identificazione dei fattori scatenanti del fumo e l'apprendimento di strategie di coping alternative.
  • L'ipnosi evidence based. L'ipnosi è una pratica che induce uno stato di profondo rilassamento e concentrazione, permettendo all'individuo di accedere a parti della mente che altrimenti potrebbero essere inaccessibili. Nell'ambito del trattamento per smettere di fumare, l'ipnosi può essere utilizzata come uno strumento complementare alla CBT per rafforzare la motivazione, ridurre i sintomi di astinenza e cambiare le convinzioni legate al fumo. L'ipnoterapia per smettere di fumare coinvolge generalmente una serie di sessioni con un ipnoterapeuta qualificato. Durante queste sessioni, l'ipnoterapeuta guida il paziente in uno stato di trance ipnotica, utilizzando una combinazione di tecniche verbali e suggestioni ipnotiche. Durante lo stato di trance, l'individuo è più recettivo all'incorporazione di nuove informazioni e all'accettazione di cambiamenti comportamentale.
  • La combinazione di CBT e ipnosi. Il trattamento combinato di CBT e ipnosi per smettere di fumare ha dimostrato una significativa efficacia nel promuovere l'astinenza dal fumo a lungo termine

Il fumo di tabacco è un grave problema di salute pubblica in tutto il mondo. È ben noto che il fumo è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di numerose malattie, compresi vari tipi di cancro, malattie cardiache e polmonari. In questo articolo, esploreremo l'importanza di smettere di fumare per la salute, basandoci su evidenze scientifiche provenienti da diverse fonti accreditate. Tra i fattori di rischio che favoriscono lo sviluppo del cancro, il fumo è uno dei più importanti. Secondo l'AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), il fumo è strettamente correlato all'insorgenza di tumori, inclusi quelli al polmone, alla bocca, alla gola, all'esofago, alla vescica e altri ancora. La combinazione di sostanze chimiche tossiche presenti nel fumo di tabacco danneggia il DNA e promuove la crescita di cellule tumorali. Il fumo è anche un fattore di rischio significativo per le malattie cardiache, compreso l'infarto. 

Le sostanze chimiche presenti nel fumo di tabacco danneggiano le arterie, aumentando il rischio di accumulo di placche e ostruzioni, che possono portare all'infarto o all'insufficienza cardiaca. Inoltre, il fumo è fortemente associato a malattie polmonari come la bronchite cronica e l'enfisema. L'inalazione di fumo di tabacco danneggia i tessuti polmonari, compromettendo la loro funzione respiratoria. Anche le persone esposte al fumo passivo sono a rischio di sviluppare tali condizioni.

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Membro della Division 30 Society of Psychological Hypnosis

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

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