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Neurofeedback: che cos'è e come funziona?

apr 15, 2023

Il neurofeedback è una tecnica sempre più diffusa per ridurre lo stress, l'ansia e migliorare la capacità di rilassamento. Questo metodo utilizza uno strumento digitale per analizzare l’andamento dell’onde cerebrali e per fornire un feedback al paziente.  

Neurofeedback che cos'è e come funziona

Che cos’è il neurofeedback?

Il neurofeedback è una tecnica di training che consente al nostro cervello di imparare a regolare la propria attività. Si basa sull'utilizzo di un sistema digitale di feedback che fornisce delle informazioni in tempo reale sulla nostra attività cerebrale, consentendoci di apprendere come modificare il nostro stato mentale. Il neurofeedback si basa sul principio del condizionamento operante: se forniamo al cervello uno stimolo positivo ogni volta che esso produce un certo tipo di attività elettrica (ad esempio, un maggiore rilassamento), il Sistema Nervoso Centrale tenderà a ripetere e riprodurre questo tipo di risposta. Durante le sedute, viene posizionato un dispositivo che contiene delle piccole sonde che consentono di monitorare l'attività cerebrale in modo non invasivo. Il terapeuta utilizza poi un software specifico per valutare i dati raccolti e fornire dei feedback visivi o uditivi al paziente. In questo modo, la persona può imparare gradualmente a regolare la propria attività mentale, migliorando la propria capacità cognitiva e riducendo i sintomi legati allo stress e all'ansia. Uno dei vantaggi del neurofeedback rispetto ad altre tecniche è quello della sua natura non invasiva. Infatti il neurofeedback non richiede l'utilizzo di farmaci.

A cosa serve il Neurofeedback?

Il Neurofeedback è una tecnica utilizzata in psicologia per migliorare le funzioni cognitive del cervello e regolare, in modo più efficace, la componente emozionale. Grazie a questa terapia, infatti, il Sistema Nervoso Centrale può apprendere come rilassarsi o attivarsi in modo più efficace rispetto ai compiti che deve svolgere. In particolare, attraverso l'utilizzo di strumenti digitali si misura l'attività cerebrale durante una seduta di training; questo permette al paziente di sviluppare gradualmente una maggior consapevolezza delle sue abilità di rilassarsi. Una delle grandi virtù del Neurofeedback consiste nell’aiutare le persone ad acquisire uno stato mentale più adeguato alle loro esigenze quotidiane: migliorando la qualità della propria vita lavorativa e personale. Infatti, con degli allenamenti regolari diventa possibile raggiungere degli stati profondi di rilassamento mentale ed emotivo proprio quando se ne ha bisogno.

Il Neurofeedback e il cervello

Il cervello è uno degli organi più complessi e sorprendenti del nostro corpo. È responsabile di molte funzioni vitali, come la respirazione, il battito cardiaco e il movimento muscolare. Ma non solo: si occupa anche delle nostre emozioni, della memoria e del pensiero. Il neurofeedback è una tecnica che sfrutta l'attività cerebrale per migliorare il benessere mentale e fisico dell'individuo. Durante una seduta di neurofeedback, vengono registrate le onde cerebrali dell'individuo mentre questi esegue determinati compiti o attività come ad esempio il rilassamento. In questo modo il terapeuta aiutare il paziente a migliorarne le prestazioni attraverso un feedback visivo o sonoro. Il neurofeedback rappresenta quindi un metodo efficace per allenare il cervello a lavorare meglio ed essere più efficiente. Il nostro cervello è molto flessibile e reattivo ai cambiamenti esterni ed interni; grazie al Neurofeedback possiamo imparare a controllarlo meglio ottenendo benefici duraturi nel tempo senza utilizzare degli psicofarmaci.

Che cosa succede durante una seduta di neurofeedback?

Durante una seduta di neurofeedback, il paziente viene collegato ad un dispositivo che monitora le attività cerebrali. In particolare, vengono posizionati degli elettrodi sulla testa del paziente in modo da rilevare l'attività elettrica del cervello. Durante la sessione, il paziente viene esposto a diversi stimoli visivi o uditivi, come immagini o suoni rilassanti. L'obiettivo è quello di indurre nel paziente uno stato di rilassamento profondo. Il feedback sulle attività cerebrali viene dato al paziente attraverso dei segnali sonori o visivi. Ad esempio, se le onde cerebrali registrate indicano uno stato di stress elevato, il dispositivo emette un segnale che avvisa il paziente della necessità di calmarsi. In questo modo, grazie al principio del condizionamento operante, si aiuta il cervello a imparare nuovi schemi più positivi e funzionali per affrontare lo stress ed i problemi psicologici. Le sedute durano normalmente 60 minuti circa e sono generalmente ripetute con frequenza settimanale per ottenere risultati duraturi nel tempo. Il numero delle sessioni dipende dalle specifiche esigenze del singolo individuo.

Effetti del neurofeedback: temporanei o permanenti?

 Il neurofeedback è una pratica sempre più diffusa per la gestione di disturbi come l’ansia e lo stress. Ma che effetti ha davvero sul nostro cervello? La domanda che spesso viene posta riguarda la durata degli effetti del neurofeedback: sono temporanei o permanenti? Innanzitutto, va detto che i risultati possono variare da persona a persona in base alle proprie necessità e condizioni. Tuttavia, molte ricerche hanno dimostrato che gli effetti del neurofeedback possono essere duraturi nel tempo. Durante le sedute di training con il feedback cerebrale, il cervello impara a regolare meglio le sue attività e ad adeguarsi alle situazioni esterne. In questo modo si può ridurre l'ansia e lo stress cronico, migliorando anche la qualità del sonno. Ma non solo: grazie al neurofeedback possiamo apprendere nuove strategie cognitive ed emotive utili nella vita quotidiana. Gli effetti positivi del neurofeedback potrebbero avere un impatto permanente sulla nostra salute mentale se associati ad uno stile di vita equilibrato ed esercizi cognitivi costanti.

In sintesi:

  • Il neurofeedback è una metodologia sempre più diffusa per migliorare il funzionamento del nostro cervello. Nel corso di questo articolo scoprirete come funziona il neurofeedback e qual è il ruolo della psicologia nella sua applicazione per ridurre lo stress, l’ansia e migliorare il benessere emozionale.
  • Il neurofeedback viene spesso usato come metodo non invasivo per trattare i disturbi dell’attenzione, l’ansia e lo stress. Il suo obiettivo principale è quello di fornire un feedback visivo sulle onde cerebrali del paziente, mettendo così la persona nella condizione di comprendere meglio i propri meccanismi mentali.
  • Il training con neurofeedback può avere diversi obiettivi: ridurre lo stress, migliorare la concentrazione, gestire l'ansia o i disturbi del sonno. Inoltre può essere utilizzato anche per trattamenti psicologici specifici come ad esempio nei casi di ADHD o depressione.

Dott.Igor Graziato
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

Bibliografia

Hammond DC. Neurofeedback with anxiety and affective disorders. Child Adolesc Psychiatr Clin N Am. 2005 Jan;14(1):105-23, vii. doi: 10.1016/j.chc.2004.07.008. PMID: 15564054.

Hou Y, Zhang S, Li N, Huang Z, Wang L, Wang Y. Neurofeedback training improves anxiety trait and depressive symptom in GAD. Brain Behav. 2021 Mar;11(3):e02024. doi: 10.1002/brb3.2024. Epub 2021 Jan 27. PMID: 33503332; PMCID: PMC7994677.

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