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La musica influenza positivamente il cervello.

mar 23, 2021

La relazione tra la musica e il cervello umano è stata oggetto di numerosi studi scientifici, che hanno rivelato come l'ascolto e la pratica musicale possano influenzare positivamente diverse aree cerebrali. La musica ha dimostrato di avere un potente impatto sullo stato d'animo, l'umore, l'apprendimento, la memoria e persino sulla salute generale dell'individuo. Oggi abbiamo delle prove scientifiche di come la musica possa alterare la biochimica del cervello e persino la produzione di citochine e di altri elementi del sistema immunitario.

La musica fa bene al cervello

La musica influenza positivamente il cervello

La musica può produrre sulla nostra vita un impatto positivo per tante ragioni, ad esempio può favorire l’interazione sociale e creare momenti di relax. Ma può la musica arrivare a migliorare anche la salute e migliorare la gestione dello stress e del dolore? In che modo la musica può influire positivamente sul nostro cervello? Sicuramente diverse attività hanno un effetto diretto sulla nostra fisiologia come ad esempio l’esercizio fisico, il training autogeno o alcune forme di meditazione; oggi abbiamo delle prove specifiche di come la musica possa alterare la biochimica del cervello e persino la produzione di citochine e di altri elementi del sistema immunitario. Infatti attualmente abbiamo a disposizione ricerche ed evidenze cliniche che dimostrano come la musica possa influenzare positivamente il nostro organismo. Negli ultimi anni è diventata ormai una prassi comune condurre degli esperimenti controllati. Da questi primi dati si evince come la musica possa modificare le soglie del dolore, aumentare le funzioni del sistema immunitario, influenzare l’ umore, modificare la frequenza cardiaca e persino il ritmo respiratorio . L’ascolto della musica può, infatti, stimolare la produzione di adrenalina e di altri ormoni producendo quindi un effetto diretto sull’organismo.

Ascolta la musica che preferisci

La cosa interessante è scoprire come sia assolutamente soggettiva la definizione di musica “rilassante” o “stimolante”. Tale definizione è una questione soggettiva ed è legata quindi al singolo ascoltatore. Se per qualcuno la musica classica può rilassare per altri potrebbe produrre un effetto di attivazione molto forte. Le persone ascoltano per molte ore al giorno della musica e sanno bene come questa possa essere utile in alcune occasioni per la buona riuscita ad esempio di una festa o durante una cena romantica. In altri casi può risultare rilassante suonare uno strumento dopo una lunga giornata di lavoro. Anche nello sport la musica può rappresentare un potente booster che favorisce la performance e l’allenamento. Alcuni studi sottolineano come imparare a suonare uno strumento possa favorire lo sviluppo di determinate capacità cognitive ed emozionali. Per i bambini questo può rappresentare anche un elemento facilitante per l’interazione sociale e per l’acquisizione di competenze relazionali. Un po’ come accade per lo sport.

In sintesi ascolatare la musica può produrre i seguenti effetti positivi:
  • Attivazione delle aree cerebrali. L'ascolto della musica attiva diverse aree cerebrali coinvolte nel movimento, nella programmazione, nell'attenzione, nell'apprendimento e nella memoria. Studi di imaging cerebrale, come la risonanza magnetica funzionale (fMRI), hanno dimostrato che durante l'ascolto della musica, regioni come il lobo frontale, il sistema limbico e l'area motoria supplementare vengono stimolate. Questa attivazione cerebrale contribuisce al miglioramento dell'attività cognitiva e delle funzioni esecutive.
  • Rilascio di dopamina. Ascoltare musica stimola il rilascio di dopamina nel cervello. La dopamina è un neurotrasmettitore associato alle sensazioni di piacere, gioia e motivazione. Il suo rilascio durante l'ascolto della musica crea una sensazione di benessere e può anche favorire l'aumento dell'attenzione e della concentrazione. Questa reazione neurochimica spiega perché la musica può essere così coinvolgente ed emotivamente gratificante
  • Riduzione dello stress e dell'ansia. La musica è ampiamente utilizzata come strumento terapeutico per ridurre lo stress e alleviare l'ansia. Studi hanno dimostrato che l'ascolto di musica rilassante, come musica classica o naturale, riduce i livelli di cortisolo, un ormone associato allo stress, e promuove il rilassamento fisico e mentale. Inoltre, la musica può anche influenzare positivamente il sistema nervoso autonomo, favorendo una risposta di rilassamento.
  • Miglioramento delle funzioni cognitive. La pratica musicale, soprattutto sin da giovani età, ha dimostrato di avere effetti positivi sulle funzioni cognitive. Studi condotti su bambini che studiano musica hanno mostrato miglioramenti nelle abilità linguistiche, matematiche e nella memoria di lavoro. L'apprendimento di uno strumento musicale richiede una combinazione di abilità motorie, cognitive e sensoriali, che stimolano e sviluppano diverse aree cerebrali.
  • Evocazione di ricordi ed emozioni. La musica ha la capacità di evocare ricordi ed emozioni specifiche. La connessione tra la musica e la memoria autobiografica è stata ampiamente studiata. Ascoltare una canzone familiare può riportare alla mente ricordi e sensazioni associate a momenti passati. Questo effetto positivo della musica sull'evocazione di ricordi può essere utilizzato anche in ambito terapeutico, ad esempio per aiutare pazienti affetti da disturbi neurodegenerativi come l'Alzheimer a richiamare ricordi e migliorare il loro stato emotivo.
  • Potenziamento delle abilità motorie. La musica può anche influenzare positivamente le abilità motorie. La pratica della danza o di strumenti musicali che richiedono movimenti coordinati, come la chitarra o il pianoforte, può migliorare la coordinazione motoria e la precisione dei movimenti. Inoltre, la musica può essere utilizzata come uno strumento di riabilitazione per ripristinare o migliorare le funzioni motorie in pazienti con lesioni cerebrali o condizioni come l'ictus.
  • Promozione del benessere emotivo. L'ascolto di musica piacevole e coinvolgente può innalzare l'umore, aumentare i sentimenti di felicità e promuovere il benessere emotivo generale. La musica è spesso associata a momenti gioiosi e può essere utilizzata come strategia di autoregolazione emotiva, aiutando le persone a gestire meglio lo stress, l'ansia e la depressione. Questo effetto positivo della musica sul benessere emotivo è ampiamente sfruttato in terapie come la musicoterapia.


Conclusioni
In definitiva, la
musica ha dimostrato di avere numerosi effetti positivi sul cervello umano. Dal potenziamento delle capacità cognitive alla riduzione dello stress e dell'ansia, dalla promozione del benessere emotivo al miglioramento delle abilità motorie, la musica si rivela un potente strumento per influenzare in modo positivo diverse aree cerebrali. Questi risultati scientifici sottolineano l'importanza di integrare la musica nella nostra vita quotidiana, sia come ascoltatori che come praticanti, per sfruttare appieno i suoi benefici sul nostro cervello e sulla nostra salute mentale.

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Membro della Division 30 Society of Psychological Hypnosis

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

Bibliografia

Levitin, D. Why music moves us. Nature 464, 834–835 (2010).

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