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La burocrazia riduce la produttività e limita il problem solving?

ott 01, 2021

La risposta è sì! Introdurre sempre nuove leggi, proporre nuovi software o app, aumentare il livello di informazione può produrre un effetto negativo sul cambiamento. Infatti sottrarre è meglio che aggiungere

Problem solving quando togliere è meglio che aggiungere

Aggiungere delle leggi per risolvere i problemi?

Generalmente quando ci troviamo di fronte ad un problema tendiamo ad aggiungere “qualche cosa” per risolvere il dilemma. Ad esempio questo accade in ambito organizzativo quando si crede che sia sufficiente introdurre una nuova tecnologia digitale per generare magicamente un cambiamento nell’efficienza dei processi e nella qualità del servizio erogato. La stessa dinamica si osserva a livello politico dove la continua introduzione di nuove norme genera un incremento esponenziale della burocrazia e raramente produce un effetto positivo concreto nella vita dei cittadini. Un altro esempio paradossale riguarda il tema della privacy che costringe gli utenti ad accettare continuamente le regole sui cookies solo per poter accedere ai contenuti web. Per quanto l’idea di “aggiungere” invece che togliere qualche cosa possa sembrare intuitivamente corretta, è alla base di tante problematiche organizzative sia nei contesti pubblici che privati. Una ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista “Nature” ha approfondito proprio questa strategia “intuitiva” e apparentemente utile per il problem  solving. I ricercatori hanno chiesto ad oltre 2000 soggetti di risolvere otto problemi in cui sia l’aggiunta che la rimozione di qualcosa portava in entrambi i casi a una soluzione. Ad esempio veniva loro chiesto di cancellare un’immagine o di aggiungere una figura geometrica a un disegno. La maggior parte dei partecipanti a quell’esperimento aveva deciso di inserire un particolare piuttosto che toglierlo. Anche gli incentivi e i rinforzi positivi forniti dai ricercatori per cercare di motivare le persone ad eliminare qualche cosa erano caduti letteralmente nel vuoto. È probabile che sia di fronte ad una strategia di problem solving tipica dell’essere umano che però potrebbe risultare inefficace in molte situazioni reali. Inoltre sovraccaricare i soggetti con delle informazioni aggiuntive stimola ancora di più le persone ad aggiungere qualche cosa nel tentativo di trovare la soluzione al problema.

La burocrazia quando aggiungere norme è deleterio

Il problem solving efficace è quello che semplifica!

Migliorare un prodotto o un servizio, introdurre delle nuove soluzioni, far progredire la ricerca o gestire meglio un team di lavoro sono tutte problematiche quotidiane che le persone devono affrontare nei contesti professionali. Le persone tendono sistematicamente a cercare delle informazioni aggiuntive e trascurano le possibilità di cambiamento che derivano dall’eliminare un qualche particolare. La strada è la semplificazione dei processi che possono avvenire solo “togliendo” qualche cosa invece che continuando ad “aggiungere” degli elementi o delle informazioni. Anche in questo caso la psicologia ci offre una prospettiva diversa del funzionamento mentale e potenzialmente può indicare la via per introdurre dei cambiamenti positivi sia a livello organizzativo che politico

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

Fonte:

Adams, G.S., Converse, B.A., Hales, A.H. et al. People systematically overlook subtractive changes. Nature 592, 258–261 (2021).

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