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L’ipnosi per dormire. Il metodo più naturale contro l’insonnia.

ott 02, 2022

 

L’ipnosi e la CBT-I (Cognitive Behavioral Therapy for Insomnia) rappresentano il miglior trattamento disponibile per gli adulti che soffrono d’insonnia. Questo protocollo migliora il sonno ed elimina completamente l’uso dei sonniferi nel 90% dei pazienti.

L'ipnosi per superare l'insonnia

Superare l’insonnia in modo naturale

Nel luglio del 2016 la ACP (American College of Physicians) ovvero l’organizzazione che negli Stati Uniti rappresenta la comunità dei medici di medicina interna, ha ufficialmente comunicato che la psicoterapia ad orientamento cognitivo-comportamentale è il miglior trattamento attualmente disponibile per superare l’insonnia. Diverse ricerche e meta-analisi hanno infatti evidenziato la bontà e l’efficacia di questo trattamento rispetto all’utilizzo degli psicofarmaci. La Psicoterapia CBT per l'insonnia abbinata all'ipnosi rappresenta quindi un trattamento di prima scelta ed è basato sull’evidenza clinica quindi è utile per affrontare un problema che affligge milioni e milioni di persone nel mondo.

In Italia si calcola che circa nove milioni di persone soffrano di insonnia cronica mentre quasi il 45% va incontro a episodi transitori. Il consumo di benzodiazepine e di altri trattamenti farmacologici rappresenta una scelta spesso poco consapevole che rischia di attivare dei pericolosi circoli viziosi nelle persone che possono così cronicizzare il problema. L'insonnia può essere trattata con efficacia, senza l'ausilio di psicofarmaci, grazie al protocollo di intervento previsto dalla Psicoterapia Cognitivo Comportamentale per l'Insonnia (CBT-I Cognitive Behavioral Therapy for Insomnia). Il miglior modo per superare l'insonnia è quindi un trattamento naturale e basato sull'evidenza scientifica.

La soluzione di prima scelta contro l'insonnia

La CBT-I (la psicoterapia cognitivo comportamentale per l'insonnia) è ad oggi il miglior trattamento disponibile per gli adulti che soffrono di un’insonnia cronica. I protocolli di Psicoterapia CBT-I migliorano il sonno nell’80% dei pazienti ed eliminano completamente l’uso dei sonniferi nel 90% dei pazienti. Gli studi scientifici hanno messo a confronto la CBT-I con l’uso di ipnoinducenti evidenziandone così la netta efficacia. Inoltre il trattamento cognitivo comportamentale per l’insonnia non presenta effetti collaterali. I cosiddetti sonniferi non aiutano a migliorare il sonno. Alcuni psicofarmaci ipnoinducenti di ultima generazione non sono più efficaci del placebo. Questi prodotti tendono ad aumentare solo il tempo totale del sonno e riducono il tempo necessario per l’addormentamento. Questi brevi e limitati effetti positivi sono spesso superati da una serie di effetti collaterali che possono colpire in particolare gli adulti con un’età superiore ai 60 anni. Tra gli effetti collaterali abbiamo in particolare i problemi legati alla memoria, il rischio di dipendenza e di assuefazione, il rischio di sovradosaggio del farmaco, l’insorgere di stati depressivi e l’incremento del rischio di demenza. Per questa ragione anche il mondo medico consiglia la Psicoterapia CBT-I come trattamento di elezione per l’insonnia.

Come funziona la CBT-I (Cognitive Behavioral Therapy for Insomnia)?

La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale rappresenta il trattamento di prima scelta per aiutare, in modo del tutto naturale e senza l'utilizzo dei farmaci. Per le persone che hanno problemi di insonnia la CBT-I (Cognitive Behavioral Therapy for Insomnia) è efficace e consente di ottenere dei risultati stabili nel tempo. Gli obiettivi della CBT-I sono:

  • Aiutare la persona a modificare i pensieri e i comportamenti che contribuiscono ad interrompere il sonno.
  • Offrire delle soluzioni e delle strategie pratiche per migliorare la qualità e la quantità del sonno.
  • Aiutare la persona nel riprendere un ciclo del sonno regolare attraverso alcune metodologie basate sull'evidenza scientifica.

Il percorso per superare l'insonnia: è composto da incontri settimanali ed ha una durata complessiva di sole 10 sessioni.
Psychological Assessment

La fase iniziale è rappresentata da un assessment psicologico per inquadrare il tuo disturbo del sonno, verificare eventuali comorbilità e procedere con la definizione del trattamento personalizzato.

Il percorso

Durante le sessioni lo psicoterapeuta ti guiderà in modo attivo attraverso una precisa metodologia e con il supporto di alcuni strumenti specifici.

Follow up

Concluso il percorso è prevista una fase di Follow up per rinforzare ulteriormente l'efficacia del trattamento.


Il protocollo di intervento previsto dalla CBT-I lavora su tre dimensioni principali garantendo un'effacia del trattamento che supera quello farmacologico. In particolare: 
Dimensione psico-educazionale

La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale per l'Insonnia (CBT-I) è un trattamento che affronta questa problematica molto diffusa tra la popolazione da diverse prospettive per garantire l'efficacia del trattamento. Le conoscenze errate, le convinzioni e le abitudini dei pazienti sono alcuni dei fattori che possono interferire con la quantità e la qualità del sonno. Per questa ragione una parte importante del trattamento viene dedicata a fornire delle indicazioni teoriche ed operative sul sonno.

Dimensione Comportamentale

Questa parte del trattamento di psicoterapia prevede due metodologie sostenute dall'evidenza scientifica.

  • Controllo dello stimolo (Bootzin, Epstein e Wood, 1991).
  • Restrizione del sonno (Spielman, Saskin e Thorpy, 1987).

Dimensione Cognitiva

Questa parte del trattamento si basa dulla teoria che le credenze e le convinzioni del paziente possano influenzare sia le esperienze emotive che il sonno. Di fronte alla stessa situazione (ad es. una notte insonne) ogni persona potrà regire in modo diverso e soggettivo. Lo psicoterepeuta aiuterà il paziente nel modificare tali convizioni e gli schemi disfunzionali appresi.

Quali sono i vantaggi della CBT-I Cognitive Behavioral Therapy for Insomnia?
  • È il trattamento più efficace contro l'insonnia. La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale è la soluzione ideale per affrontare le l’insonnia in modo scientifico e del tutto naturale. La CBT-I è il trattamento di prima scelta per affrontare l'insonnia.
  • Risolvere l'insonnia rapidamente. Il trattamento prevede un numero di sessioni definite, strumenti e metodologie validate dalla ricerca scientifica.
  • Scientificamente testato. L’approccio basato sull’evidenza rappresenta il riferimento richiesto da tutti i moderni sistemi di assistenza sanitaria sia psicologica che medica.
  • E' NATURALE. Non prevede l'uso di farmaci, di prodotti fitoterapici o dell'omeopatia
  • ONLINE. Il percorso è disponibile anche online
  • Migliora la tua performance. Consente di migliorare sia la qualità della vita che la performance professionale. Produce ricadute positive a 360° nella vita di una persona.
  • Migliorare il tuo stile di vita. Dormire subito e bene migliorare la qualità della vita e ha ricadute positive sia a livello fisico che psicologico.


45% La percentuale della persone che soffrono d'insonnia in Italia.

40% Le persone che fanno fatica ad addormentarsi.

20% La percentuale delle persone che assume farmaci per dormire.

30% Le persone che soffrono di frequenti risvegli notturni.

93% La percentuale dei pazienti che risolvono definitivamente il problema dell'insonnia grazie alla CBT-I

Chi soffre d'insonnia spende 2000 Euro l'anno in più rispetto a chi ha un sonno regolare Tale cifra viene destinata a visite mediche e all'acquisto di farmaci.I noltre dormire male incrementa il rischio di mortalità, di ospedalizzazione e di essere coinvolti in incidenti stradali o sul lavoro. 

Che cos'è l'Insonnia?

L'insonnia è un problema molto diffuso che porta in molti casi l’individuo a ricercare delle soluzioni “fai da te” o vere e proprie auto-terapie che però, in moltissimi casi, non producono il risultato sperato incrementando così il senso di disagio, di tensione e di frustrazione. In genere chi ha problemi di sonno inizia prendere dei prodotti omeopatici o fitoterapici (come la Valeriana) nella speranza di ottenere un risultato che ovviamente non arriva per poi giungere a consumare degli ansiolitici (come lo Xanax o l'En). Attualmente la prima scelta per il trattamento dell’insonnia è la CBT-I (Cognitive Behavioral Therapy for Insomnia) che permette di ottenere dei risultati concreti attraverso un percorso strutturato e basato sull’evidenza scientifica ma che purtroppo risulta ancora poco conosciuto in Italia.

Generalmente le persone più giovani soffrono di difficoltà legate all’addormentarsi mentre le persone più anziane presentano maggiori difficoltà a mantenere il sonno. Le problematiche relative al sonno presentano un certo grado di familiarità. I disturbi del sonno sono classificati come primari ed includono le dissonnie e le parasonnie. Le dissonnie riguardano le difficoltà legate all’addormentarsi o al mantenere il sonno (insonnia) o la sensazione di eccessiva sonnolenza (ipersonnia).
L'insonnia primaria
L’insonnia primaria è caratterizzata da un
problema nell’inizio o nel mantenimento del sonno. Le persone che soffrono di questo disturbo presentano difficoltà significative nell’ambito professionale e personale, dato che non riescono a riposare in modo efficace durante la notte. L’insonnia primaria è spesso correlata alle preoccupazioni accumulate durante il giorno, a un eccesso di stimolazione cognitiva o a comportamenti che possono compromettere i normali cicli sonno/veglia. Spesso si instaurano nelle persone dei “circoli viziosi” che compromettono definitivamente la qualità e la quantità del sonno. Ad esempio quando una persona cerca di dormire senza riuscirci incrementa il suo livello di tensione emotiva e anche l'aggressività, tale disagio non può che aumentare le difficoltà di addormentarsi.

L’insonnia, quando diviene cronica, influenza negativamente lo stato emotivo della persona, riducendo sensibilmente i livelli di attenzione, le capacità cognitive, la motivazione e il livello di energia fisica. L’ipersonnia primaria è caratterizzata da un estremo livello di sonnolenza (della durata di almeno un mese) che si presenta con lunghi periodi di sonno o dalla presenza eccessiva di episodi di sonno diurno che interferiscono in modo significativo con la sfera professionale, sociale e relazionale della persona.

La narcolessia si caratterizza con episodi ripetuti nel tempo di sonno (ai quali la persona non riesce a resistere), episodi di catalessia (improvvisa perdita del tono muscolare, soprattutto quando l’individuo sperimenta emozioni intense) e intrusioni di sonno R.E.M. durante il giorno. Generalmente il livello di sonnolenza decresce dopo una attacco narcolettico, salvo ripresentarsi in seguito.

I disturbi del ritmo circadiano del sonno sono caratterizzati da uno sfasamento significativo tra il ciclo sonno/veglia dell’individuo e le richieste del contesto esterno. I disturbi del sonno possono anche essere correlati a difficoltà respiratorie (es. apnee del sonno) che sono derivati da una anormale ventilazione notturna che portano a una eccessiva sonnolenza o insonnia. I sintomi possono includere un senso di soffocamento, angoscia ed estrema difficoltà nel risveglio. Le parasonnie sono caratterizzate da eventi fisiologici che si verificano durante il sonno, da comportamenti anormali (es.sonnambulismo), da alterazioni di specifiche delle fasi del sonno o da passaggi irregolari dallo stato di sonno a quello di veglia.

Gli incubi e il pavor nocturnus

Gli incubi sono caratteristici tra i 3 e i 6 anni di età e tendono a scomparire naturalmente quando i bambini crescono. In alcuni casi possono continuare a persistere o presentarsi anche in età adulta. Il cosiddetto “pavor nocturnus” si caratterizza da improvvisi e drammatici risvegli, che esordiscono con un urlo o con un forte pianto da parte della persona. Il livello di angoscia sperimentato è elevato e coinvolge tutto il sistema autonomo (sudorazione, accelerazione del respiro, rossore, dilatazione delle pupille…).

Nei bambini tale disturbo può esordire tra i 4 e i 12 anni e tende a risolversi spontaneamente nell’adolescenza. Negli adulti l’età di esordio è in genere compresa tra i 20 e i 30 anni, e tende a presentare un andamento cronico.

Il sonnambulismo è caratterizzato da ripetuti episodi in cui si presentano comportamenti motori complessi (ad esempio: la persona mentre dorme si alza dal letto, inizia a camminare e riesce persino a scendere scale e uscire di casa). Generalmente tale disturbo del sonno si presenta tra i 4 e gli 8 anni e può raggiungere il suo massimo verso i 12 anni di età. E’ importante sottolineare che molti disturbi del sonno sono una conseguenza secondaria di altri disturbi che coinvolgono la sfera emotiva della persona (ad esempio disturbi d’ansia, disturbi depressivi, disturbo post-traumatico da stress…). Il loro decorso è spesso correlato in modo significativo con l’andamento del disturbo psicologico. I disturbi del sonno correlati all’uso di sostanze devono essere distinti dagli altri disturbi dato che presentano modalità di esordio e di decorso differenti.

La CBT-I è efficace per migliorare la qualità del sonno ed è un trattamento raccomandato dalla comunità scientifica internazionale. La CBT-I (Cognitive Behavioral Therapy for Insomnia) è riconosciuta dalla NIH (National Institutes of Health) come il trattamento di prima scelta per l’insonnia ed è considerata altrettanto efficace quanto un intervento farmacologico ma con il pregio di essere più durevole nel tempo. Il trattamento cognitivo-comportamentale per l’insonnia è raccomandato anche dall’American Academy of Sleep Medicine (Schutte-Rodin et al., 2008, J of Clin Sleep Med, 4(5), 487-504).

Dott.Igor Graziato
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

Bibliografia

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