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L’impulso di drogarsi è associato a un neuromarcatore specifico

giu 05, 2023

Il craving è il desiderio impellente, urgente e non differibile di assumere una droga o di mettere in atto un altro comportamento di dipendenza (come ad esempio il gioco d’azzardo o abbuffarsi di cibo). Questo impulso è uno dei problemi principali che rende difficile smettere di assumere, ad esempio, la cocaina. Questa sensazione intensa e incontrollabile è associata alla dipendenza e può avere conseguenze negative sulla salute mentale e fisica delle persone.

Neurobiological Craving Signature L’impulso di drogarsi è associato a un neuromarcatore specifico

Che cos'è il craving?

Il craving è una parola inglese che indica la forte voglia o desiderio di qualcosa, spesso associata alla dipendenza. Questa sensazione può essere causata da diverse fonti come il cibo, le droghe, i giochi d'azzardo e persino l'ansia. La psicologia descrive il craving come un impulso incontrollabile che viene scatenato da trigger specifici. Può manifestarsi sia fisicamente che emotivamente ed essere molto difficile da gestire per molte persone. Nonostante ci siano similitudini tra le diversi tipologie di craving, ogni persona lo sperimenta in modo diverso. Ci sono anche differenze tra i sintomi e le conseguenze del craving a seconda della causa scatenante. In generale, il craving rappresenta uno dei principali segni di tossicodipendenza e può portare a problemi ancora più gravi se non trattato correttamente. Tuttavia, esiste una gamma di opzioni terapeutiche disponibili per aiutare le persone ad affrontare questo problema complesso e migliorare la loro salute mentale e fisica nel lungo termine.


Individuato un neuromarcatore specifico che agisce sul craving

Uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature evidenzia come il desiderio di assumere una droga è associato a un particolare pattern di attività cerebrale (neuromarcatore) che può facilitare la diagnosi di una dipendenza. Per giungere a questi risultati i ricercatori hanno utilizzato la fMRI (Risonanza Magnetica Funzionale) su un campione composto da un gruppo di tossicodipendenti e da un gruppo di controllo. I soggetti sono stati esposti a una serie di immagini evocative (come ad esempio delle rappresentazioni di sostanze stupefacenti ma anche di cibo) ed erano invitati a valutare il loro livello di desiderio di droga. In questo modo è stato possibile addestrare un’Intelligenza Artificiale che si è rilevata in grado di prevedere, in termini probabilistici ed affidabili, il desiderio di ricorrere alla sostanza. Il modello generato dall’Intelligenza Artificiale è stato denominato Neurobiological Craving Signature ed include diverse aree cerebrali già note con l’aggiunta di alcune specifiche regioni che spiegano in modo più dettagliato il legame tra desiderio, craving e funzioni cerebrali e mentali.


Esistono diverse tipologie di craving

Il craving è un impulso intenso e incontrollabile di consumare droga, cibo o svolgere determinate azioni. Tuttavia, esistono diverse tipologie di craving che possono avere alcuni tratti comuni ma anche delle differenze importanti. Uno dei tipi più comuni di craving è quello legato alla dipendenza da droghe come la cocaina. In questo caso, il desiderio di assumere la sostanza diventa così forte da superare ogni altro bisogno fisico o psicologico. La persona dipendente può entrare in uno stato d'ansia quando non ha accesso alla droga e sviluppare comportamenti pericolosi pur di ottenerla. Tra le altre forme di craving ci sono quelle legate all'alimentazione, dove la ricerca del piacere gustativo diventa ossessiva e la persona non riesce a controllarsi nel mangiare quantità esagerate di cibo. Anche il gioco d'azzardo può causare una forma specifica di craving dove l'eccitazione della possibilità del guadagno rapido porta ad un comportamento compulsivo. I trigger sono eventi scatenanti che possono portare al manifestarsi del craving: potrebbe essere vedere una sigaretta accesa per chi vuole smettere con il tabacco, oppure sentire parlare degli effetti della cocaina per chi ne è dipendente. È importante capire quali fattori scatenano il proprio tipo specifico di craving ed evitare o gestire tali situazioni attraverso un supporto psicologico ed una terapia adeguata.


Come riconoscere e superare il craving

Come tutti gli automatismi che caratterizzano il comportamento umano il primo passo è incrementare il livello di consapevolezza individuando i trigger che precedono la ricerca della sostanza (sia essa una droga, l’alcool o la nicotina). Raccogliere queste informazioni attraverso un diario terapeutico è un passo fondamentale. È importante ricordare che il consumo di una sostanza è una patologia grave che viene spesso disconosciuta dal paziente o peggio ancora minimizzata.


Conclusione

  • Il craving è un fenomeno complesso che può manifestarsi in diverse forme e sfaccettature. Non si tratta solo di dipendenza da droghe o sostanze, ma anche di impulsi verso comportamenti compulsivi come il gioco d'azzardo o l'eccessivo consumo di cibo.
  • Grazie alla ricerca scientifica ed all'Intelligenza Artificiale è stato possibile individuare uno specifico pattern cerebrale denominato Neurobiological Craving Signature che caratterizza il craving.
  • Tuttavia, grazie alla psicologia e alle terapie specifiche, esistono strumenti efficaci per gestire il craving e superare la tossicodipendenza o altre forme di dipendenza. È importante riconoscere i trigger che scatenano questi impulsi e cercare subito un aiuto professionale. Infatti una dipendenza non farà che peggiorare con il tempo ed è impossibile uscirne da soli.
  • Infine, è fondamentale non sottovalutare l'impatto dell'ansia sullo sviluppo del craving: imparare a gestirne gli effetti attraverso tecniche di respirazione o grazie all’ipnosi evidence based può essere utile nel processo terapeutico. Il craving è una sfida difficile da affrontare ma con le giuste strategie e la motivazione adeguata, è possibile superarlo ed evolvere verso uno stile di vita più sano e consapevole.

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

Bibliografia

Koban, L., Wager, T.D. & Kober, H. A neuromarker for drug and food craving distinguishes drug users from non-users. Nat Neurosci 26, 316–325 (2023).

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