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La depressione maschile. Come capire se lui è depresso?

ago 15, 2021

La depressione negli uomini assume delle forme diverse e i maschi cercano più raramente cercano un aiuto da uno psicologo perché ancora influenzati dal mito dell’uomo “macho” e “virile”.

Depressione maschile come capire se il tuo lui è depresso?

La depressione maschile

Esistono diverse forme di depressione ed è difficile decodificare i sintomi soprattutto quando questi emergono nel tuo partner, compagno o marito. La depressione negli uomini può assumere delle forme diverse e nella maggior parte dei casi i maschi raramente cercano un aiuto professionale da parte di uno psicologo-psicoterapeuta perché influenzati dal mito dell’uomo “macho” e “virile. Ciò accade soprattutto quando il disagio riguarda uno stato depressivo in questo caso gli uomini tendono a sperimentare un senso di vergogna, di inadeguatezza e a sviluppare un senso di inferiorità che andrà a generare un pericoloso circolo vizioso. Una diagnosi di depressione rischia così di arrivare in ritardo quando il disturbo si è ormai cristallizzato e ha già prodotto delle conseguenze sia in ambito personale che professionale. Secondo quanto emerge dalla ricerca e dall’osservazione clinica i tradizionali segnali di depressione  (ad es. tristezza, inutilità, senso di colpa ecc.) potrebbero in realtà non rappresentare il vero stato psicologico degli uomini. In che modo a questo punto un uomo potrebbe esprimere uno stato depressivo? Per poter aiutare una persona in crisi è importante approfondire questo tema. Vediamo quindi insieme qualche esempio di sintomi depressivi ricordando che questo elenco non sostituisce una diagnosi psicologica ma ha lo scopo di fornirti delle indicazioni di base.

Un uomo depresso potrebbe:

  • risultare arrabbiato e facilmente irritabile
  • perdere l’interesse per un suo hobby o per il lavoro
  • avere disturbi del sonno
  • esprimere una maggiore stanchezza fisica
  • utilizzare alcol o altre sostanze come un tentativo di “auto-terapia”
  • cercare di nascondere agli altri i segni della depressione
  • esporsi a comportamenti “rischiosi” o iniziare a pratica “sport estremi

 

Chi è depresso ricorre più facilmente a droghe ed alcol

L’uso di droghe o dell’alcol risulta molto più diffuso nei maschi rispetto alle donne che soffrono di un problema depressivo. È probabile che il tentativo dell’uomo sia quello di celare le proprie emozioni e di mostrare un’immagine performante che segua lo stereotipo sociale proposto dai media e dai social. In alcuni casi anche la dedizione eccessiva al lavoro potrebbe nascondere un problema depressivo. Se questo disturbo non viene trattato da dei professionisti il rischio è quello di andare incontro a dei seri problemi personali, familiari ed economici. Nei casi più estremi si può arrivare addirittura a commettere un suicidio. Tale gesto estremo risulterà ancora più incomprensibile agli altri dato che i sintomi depressivi saranno stati ben nascosti dalla persona. Secondo le statistiche il rischio di commettere un atto anti-conservativo è quattro volte più alto che nelle donne e questo potrebbe essere il risultato di una mancata presa in carico della depressione “maschile”. Considerando che il trattamento psicoterapeutico e in alcuni casi psicofarmacologico può portare a oltre l’80% di successo è importante riconoscere questi segnali nell’uomo e prevenire queste derive. 

Gli uomini cercano meno l'aiuto psicologico

Anche se la società, con fatica, sta cambiando è indubbio che gli stereotipi e i pregiudizi sull’uomo siano ancora molto diffusi. Questo comporta che i maschi tendano a cercare raramente un aiuto professionale se non stimolati dal partner o davanti a una situazione di crisi profonda. Il ruolo tradizionale maschile limita l’espressione emozionale e incoraggia solo la competizione, il potere e il successo. Questo atteggiamento è in genere associato a comportamenti di dipendenza da sostanze e ha delle pericolose conseguenze sul piano della salute sia fisica che mentale. Emergono così, oltre alla depressione, l’ansia, gli attacchi di panico, le disfunzioni sessuali e i problemi relazionali. Tutti disturbi che possono essere trattati con efficacia grazie alla psicoterapia.
Spesso gli stessi medici tendono a sottovalutare la depressione negli uomini e in particolare negli anziani. In alcuni casi soprattutto quando si tratta di patologie importanti come quelle oncologiche o cardiache si assiste al manifestarsi di sintomi depressivi che in altri casi possono rappresentare il prodromo di problematiche come la demenza. E’ importante sottolineare come anche alcuni trattamenti farmacologici possano incrementare gli stati depressivi. È fondamentale intercettare queste problematiche dato che sappiamo con certezza che gli uomini più anziani sono soggetti di più al suicidio delle donne.

La depressione maschile richiede un supporto psicologico specifico

Quanto emerge dalla ricerca in psicologia e dall’esperienza clinica sta portando alla luce quanto sia necessario rimodulare i servizi psicologici. Un’esperienza significativa da questo punto di vista viene dallo psicologo John Robertson che si è focalizzato nell’affrontare questi bisogni specifici dedicandosi maggiormente ai pazienti di sesso maschile. Ad esempio per il suo studio ha scelto un arredamento che richiama i contesti sportivi e quelli “smart”, durante le sedute utilizza dei termini più orientati al lavoro parlando di strategie e obiettivi piuttosto che di “trattamento”. Infatti anche il linguaggio, la semantica e il significato simbolico del contesto hanno un forte impatto sul percorso di psicoterapia. L’approccio è quindi meno rigido e alle volte gli incontri avvengono anche al di fuori del setting dello studio. Il tutto per aiutare gli uomini ad aprirsi e a sentirsi maggiormente a proprio agio nel parlare di questioni emozionali e profonde. Non si tratta di rinforzare uno stereotipo culturale ma di mettere a proprio agio il cliente al fine di prevenire dei comportamenti anti-conservativi, con il solo scopo aiutare a riconoscere l’origine della rabbia e insegnare a gestire meglio lo stress.

Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

Riferimenti scientifici


  • Addis, M.E. and Mahalik, J.R. 2003. Men, Masculinity, and the Contexts of Help Seeking. American Psychologist, 58(1), p5. Washington, DC: American Psychological Association.
  • Bruce, M.L. and Pearson, J.L. 1999. Designing an intervention to prevent suicide: PROSPECT (Prevention of Suicide in Primary Care Elderly: Collaborative Trial). Dialogues in Clinical Neuroscience, 1(2): 100-12.
  • Cochran S.V., Rabinowitz, F.E. 2000. Men and depression: clinical and empirical perspectives. San Diego: Academic Press.
  • Mahalik, J. R. and Rochlen, A. B. (in review). Men's likely coping responses to clinical depression: What are they and do masculinity norms predict them? Being reviewed by Psychology of Men and Masculinity. Washington, DC: American Psychological Association.
  • Rabinowitz, F. E. and Cochran, S. V. 2002. Recommendations for clinicians concerning psychotherapy with men. Clinician's Research Digest, 20, Suppl. 26, June. Washington, DC: American Psychological Association.
  • Rochlen, A. B., Whilde, M. R., & Hoyer, W. D. (in press). Real Men. Real Depression: Overview, theoretical implications, and research considerations. Psychology of Men and Masculinity. Washington, DC: American Psychological Association.


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